Il Crocefisso di San Marcello, la fede che genera bellezza
Molto venerato, il Crocefisso di San Marcello è ritenuto miracoloso per i fatti legati alla peste del 1522, quando Roma venne liberata dall’epidemia dopo giorni di partecipata processione. A riprova che l’arte sacra è funzionale alla preghiera, e frutto di fede vissuta. Come abbiamo visto il 27 marzo a San Pietro, quando Papa Francesco ha pregato sotto una pioggia battente affidando l’umanità intera a Colui che sta su quella Croce.
Il coronavirus divide il mondo tra atei e credenti
La crisi sanitaria attuale fa emergere con chiarezza la divisione e l'incomunicabilità tra il credente e l'ateo (anche se va a Messa). In tempi di pericolo, il primo vuole le chiese aperte e l’altro le vuole chiuse.
Andare in chiesa? Ora si può (almeno sembra)
«L’accesso ai luoghi di culto è consentito, purché si evitino assembramenti e si assicuri tra i frequentatori la distanza non inferiore a un metro». Il sito della presidenza del Consiglio corregge il ministero dell'Interno. Resta il problema dell'autocertificazione: se non viene scritto sul modulo resta il rischio multe.
«La CEI esiga dal governo il libero accesso alle chiese»
Il decreto legge del 25 marzo e la Nota del ministero dell'Interno sulla possibilità di recarsi in chiesa violano gravemente la libertà religiosa e di culto. Lo scrive l'associazione "Avvocatura in missione" in una lettera al presidente della CEI, in cui si spronano i vescovi a difendere la libertà della Chiesa.
A rischio la presenza dei cristiani in Terra Santa
In Israele i santuari sono aperti ma solo dieci persone alla volta possono entrare e partecipare alla Messa. Questo e la mancanza di pellegrini farà sparire i cristiani, la cui sopravvivenza in Terra Santa è legata al turismo. Peggio ancora dal lato palestinese, dove le chiese sono state chiuse completamente. Se si guarda a tutto il Medio Oriente la situazione per i fedeli non è migliore.
Ungheria, le politiche per la natalità danno frutti
Nel gennaio 2020 il tasso di natalità ungherese è cresciuto del 9,4% rispetto al gennaio 2019. I figli per donna sono aumentati da 1,4 a 1,6 e i matrimoni addirittura del 100%. Segno del legame tra nozze e bambini, che smentisce l’immigrazionismo alla Soros. Il Paese di Orbán insegna che le politiche di sostegno - culturale ed economico - alla famiglia hanno solo bisogno di tempo per funzionare.
Terapie anti-Covid: una, nessuna e centomila
Insieme alla quarantena, continua anche la ricerca di un rimedio contro il Coronavirus. Dalla Clorochina al Remdesivir, dall’Avigan al Tocilizumab, dal Lopinavir/Ritonavir all’enoxaparina, sono diversi i “vecchi” farmaci che si stanno sperimentando sul campo. Con risultati alterni.
L'imprenditoria rischia di morire sana, ma di fame
Nonostante tutto l'ottimismo che si possa avere, l'Italia si trova ora di fronte a una situazione veramente difficile, molto peggiore di quel "declino" di cui si parla da vent'anni. Il nostro è un Paese fatto di piccole e medie imprese che ora, in assenza di liquidità, rischiano di morire dopo la quarantena. Sarà difficile ripartire, se si attende troppo.
Von der Leyen, quell'antenata che pregava con le anime del Purgatorio
La principessa Eugenie von der Leyen (1867-1929), che negli ultimi otto anni di vita ricevette costantemente visite da anime del Purgatorio, era antenata (acquisita) dell'attuale presidente della Commissione europea..
Passeggiate o corsetta? Il virus manda in delirio il Viminale
Se è già sintomo di delirio che qualche funzionario pubblico abbia pensato di fare storie a una famigliola con bambini che non corre, è segno di burnout totale che il Viminale si metta anche a spiegare queste cose, anziché rinchiudere certi funzionari e radiarli da qualsiasi impiego pubblico.
Giovanni Paolo II: «Le epidemie e il dolore collettivo che può vincere il male»
Torniamo alla Salvifici Doloris, l'enciclica del papa santo che ci ricorda quanto dobbiamo temere il peccato più che la morte corporale. Motivo per cui Dio può permettere il male per salvarci, invitandoci ad accogliere la Croce per regalarci la letizia e l’amore della Resurrezione che può trasformare il mondo. «La sofferenza ha una forza enorme nella lotta cosmica fra bene e male». Perciò, «più le strutture di peccato sono grandi, maggiore è il bisogno della Chiesa di ricorrere ad essa».
«Così la sofferenza di questi giorni può salvare il mondo»
Alzano Lombardo è uno dei paesi più colpiti dal coronavirus della Bergamasca. Si contano oltre settanta morti in tre settimane. Qui suor Anna, don Filippo e don Daniele raccontano i frutti che possono dare la morte e il dolore vissuti in Dio. Un Vangelo che il mondo rifiutava, «ma che ora la Chiesa deve annunciare più che mai», perché «il letto della sofferenza è un altare su cui ripetere "Gesù, confido in Te"».
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