Bomba a Bangkok ancora senza firma
Bangkok, Thailandia, ore 19 (le 11 del mattino, in Italia): una bomba esplode di fronte al tempio di Erawan, induista ma meta anche buddista e sito turistico fra i più frequentati della capitale tailandese. L’ordigno provoca una strage: sono almeno 19 i morti e 123 i feriti. Si tratta di un fatto senza precedenti.
Isis, massacro a Sirte. L'Europa resta a guardare
"Vi schiacceremo come maiali". E l'Isis, a Sirte, sulla costa del Mediterraneo della Libia, compie un immane massacro di civili e prigionieri sotto i nostri occhi. La reazione europea e statunitense è un comunicato di condanna. Prima di ogni intervento si cerca un accordo di riconciliazione fra il governo di Tobruk e gli islamisti di Tripoli. Con Gheddafi gli stessi governi non avevano agito con così tanta calma.
Gli orchi esistono e hanno i caschi blu
Gli orchi esitono: violentano i bambini, torturano, uccidono senza pietà. Ma non si trovano solo fra le milizie irregolari che combattono le guerre civili in Africa, ma anche fra le truppe di peacekeeping francesi e dell'Onu. Succede nella Repubblica Centrafricana, così come in Burkina Faso, Rwanda, Camerun, Haiti. L'inchiesta arriva fino agli alti vertici dell'Onu.
La Turchia vuole entrare in Siria per controllare i curdi
Turchia e Usa sarebbero vicini a un accordo per l'istituzione di una zona cuscinetto nel Nord della Siria, controllato da forze turche. In teoria si tratta di una mossa contro lo Stato Islamico, che ormai è un pericolo anche per la Turchia. In pratica l'obiettivo principale è impedire la nascita di uno Stato curdo.
Cuba, la bandiera sventola ma il dialogo latita
Un dialogo senza dialogo? Nonostante la storica riapertura dell'ambasciata statunitense all'Avana, il regime castrista dimostra di "non voler muovere neanche un millimetro" per riformare il suo sistema. In compenso chiede già risarcimenti milionari a Washington. E i dissidenti continuano a finire in carcere.
Tianjin, la Chernobyl chimica cinese
Tianjin, il grande porto della Cina settentrionale che serve anche la capitale Pechino, è protagonista di uno dei più grandi incidenti industriali della storia recente. L'esplosione di un deposito di sostanze chimiche ha causato un numero di morti ancora da calcolare e ha anche contaminato una città da 7 milioni e mezzo di abitanti. Silenzio delle autorità e censura dei media non fermano il dibattito e l'indignazione dei cinesi.
Tsipras di governo e di lotta (contro il suo partito)
Il premier di estrema sinistra greca, dopo aver ottenuto un accordo di compromesso con l'Ue, ha un nuovo nemico da combattere: il suo stesso partito. Con una scissione in vista, è ormai nelle mani dei partiti di opposizione, europeisti, che possono sfiduciarlo in ogni momento.
Politici e vescovi la buttano in caciara
La polemica tra il leader della Lega Salvini e il segretario della CEI ha raggiunto vette al limite dell'assurdo (perfino una terribile intervista a mons. Galantino cancellata con tante scuse dal sito di Famiglia Cristiana). È il solito modo per evitare di affrontare seriamente il tema dell'immigrazione clandestina. Alimentando anche falsi miti, come quello della generosità dei paesi poveri contrapposta all'egoismo dei paesi ricchi.
Galantino-Salvini, uno scontro poco serio
Quelli che «ributtiamoli indietro» e quelli che «prendiamoli tutti» sono opposti schieramenti ideologici che alimentano polemiche impedendo di affrontare seriamente il problema dell'immigrazione clandestina. E ricordare che siamo davanti a un fenomeno destinato a crescere nel tempo, che andrebbe gestito ben prima dell'imbarco per l'Italia.
I paesi poveri sono più accoglienti? Falso
L’86% dei profughi è ospitato in paesi in via di sviluppo. E allora questo vuol dire che i paesi più poveri sono altruisti, mentre quelli ricchi sono egoisti? Editorialisti, politici e religiosi dicono così. Ma non tengono conto che questi profughi provengono da paesi confinanti e sono assistiti da Acnur. Coi soldi dei paesi ricchi.
Zimbabwe, dove gli animali contano già più degli uomini
Il paese sudafricano, balzato agli onori della cronaca per l'uccisione del leone Cecil, è uno degli Stati più repressivi e peggio amministrati al mondo. Il presidente Mugabe, al potere dal 1980, ininterrottamente, ha attuato una politica di collettivizzazione e una discriminazione dei bianchi. Una testimonianza in presa diretta.
La Russia distrugge il cibo in odio all'Occidente
Da tre giorni la Russia sta dando una strana dimostrazione di orgoglio nazionale. Le autorità stanno distruggendo immense quantità di cibo per rafforzare l'embargo contro l'Occidente. Sdegno e proteste da parte dei russi per questo enorme spreco, in un paese che conta 20 milioni di cittadini sotto la soglia di povertà.