Malagestione di abusi, si dimette il primate anglicano
Terremoto al vertice della comunione anglicana: l'accusa di negligenza e insabbiamento del caso dell'abusatore seriale John Smyth ha spinto Justin Welby alle dimissioni.
Il primo "peccato" di Rupnik è la sua estetica
Gli altissimi significati teologici attribuiti all'opera dell'ex gesuita si scontrano con un linguaggio elementare, disincarnato e deformato che ha diffuso nell'arte cristiana una nuova strisciante iconoclastia.
Ricatto sinodale tra diocesi svizzere: no gay, no money
Quando la sinodalità va a scapito della solidarietà: il "soviet ecclesiale" di Lucerna nega i fondi dovuti a Basilea finché il vescovo Felix Gmūr non lascia libertà di condotta sessuale (e omosessuale) ai dipendenti della Chiesa.
Processo a Rupnik: il minimo sindacale è fare nomi e cognomi
L'inatteso ritiro della prescrizione è un segnale importante per la credibilità della Chiesa sul fronte abusi, purché faccia luce non solo sulle accuse imputate all'ex gesuita, ma anche su chi e perché ha gestito il caso in modo tale da ferire vittime e fedeli.
Il Papa deroga alla prescrizione: Rupnik va a processo
Il pressing della Pontificia Commissione per la tutela dei minori costringe a riaprire il vaso di Pandora degli abusi commessi dall'ex gesuita sloveno. Ci voleva forse il Sinodo per far notare la contraddizione tra "ascoltare" a parole e insabbiare nei fatti.
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O'Malley batte un colpo contro la malagestione degli abusi
Non è la prima volta che il cardinale di Boston, a capo della Pontificia commissione per la tutela dei minori, smaschera le ambiguità senza timori reverenziali. Anche nel caso dell'ex gesuita sloveno, che sembrava destinato all'insabbiamento.
«Io, abusata, denuncio padre Rupnik per salvare altre donne»
«Rupnik e sr. Ivanka Hosta sono pericolosi, vanno fermati definitivamente». «Molte sorelle ancora pagano le conseguenze degli abusi subiti, non abbiamo mai avuto nessun aiuto, né materiale né psicologico». «I vescovi devono capire che occultare il male distrugge la Chiesa». Intervista esclusiva della Bussola a Fabrizia Raguso, una delle vittime del gesuita sloveno e tra le prime a dar vita alla Comunità Loyola.
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Dal Vicariato di Roma uno schiaffo alle vittime di Rupnik
A due giorni dall'incontro tra il Papa e la direttrice del Centro Aletti la diocesi capitolina parla di «vita comunitaria sana e priva di particolari criticità». Grandi assenti le donne abusate, che continuano a restare senza voce.
La questione abusi solleva ombre sulla nomina di "Tucho"
La "dispensa" papale che esonera Fernández dal fronte della tutela dei minori non placa le perplessità. Nulla a suo carico, ma se lui stesso ammette di non aver agito al meglio, ci si chiede perché metterlo a capo del dicastero.
Rupnik, il caso è chiuso: tutti contenti tranne le vittime
La recente Lettera agli Amici del Centro Aletti ripropone la narrazione per cui le accuse all'ex-gesuita non sono altro che calunnie. Dimesso dall'ordine lui sarà libero di incardinarsi dove vuole, ma anche Santa Sede e Gesuiti hanno evitato di dover aprire un vaso di Pandora.
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Rupnik dimesso dai Gesuiti ma solo per "disobbedienza"
L'artista-teologo ha ricevuto un decreto di espulsione dall'ordine, per il «rifiuto ostinato di osservare il voto di obbedienza», avendo rifiutato il trasferimento imposto. Bene ma non benissimo: gli abusi e gli scandali non contano? Senza contare che continua a rimanere sacerdote.
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Anche suor Samuelle accusa il "superprotetto" Rupnik
Ancora nessuna sanzione è stata adottata nei confronti del gesuita, malgrado il moltiplicarsi di testimonianze da parte di religiose abusate e stanche di veder insabbiate le proprie denunce. Garantismo a senso unico, per l'abusatore e non per le vittime.