Carlo e Zita d'Austria, insieme verso il Paradiso
Lui è già beato, per lei è in corso il processo di canonizzazione: si erano promessi di aiutarsi ad andare in Cielo. Non a caso la liturgia ricorda l'ultimo imperatore austro-ungarico nel giorno delle sue nozze.
Cure ai malati terminali in Pakistan grazie a medici cattolici
Una squadra di sanitari assiste a domicilio i malati terminali e presta loro gratuitamente cure palliative che il governo pakistano non fornisce
A Linz il catto-femminismo non risparmia neanche la Madonna
Nella cattedrale austriaca l’ennesimo insulto al senso religioso. La diocesi è indignata per il vandalismo subito dall'opera, ma non per la raffigurazione della Vergine in modo irrispettoso di una maternità umana, figuriamoci di quella divina.
Il beato Carlo d’Asburgo: la politica come “servizio santo” ai popoli
Alla Bussola l’arciduca Martino d’Austria-Este parla del nonno, l’ultimo imperatore d’Austria, di cui oggi ricorre la memoria liturgica nell’anniversario delle nozze con Zita di Borbone-Parma. Dall’isola di Madeira, dove morì giovanissimo in esilio nel 1922, al mondo intero è diffusa la devozione verso il sovrano che san Giovanni Paolo II beatificò nel 2004 proponendolo a modello di politico e uomo di pace.
Il pregiudizio Ue contro Polonia e Ungheria
Polonia e Ungheria sono sotto accusa l'una per la legge "anti-Lgbt" e l'altra per una presunta violazione dell'autonomia della magistratura. Ma in Spagna e Austria i governi rispettano ancor meno la magistratura. E nessuno dice nulla.
L'attentato di Vienna segna la fine dell'islam moderato
L'attentato terroristico di Vienna ha riproposto i vecchi errori da cui gli europei non intendono imparare, come dimostra la storia del 20enne attentatore. E si deve prendere atto che il radicalismo islamista è molto cresciuto, così che il fronte dei moderati musulmani è stato fortemente indebolito.
- AUSTRIA NEL MIRINO DEGLI ISLAMISTI, NON DA ADESSO, di Lorenza Formicola
Attentato a Vienna, islamismo all'attacco dell'Europa
È di quattro morti (compreso un terrorista) e 15 feriti gravi il bilancio del terribile attacco terroristico che ieri sera ha sconvolto il centro di Vienna. Accertata la matrice islamica dell'attacco che cade in un momento di grave tensione tra l'Austria e la Turchia. Le sconvolgenti immagini dell'attacco dovrebbero svegliare i leader europei e religiosi, che anche dopo il massacro nella cattedrale di Nizza sono stati incapaci di chiamare i terroristi con il loro nome. Qui non si tratta di invocare una guerra contro i musulmani, ma di prendere atto che una guerra è stata dichiarata ed è in corso da parte degli islamisti contro l’Occidente. Ed è ora di svegliarsi e lasciare perdere sogni e utopie.
La crisi migratoria al centro del programma politico Ue
La Romania sta per assumere la presidenza dell’Ue, sostituendo l’Austria. L’auspicio è che sotto la sua presidenza l’Ue affronti con maggiore efficacia i problemi legati ai flussi migratori illegali
Moschee chiuse per estremismo, l'Austria segna la strada
Sette moschee chiuse, sessanta imam espulsi. Il governo austriaco fa applicare la legge sull'islam che vieta la predicazione dell'odio e i finanziamenti dall'estero. Le moschee interessate sono tutte legate alla Turchia, che infatti ha protestato duramente. Ma l'obiettivo di Vienna è favorire un islam austriaco, colpendo il radicalismo islamico e l'ingerenza di altri Paesi.
- UN ABBRACCIO SPIEGA IL RADICALISMO DEL QATAR, di Souad Sbai
Sebastian Kurz, volto del giovanilismo controcorrente
In Austria ha vinto il Partito Popolare guidato da Sebastian Kurz. L’Europa centrale svolta a destra a causa dell'immigrazione. Kurz ha vinto per il suo programma anti-immigrati e si appresta a diventare il capo di governo più giovane d'Europa (31 anni). Ma proprio il giovanilismo può essere un punto debole.