Se gettare la madre dal balcone è un “atto d’amore”
Regno Unito: Robert Knight uccide la madre ammalata di Alzheimer buttandola dal balcone di una casa di cura. Ma il giudice gli sospende la pena sostenendo che «ha agito per amore e disperazione». È la stessa mentalità che, scambiando il male per bene, ha portato la Consulta a stabilire che in certi casi l’omicidio è ammissibile. Tutto il contrario di quel che faceva Madre Teresa, che prendeva su di sé il dolore dell’altro per renderglielo sopportabile e farlo sentire amato.
Fine vita, il mondo cattolico si sveglia tra sgomento e urrà
La sentenza della Corte costituzionale sull’assistenza al suicidio è inaccettabile secondo molti esponenti del mondo cattolico a partire dalla stessa CEI. Ma sono reazioni che nascondono valutazioni molto diverse sul da farsi e ricostruzioni molto distanti su cosa si doveva fare. E poi c'è anche chi applaude alla decisione della Corte. Come il giurista D'Agostino e Lucetta Scaraffia, i quali svelano una inquietante deriva eutanasica per via cattolica.
- UN VIA LIBERA CHE ARRIVA DA LONTANO di Tommaso Scandroglio
La Consulta fa il legislatore: così sarà eutanasia per tutti
La Corte costituzionale ha detto “Sì” all’aiuto al suicidio, ma "solo" nel rispetto di alcune condizioni: paziente consapevole, sottoposto a trattamenti salvavita e in presenza di patologie irreversibili che causano sofferenze fisiche e psicologiche: quello che dovrebbe essere un freno, in realtà è un allargamento all'infinito del bacino di utenti che potrebbero chiedere l’eutanasia da oggi. L'ultima beffa: la Corte motiva il provvedimento per evitare abusi nelle persone vulnerabili. In realtà accadrà tutto l’opposto: ora che aiutare a togliersi la vita non è più reato, la persona particolarmente vulnerabile sarà assai più tentata di percorrere la via facile dell’eutanasia.
"Non uccidermi", un tesserino per evitare l'eutanasia
"Non uccidermi. Io sono contrario all'eutanasia e al suicidio assistito". Dove l’eutanasia è legale, questi tesserini identificativi sono distribuiti dai membri dell’Euthanasia Prevention Coalition (Epc). Ne parliamo con Alex Schandenberg, presidente Epc, a margine del convegno di Roma "Eutanasia e suicidio assistito; una sfida globale"
Gender Film Festival, follia con soldi pubblici
Anche quest’anno, nel capoluogo pugliese, andrà in scena il Gender Film Festival, con un programma all’insegna della trasgressione più spinta. Colpisce lo smarrimento esistenziale veicolato nei vari eventi Lgbt previsti dal 21 al 28 settembre, dai cinema alle librerie, all’università statale. Qual è il senso di un festival così distruttivo, finanziato perfino con fondi pubblici?
Ecco la rappresentante Onu per la vendita dei bambini
La giurista olandese Maud de Boer-Buquicchio, relatore speciale delle Nazioni Unite sulla vendita dei bambini, sostiene… l’utero in affitto. Invita i Paesi membri a ratificare i contratti di maternità surrogata stipulati all’estero e a non violare i «diritti» delle coppie gay che vogliono un figlio. Gli unici a non essere tutelati, ancora una volta, sono i bambini.
Tutto rinviato per Tafida, verdetto non prima del 30 settembre
Il giudice MacDonald ha comunicato che renderà nota la sua decisione nella settimana che inizia il 30 settembre. Intanto, dovrà essere mantenuto il supporto vitale alla bambina in stato di minima coscienza, ma non sarà nemmeno consentito trasferirla in Italia. Gli avvocati della piccola hanno puntato sul diritto alla libera circolazione, mentre il team legale dell'NHS basa tutto sul solito indimostrato "miglior interesse".
La Chiesa ha scelto la strada della riduzione del danno
Al convegno con le associazioni, il presidente Cei Bassetti sancisce il no all'eutanasia attiva, ma lancia la "linea" della Chiesa sul suicidio assistito: «Meglio legiferare per “limitare i danni” piuttosto che l'eutanasia legalizzata dalla Consulta». Ma per il numero uno Cei la via più percorribile è quella di «un’attenuazione delle sanzioni dell’aiuto al suicidio se sono coinvolti i famigliari» anche se si rifiuta di chiamarla depenalizzazione.
Aborto a processo, venduti cuori e teste di bambini
A San Francisco è in corso lo ‘strano’ processo che vede imputati, per “registrazioni illegali”, David Daleiden e Sandra Merritt, i giornalisti sotto copertura che tra il 2014 e il 2015 fecero emergere lo scandalo - con al centro Planned Parenthood - della compravendita di organi e tessuti di bambini abortiti. E ora una dirigente ammette che la sua azienda di biotech ha venduto a “ricercatori medici” cuori battenti e teste di bambini. Ecco le cronache dell’orrore.
Unplanned, un successo che sa di miracolo
Malgrado il boicottaggio subito negli Stati Uniti e in Canada, la pellicola che narra la storia vera della conversione alla causa pro vita di Abby Johnson sta avendo un enorme successo di pubblico, sia nelle sale che nelle vendite del dvd su Amazon. Per i produttori è una vera e propria grazia di Dio.
«Unplanned, arriva in Italia il film-verità sull'aborto»
«Vedere è il primo passo per capire. Se qualcuno non vuole che la realtà dell’aborto venga mostrata, Unplanned ha la folle pretesa di abbattere questo tabù». Federica Picchi, fondatrice della Dominus Production, spiega alla Nuova BQ come è riuscita ad acquisire i diritti di Unplanned, il film - boicottato dal mainstream - che narra la storia vera di Abby Johnson, convertitasi alla causa pro vita dopo aver partecipato a un aborto.
-UN SUCCESSO CHE SA DI MIRACOLO, di Luca Volontè
Al via l’udienza che decide sulla vita della piccola Tafida
Oggi, a Londra, l’Alta Corte inizierà ad analizzare il caso della bambina di 5 anni che si trova in stato di semi-coscienza. L’ospedale spinge per staccarle il supporto vitale. I genitori vogliono invece portarla in Italia, al Gaslini. Si annuncia una battaglia infuocata. E intanto l’NHS ha tentato di scippare la rappresentanza legale di Tafida alla famiglia, perché islamica.