Tutti contro Orban, capro espiatorio dell'egoismo Ue
Benché la maggior parte dei media sotenga che Orban abbia compiuto un golpe in Ungheria, il suo governo non ha fatto altro che discutere con il Parlamento l'applicazione, secondo la Costituzione, dei poteri speciali conferiti all'esecutivo in caso di emergenza. Misure non dissimili da quelle italiane. Ma almeno discusse in Parlamento.
Libia, Sarraj lancia la controffensiva. Gravi perdite
Mentre in Italia e in Europa ci si occupa esclusivamente del dilagare dell’epidemia di Coronavirus, in Libia il conflitto dilaga ormai su più fronti e il governo del premier Fayez al-Sarraj a Tripoli è stato costretto il 28 marzo a dichiarare che la guerra è estesa a "tutta la Libia". Gravi perdite nelle sue file, sostenute dai turchi e dai jihadisti siriani
Perché la Corea del Nord continua a lanciare missili
Mentre il mondo è distratto dalla pandemia, la Corea del Nord (che continua ad affermare di non aver alcun caso di coronavirus entro i suoi confini) ha ripreso a effettuare una serie di test missilistici, a ridosso della Corea del Sud e del Giappone, provocando un comprensibile nervosismo.
Disabili e anziani, l’eutanasia da Covid è un fatto globale
Anziani e disabili sempre più a rischio. Negli Usa diversi Stati hanno annunciato che le cure per il Coronavirus non saranno accessibili a tutti. Il motivo? Mancanza di mezzi. È lo stesso discorso sentito in Italia. E in Olanda le autorità sanitarie suggeriscono a chi è avanti negli anni di rinunciare alle cure. Segno che si diffonde l’idea di un’eutanasia “sociale”. Che sa di nazismo.
Arbasino, l’intoccabile che diffuse il verbo Lgbt
Alberto Arbasino, morto il 22 marzo, è stato un’icona della cultura italiana. Per anni nessuno ha mai osato criticarne la sterminata produzione letteraria. Tranne Cesare Cavalleri che ne smontò il romanzo cult, Fratelli d’Italia, perché veicolava un “nichilismo patinato”, normalizzando l’omosessualità. Anche Testori e Pasolini rimproverarono Arbasino per la sua superficialità. Che era figlia di un mancato e vero confronto con il cattolicesimo. Ma forse l'Innominato...
«Linee guida dei rianimatori nè scientifiche nè legali»
«Se si decide a priori che una persona non deve essere ammessa a trattamenti intensivi, in base a un ancora non precisato “limite di età e alla probabilità di sopravvivenza e di anni di vita salvata”, parliamo di abbandono terapeutico». Intervista all'avvocato Laura Oliveri dei Giuristi Cattolici sulle contestate linee guida dei Rianimatori nell'affrontare il Covid.
L'allarme dei geriatri: «No a derive eutanasiche su anziani»
«Non lasciate gli anziani al loro destino, il Covid non è la rupe tarpea del darwinismo sociale: il rischio di una deriva eutanasica non è da escludere». Il presidente della Società di Geriatria parla alla Nuova BQ delle vittime più fragili della pandemia e rivela: «La nostra risposta alle superficiali linee guida dei Rianimatori è stata silenziata dai media, che hanno fatto passare quello dell'età come criterio unico per non attivare la ventilazione. La valutazione deve essere multidimensionale: l'anziano può reagire meglio di un adulto a cui l'intubazione può risultare insufficiente».
- L'EUTANASIA DA COVID È UN FATTO GLOBALE di Paolo Gulisano
- RIANIMATORI E ABBANDONO TERAPEUTICO di Luca Marcolivio
- L'ITALIA SI SCOPRE DIVERSA di Tommaso Scandroglio
- ASSEMBRAMENTO: ALLORA DENUNCIATE DELPINI di Riccardo Cascioli
- LA LETTERA: DIO COMPIE COMUNQUE MERAVIGLIE
- ORE 12.45: ROSARIO IN DIRETTA FB DALLA REDAZIONE DELLA BUSSOLA
L'Italia si scopre diversa, ma occhio a non tornare come prima
Una recentissima ricerca promossa dall’agenzia di sondaggi SWG dal titolo “Radar – Niente sarà come prima. Covidistruption” ha fotografato paure e speranze degli italiani: solo il 20% si dichiara tranquillo. Più della metà teme di perdere il lavoro e decresce la fiducia nel governo. La paura del contagio e della morte hanno costretto molti a porsi domande sul vivere e morire ma se ciò non si trasforma in conversione, tornare alle vecchie abitudini sarà un attimo.
E allora denunciate il vescovo Delpini
L'arcivescovo di Milano Delpini ha benedetto i locali del nuovo ospedale per malati di Covid-19 realizzato nella Fiera di Milano, alla presenza del governatore della Lombardia e di un centinaio di lavoratori e volontari, come si vede dalla foto. Se è possibile questo assembramento, perché vietare le messe con 10-15 persone?
Globalizzazione, un magistero da ripensare
Quanto sta accadendo a causa del coronavirus costringe a ripensare il tema della globalizzazione, anche per quel che riguarda il magistero. Se Giovanni Paolo II e Benedetto XVI erano prudenti, l'attuale pontefice si è molto lanciato nel globalismo. Ma il prossimo dovrà rivedere tutto il dossier. Ecco come.
Il virus fa paura, boom di ascolti per le preghiere in tv
Il Rosario per l'Italia e la benedizione Urbi et Orbi di papa Francesco hanno fatto un boom di ascolti in tv, dato che si presta a diverse considerazioni ma certamente indica che molte persone sono in cerca di qualcosa di vero per la vita quando tante false sicurezze crollano.
Messori: alla Chiesa oggi mancano i fra Cristoforo
«Ci sono anche oggi preti capaci di gesti eroici, ma sono iniziative personali, non c'è quella mobilitazione del clero che ha caratterizzato la Chiesa durante qualsiasi pestilenza». «Abbiamo piuttosto la percezione di una Chiesa barricata, i cancelli che chiudono piazza San Pietro ne sono l'emblema». «La chiusura di Lourdes? Mi ha molto addolorato, è la prima volta nella storia, ma capisco che c'è un rischio concreto, non si può sfidare Dio». «Obbedire alle autorità civili è un dovere, se sono legittime e non vanno contro la fede; ma ciò non toglie che a certe condizioni le Messe si potrebbero celebrare». Sulla Chiesa ai tempi del coronavirus parla Vittorio Messori, lo scrittore cattolico più conosciuto al mondo.
- IL VIRUS FA PAURA, BOOM DI ASCOLTI PER LE PREGHIERE IN TV, di Giuliano Guzzo
- GLI ALTRI INTERVENGONO, L'ITALIA DA' "MANCETTE", di Ruben Razzante
- CREMONA, CURE A DOMICILIO PER I MALATI ONCOLOGICI, di Andrea Zambrano
- DOSSIER CORONAVIRUS
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