Altri miliardi di euro a dittature e governi corrotti
Non tutti i migranti che sbarcano sulle nostre coste sono profughi: ci sono quelli che lasciano i loro Paesi ricorrendo ai trafficanti e pretendono di regolarizzare la loro situazione una volta sbarcati in Italia Per bloccare questo esodo e favorire i reimpatri, l’Europa ha stanziato 62 miliardi di euro per i Paesi africani. Tra questi compaiono dittature tre le più feroci del mondo, come quella dell’Eritrea, e Stati corrotti, come Nigeria e Somalia.
Con Trump o la Clinton, gli Usa si ritireranno dal mondo
Benché i media tratteggino a tinte manichee lo scontro Trump contro Clinton. Ma è un'immagine faziosa e non coglie il punto fondamentale: chiunque vinca le prossime elezioni governerà una potenza in ritirata. Gli Usa non sono più in grado di esercitare una leadership globale. E purtroppo l'Ue non è in grado di subentrarle.
Hillary vince, ma Sanders punta a un golpe di partito
La candidata Democrat Hillary Clinton vince in California e raggiunge il quorum dei superdelegati. Ma adesso la aspetta la Convention di partito dove Sanders spera di capovolgere le sorti delle primarie. Improbabile, ma serve all'esponente della sinistra lib per alzare la posta in vista delle presidenziali.
Italiani in Venezuela: il dramma dimenticato
La morte di Mauro Monciatti, funzionario del Consolato Generale italiano di Caracas, riaccende l'attenzione su una realtà dimenticata: quella degli italiani in Venezuela. Sono due milioni, vivono strangolati dalla violenza e dalla fame in un paese al collasso. Il governo, per loro, fa poco o nulla.
L'Africa è di nuovo fanalino di coda della prosperità
Il centro studi Legatum Institute pubblica dal 2008 l’Indice mondiale di prosperità. Agli ultimi posti ci sono soprattutto i paesi dell'Africa sub-sahariana. Il risultato non sorprende nessuno, eppure dovrebbe. Perché l'Africa registra un tasso di crescita notevole e sono proprio gli stati più ricchi ad essere meno prosperi. Vediamo perché.
Usa spostano l'obiettivo: i terroristi sono gli iraniani
Rapporto del Dipartimento di Stato: "Teheran è il principale sponsor del terrorismo nel 2015". Però non erano certo sciiti o Hezbollah coloro che hanno seminato strage a Parigi e Bruxelles, ma sunniti legati ad al-Qaeda e Stato Islamico i cui sponsor sono le monarchie sunnite del Golfo.
Svolta per Asia Bibi: un ministro può salvarla
Il premier sposta dalla Navigazione ai Diritti Umani Michael Kamran, leader dei senatori cattolici al quale verrà assegnata l'auto blindata che non venne data a Shahbaz Bhatti, ucciso dai fondamentalismi islamici pakistani. La partita più delicata per il neo ministro sarà quella per ridare la libertà ad Asia Bibi.
Genocidio armeno. Sfida tedesca alla Turchia
Il Bundestag, la camera bassa del parlamento tedesco, ha riconosciuto ieri il genocidio armeno del 1915, con un voto quasi unanime. La notizia è stata salutata con gioia dalle comunità armene in tutto il mondo, ma viene considerata come una decisione “irrazionale” e “un errore storico” dalle massime cariche della Turchia. E il momento, a causa della crisi migratoria, è delicatissimo.
Emergenza democratica, tutti contro Maduro
Finalmente gli occhi del mondo sono puntati sul Venezuela. Con una mossa senza precedenti, l’Organizzazione degli Stati americani (Osa) è pronta a discutere la possibile l’esclusione del Venezuela dalla coalizione. Questo a ragione della grave crisi democratica ed economica provocata dal regime di Maduro.
Fallujah, sarà resa dei conti tra sciiti e sunniti
Su Falluja assediata dalle forze regolari, incombe non solo la minaccia dell’Isis, ma pure quella di una liberazione seguita da una sanguinosa resa di conti tra sciiti e sunniti. Gli imam sunniti hanno chiesto al governo di Baghdad di «impedire che gli sciiti entrino a Falluja perché in caso di violenze non si riuscirebbe a capire la differenza tra loro e i terroristi». Già le violenze sciite contro i villaggi sunniti hanno fatto fallire il lavoro svolto fino a quel momento dall’esercito.
Il Kenya costruisce il muro e caccia i rifugiati dai campi
Il governo del Kenya ha informato l’Acnur, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, della decisione irrevocabile di smantellare i due campi di Dadaab e anche Kakuma entro i prossimi mesi. Incerto il destino di almeno 500 mila profughi. Inolre, il Kenya costruirà un muro di 700 chilometri al confine con la Somalia.
"Roma, obiettivo estremo perché centro della cristianità"
Quanto sono importanti per noi la Libia e l'Iraq, come combattere il terrorismo jihadista, quanto è importante Roma per i nemici che minacciano di distruggerla. Una conversazione a tutto tondo con il generale Marco Bertolini, comandante del Comando Operativo di vertice Interforze. Per comprendere un conflitto che è soprattutto culturale.