Maestà, il condensato della Settimana Santa
La monumentale pala fu trasportata in solenne processione dallo studio di Duccio di Boninsegna fino in Duomo a Siena e collocata sull’altare maggiore. Sul retro si sviluppa il racconto delle storie della Passione e Resurrezione: ventisei episodi, attorno alla formella centrale della Crocefissione. Gesù arriva a dorso di asina, ma sembra alludere alla necessità di salire non solo a Gerusalemme ma anche sulla croce.
Per Pavese "ogni guerra è una guerra civile"
Davanti alla contraddizone della guerra Cesare Pavese capisce che nulla può giustificare la violenza. Ma se la maturità dell’uomo è per lui accettazione della vita e del destino che incombe, quando non si tramuta in amore, lascia solo tristezza e malinconia.
Il Lazzaro michelangiolesco di Sebastiano di del Piombo
La pagina del Vangelo che racconta la Resurrezione di Lazzaro, nella V domenica liturgica sottolinea il valore del Battesimo quale concreta possibilità di risorgere in Cristo. Una delle tele più famose che lo riguardano è del pittore veneto Sebastiano del Piombo, del 1519. Anche Michelangelo pare gli abbia dato una mano.
Montale e la presenza salvifica della donna anche in guerra
L’argomento della poesia di Montale è la condizione umana in sé considerata; non questo o quell’avvenimento storico. Ciò non significa estraniarsi da quanto avviene nel mondo; significa solo coscienza, e volontà, di non scambiare l’essenziale col transitorio. Ma la guerra è comunque presente. Il sogno o speranza di potersi ricongiungere alla donna amata sono la via di fuga.
Frankenstein, una lucida profezia della modernità
Il libro di Mary Shelley è un monito e una profezia su una scienza che pretende di sostituirsi a Dio. La solitudine che la creatura denuncia è lo spaesamento dell’uomo contemporaneo di fronte a un destino senza Dio.
Tommaso, l'umiltà di un dottore angelico
La tradizione cattolica riconosce san Tommaso d'Aquino dottore per eccellenza, considerando i suoi studi la più alta espressione del pensiero cristiano e punto di raccordo con la filosofia classica. Fu celebrato da artisti e poeti. E anche a Roma, dove i cardinali facevano a gara a farsi "ritrarre" con lui ormai in Paradiso.
La speranza di Cristo, luce che ricompone i cocci
Dio, incarnandosi, ha creato uomini e donne “nuovi”, capaci di costituire, per grazia, una presenza in grado di produrre una luce per tutti i fratelli uomini. Capaci, cioè, di ricomporre i “cocci” che la moderna bestemmia ateistica ha creato.
Maria, donna in grado di essere per l'Altro
Rileggere con l'arte sacra la festa della donna. Superando ogni barriera Caravaggio ci offre una straordinaria icona della donna, diversa dagli stereotipi cui siamo abituati. La Maria caravaggesca è una donna vera, regale, umile, risoluta e premurosa, accogliente e stimolante.
-LA STIMA DI DIO di San Giovanni Paolo II
I grandi quotidiani litigano con Facebook, a partire dal Brasile
Il Folha de S.Paulo, il quotidiano più importante del Brasile, ha annunciato in data 8 febbraio che non pubblicherà più gli articoli della propria testata sulla sua stessa pagina Facebook. Perché Zuckerberg ha cambiato le condizioni di pubblicazione, rendendo il mercato meno interessante per i grandi media.
Le armi non sono intrinsecamente malvage
Perché lamentarsi se la Chiesa parla sempre dell'aborto e mai sul divieto di portare armi, anche dopo l'ennesima strage in una scuola? L’aborto è intrinsecamente malvagio e quindi opporsi a esso non è una questione di partigianeria politica. Le armi non sono intrinsecamente malvage. E possono anche difendere vite umane.
La coscienza senza idee alla base della Banalità del male.
Ne la Banalità del male di Hannah Arendt, Eichmann non appare al processo come una bestia di fronte al giudice: è un uomo che semplicemente acconsente al sistema, annichilendo la propria coscienza, senza esprimere più un giudizio che parta dalla coscienza, totalmente addomesticato al sistema.
Il figliol prodigo di Chagall, la ritrovata serenità
Una delle più famose trasposizioni su tela del racconto della parabola del Figliol Prodigo risale al 1975 ed è custodita da un fortunato collezionista privato. Chagall la dipinse nel 1975, esule che sogna ancora la sua patria, la Russia. Perché, finalmente, tutto è dove deve essere e va dove deve andare.