La crisi pelagiana – Il testo del video
Secondo il pelagianesimo, il peccato originale non causerebbe nessuna ferita “ereditata” nella natura dell’uomo; il quale sarebbe capace di seguire la legge divina senza l’aiuto della grazia. Errori condannati dalla Chiesa.
La crisi pelagiana
Secondo il pelagianesimo, il peccato originale non causerebbe nessuna ferita “ereditata” nella natura dell’uomo; il quale sarebbe capace di seguire la legge divina senza l’aiuto della grazia. Errori condannati dalla Chiesa.
Inferno vuoto? A negarlo è Gesù
Nelle parole pronunciate in tv dal Papa c’è il dramma di una Chiesa che in nome di una malintesa misericordia si prodiga a “scusare” più che a evangelizzare. Ma la "porta è stretta", ammonisce il Signore.
Arte sacra: non è questione di antico o moderno, ma di eterno
La nostra epoca sembra imporre agli artisti un'arte sfigurata in nome della modernità a ogni costo. Ma l'artista sacro sa bene che anche la novità si innesta sul ramo della Scrittura e della tradizione, per condurre, in ultima analisi, alla contemplazione.
Müller: Benedetto XVI è stato il sant'Agostino dei nostri tempi
«Papa Benedetto non ha parlato di Cristo, ma ha parlato a Cristo. In lui c'è unità tra la riflessione teologica ad altissimi livelli e la spiritualità che entrava direttamente nei cuori delle persone». «Era consapevole delle sue competenze, ma le usava non per elevarsi sopra gli altri, bensì per servire al bene della Chiesa e della fede della gente semplice». «Confusione? Oggi c'è troppo pensiero politico nella Chiesa». «Chiesa indietro di 200 anni, come diceva il cardinale Martini? Impossibile, Gesù è la pienezza di tutti i tempi». Parla il cardinale Müller, curatore dell'opera teologica di Ratzinger-Benedetto XVI.
- AMANTE DELLA BELLEZZA DEL RITO TRADIZIONALE, di Athanasius Schneider
- IL CARD. NICHOLS: PAPA BENEDETTO CI HA INSEGNATO A PREGARE, di Patricia Gooding-Williams
- DOSSIER: L'ADDIO A BENEDETTO XVI
Sant'Agostino e la salvezza per Dante e Petrarca
Se in Dante si avverte il segno dell’opera di sant’Agostino, in Petrarca questo è maestro a cui guardare per uscire dal peccato e vivere una vita santa. Se in Dante la salvezza viene da Dio attraverso le creature, che sono segno di Lui, in Petrarca la salvezza è da raggiungere distaccandosi da queste e seguendo l'esempio del vescovo di Ippona.
Sant'Agostino: "Aspettate il Signore per riconoscerLo!"
Soprattutto nel tempo della prova che stiamo vivendo l’Avvento è un richiamo ad alzare il capo e a sperare nel Signore che viene come un ladro nella notte. Sant’Agostino ci indica le condizioni dell'attesa per non perderci il Suo passaggio e per riscoprire ogni cosa per quella che è: un dono di grazia di cui giovarsi per render maggior gloria a Dio.
Ambrogio, il maestro che guidò Agostino alla Bellezza
Anno 384 d.C., Agostino arriva a Milano grazie all’aiuto del pagano Quinto Aurelio Simmaco che vorrebbe opporlo ad Ambrogio. Ma sarà proprio il santo vescovo celebrato oggi, saldo nella fede in Gesù Cristo e grande conoscitore delle Scritture, a guidare Agostino a scoprire quella “Bellezza tanto antica” che il giovane filosofo non era ancora riuscito a trovare.
Elogio del tempo della vacanza
La nostra società ci gestisce spesso il tempo ora per ora, ma l’uomo continuamente occupato si conosce di meno. Così corre il rischio di non cogliere bene la complessità dell’animo umano, quel senso di vuoto che è ad un tempo desiderio di compimento e di infinito. Le vacanze sono per eccellenza il momento in cui abbiamo a disposizione più tempo libero: da come lo usiamo si può capire meglio chi siamo.
Come avvenne la conversione di sant’Agostino
Dopo essere stato catturato dalle lusinghe del piacere e aver sperimentato la vacuità del manicheismo, Agostino finì a Milano grazie all’appoggio del pagano Simmaco che sperava così di riuscire a contrastare la fama del vescovo Ambrogio. Ma la Provvidenza aveva altri piani…
Giovanni di Dio, il santo che assunse la sofferenza su di sé
La Chiesa celebra oggi san Giovanni di Dio, che ebbe una vita avventurosa e pure dei disturbi mentali prima di farsi carico delle sofferenze altrui e fondare i Fatebenefratelli. Il suo esempio, come quello di altri santi, aiuta a comprendere che il dolore unito a quello di Cristo fa diventare l’anima come l’oro provato nel crogiuolo.
Quanto tempo abbiamo davvero vissuto?
Le parole di Seneca nel De brevitate vitae suonano di grande attualità, sembrano scritte per l’uomo contemporaneo sempre preso dalle incombenze, dagli impegni. Un uomo grande («saggio» secondo il vocabolario del filosofo latino) non è estraneo alla vita e a se stesso, ma mette a frutto il proprio tempo.