Susana, l’ennesima vittima dell’ideologia trans
Susana Domínguez guarda dei video su YouTube e si convince di essere un maschio. Psicologo e psichiatra la assecondano. Le vengono tolti seno, utero e ovaie: vita rovinata. La “disforia di genere” non c’entrava nulla. Ora fa ricorso, il primo del genere in Spagna, contro il Servizio Sanitario Galiziano. Intanto, la "Legge Trans" peggiora le cose in tutto il Paese.
Paolo diventa “Paola”. Ma la guerra al corpo è un boomerang
Il Corriere espone il caso di un minore a cui è stato concesso di cambiare nome anagrafico. Ma la scelta di “cambiare” sesso è illusoria, contraria alla morale naturale e genera sofferenze, perché crea una scissione nella persona. Ciò è confermato dalla letteratura scientifica, nonché dai “detrans”.
Baby trans, gli studi confermano: la transizione fa danni
L’Institute for Research & Evaluation (USA) pubblica un documento sui danni dei trattamenti ormonali per bambini e adolescenti. Cinque i punti sottolineati, tra cui il peso dei fattori sociali che inducono a identificarsi in un trans. Intanto, in Italia, la Società Psicoanalitica avverte sulla pericolosità dei farmaci blocca-pubertà.
Il cortocircuito trans che censura le donne
Annullato a Parigi uno spettacolo teatrale della femminista Lena Paugam, che voleva far riflettere sul «percorso di una donna trans». Il motivo? La protesta di gruppi trans perché l’attrice protagonista era una donna, vera. Una censura che rivela tutte le contraddizioni della propaganda transessualista.
Avvenire appoggia la carriera alias, tradendo Cristo
In una risposta per la pagina delle lettere del quotidiano della Cei, il direttore Marco Tarquinio avalla la «carriera alias», uno strumento che nasce dall’ideologia trans. Si nega così la legge naturale, espressione del Logos divino e a cui da anni fanno la guerra anche tanti cattolici.
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- VIDEO: ORA ANCHE LA CULTURA CATTO-TRANS, di Riccardo Cascioli
Liceo Cavour e oltre, fermare la carriera alias è carità
Roma, un professore del Liceo Cavour alla gogna per non aver accettato che una studentessa si identificasse con un nome maschile. Tutto nasce dalla carriera alias, che contrasta con la legge e alimenta l’inganno del gender, in primis a danno dei giovanissimi. Il dovere del governo e i consigli degli ex-trans.
Uomo si crede donna disabile, delirio in salsa gender
Il norvegese Jorund Alme, sano, va in giro in carrozzina perché dice di aver sempre voluto essere una donna disabile. Una scelta, afferma, “sessualmente motivata”, che si basa sulle stesse premesse dell’ideologia trans. Il punto è sempre lo stesso: la volontà che si scontra con la realtà.
L’ideologia trans e i profitti sulla pelle dei piccoli
Il colosso delle cliniche abortive Planned Parenthood è sempre più impegnato nel business del menzognero “cambio di sesso” e pubblica video per incentivare il blocco della pubertà. È solo l’ultimo esempio di come soldi e ideologia vadano a braccetto, a danno di bambini e adolescenti. Ma c’è chi denuncia l’inganno.
Trapianto di utero per trans, la persona fatta a pezzi
Da tempo si parla di trapianto di utero per uomini che si sentono donne. C’è chi lo giustifica in nome dell’«uguaglianza». Ma favorire questo cambiamento – contrario alla natura – accresce il disagio delle persone trans, perché aumenta il divario tra dato biologico e percezione psicologica.
Luca Bianco, il trans che (per primo) non si accettava
Ha fatto gridare alla transfobia la notizia del suicidio di Luca Bianco, uomo che si sentiva donna e si faceva chiamare “Cloe”. In realtà, è il transessualismo la prima e vera fonte di disagio, perché sentirsi qualcuno di diverso nasce da una profonda crisi interiore. Bianco stesso lo testimoniava nel suo blog. E le ricerche e gli ex-trans lo confermano.
“Ti battezzo femmina... e ti cresimo maschio”: Torino svolta sui trans
Torino. Donna “diventa” uomo e vuole la Cresima. Il parroco chiede in curia e il responso della Diocesi è favorevole: “Ok a cresimare col nome nuovo, ma nel registro scrivere quello di battesimo e registrare il cambiamento”. La Bussola racconta l’imbarazzo del parroco, la mail della curia che dà il via libera e la nuova tappa nella demolizione del Catechismo: se la natura non conta più nulla, ma solo i “diritti” della persona, allora crolla tutto.
- L'IPOCRISIA E LO SCANDALO, di Luisella Scrosati
La rivoluzione "woke" sbarca in Italia. Non sottovalutiamola
Al liceo Zucchi di Monza, i ragazzi vanno in gonna per protesta contro il maschilismo. All'Ulisse Dini di Pisa, occupano il liceo per protesta contro un preside che nega l'identità trans a uno studente. Al liceo Cavour di Torino, invece, il preside introduce l'asterisco gender (*) nel linguaggio scritto. Sono tre episodi che, presi singolarmente, fanno solo costume. Ma se presi assieme sono la prova che la rivoluzione "woke", quella della cancel culture e del politicamente corretto che ha devastato la cultura americana e britannica, sta arrivando in Italia. Non va presa sotto gamba. Culturalmente parlando, è peggio ancora del marxismo.
- "NON SONO BIANCO" di Giuliano Guzzo