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Scandali in monastero, salta la successione a Schönborn

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L'attesa promozione alla cattedra viennese è sfumata per dom Bernhard Eckerstorfer, troppo coinvolto nella vicenda di dom Quartier, un monaco accusato di abusi verso un altro uomo. Ma continuano a dirci che l'omosessualità non c'entra.

Ecclesia 29_01_2025 English

Doveva essere lui, dom Bernhard Eckerstorfer, il successore del cardinale Christoph Schönborn a Vienna. Omaggiato da Papa Francesco di un bonus extra-time di ben cinque anni, il porporato di origine ceca, che ha da poco compiuto gli ottant’anni, ha dovuto alla fine lasciare la sede episcopale della capitale austriaca. In pole position per la successione, sia il quotidiano cattolico Die Tagespost che il principale quotidiano di Vienna Die Presse davano il Rettore Magnifico del Pontificio Ateneo Sant’Anselmo e monaco dell’Abbazia di Kremsmünster (Austria) dall’anno 2020. Tutto sembrava pronto per il passaggio, ma qualcosa dev’essersi inceppato.

In effetti, il 22 gennaio, la Sala Stampa vaticana dava l’annuncio dell’accettazione della rinuncia di Schönborn e rendeva nota la nomina di un Amministratore apostolico, nella persona del Vicario episcopale di Unter dem Wienerwald, don Josef Grünwidl. Appena tre giorni dopo, la comunità benedettina dell’Abbazia di Kremsmünster comunicava l’elezione del loro nuovo abate: proprio dom Bernhard Eckerstorfer, il quale si ritrovava così ad aver perso sia la “promessa” sede di Vienna che la carica di Rettore al Sant’Anselmo, in conformità agli Statuti dell’Ateneo. Che cosa può essere successo?

Nostre fonti ci suggeriscono di risalire al 2020, quando Eckerstorfer, da appena qualche mese rettore, nominava il connazionale padre Laurentius Eschlböck co-coordinatore del programma “Cultural Dimensions of Christian Spirituality” per parte di S. Anselmo. Il programma vede la collaborazione dell’Ateneo pontificio con il Benedictine Centre for Liturgical Studies della Radboud University in Nijmegen (Olanda) e l’abbazia di Mont-César (o Keizersberg) di Lovanio. Co-coordinatore del ramo olandese era il benedettino Thomas Quartier, professore alla Radboud University e monaco dell’Abbazia di San Willibrord in Doetinchem, spedito improvvisamente a Mont-César nel 2020. Perché questo trasferimento?

Il 25 novembre dello scorso anno, il giornale indipendente della Radboud University, Vox, dava notizia di abusi che dom Quartier aveva commesso nei confronti di un novizio; abusi riconosciuti dallo stesso Abate del suo monastero d’origine, che avrebbero violato «confini morali, psicologici, emotivi e anche sessuali», anche se, rassicura l’Abate, non si tratterebbe di veri e propri atti sessuali (sic!).  I fatti risalgono al 2018 e già nel 2020 la cosa doveva essere nota ai superiori, che provvidero al trasferimento del monaco problematico a Lovanio, appunto; eppure, nonostante la pesante accusa, a Quartier fu comunque consentito di ricevere l’ordinazione diaconale, non però quella presbiterale, alla fine bloccata nel 2023 dal vescovo, il cardinale Jozef De Kesel, il quale non volle avere beghe, dal momento che la notizia stava emergendo dalle catacombe.

Proprio nel 2020, dom Eckerstorfer decideva, come si è visto, di consolidare la collaborazione con Quartier e con l’abbazia di Mont-César; abbazia che nel frattempo, alla fine di novembre 2024, è stata chiusa dai vertici della Congregazione sublacense-cassinese e i pochi monaci rimasti destinati a cercarsi una collocazione in altri monasteri. La giustizia di Lovanio ha infatti deciso di aprire indagini, dopo la denuncia di un uomo che si era orientato a valutare la propria vocazione nel monastero della città universitaria e che pare sia stato sessualmente aggredito da un monaco.

È probabile che il coinvolgimento di Eckerstorfer nella vicenda gli sia costato la sede viennese e che i confratelli siano intervenuti per rimediare ai danni e rendere meno evidente il siluramento. Intanto a Sant’Anselmo è subentrato automaticamente come pro-rettore quel padre Laurentius Eschlböck che Eckerstorfer aveva nominato come co-coordinatore del progetto, insieme a Quartier, e che lo stesso aveva voluto anche come suo Vice-Rettore a Sant’Anselmo e futuro Decano di Teologia.
Ancora una volta storie di uomini consacrati che “valicano i confini sessuali” con altri uomini. Ma – ci viene detto e ripetuto – l’omosessualità non c’entra.



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