Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi

Rohingya


Myanmar, si intensifica la repressione su cristiani e rohingya
persecuzione

Myanmar, si intensifica la repressione su cristiani e rohingya

Sacerdoti aggrediti e uccisi, chiese danneggiate e imposizione della legge marziale. I diritti umani e il rispetto delle minoranze sono un lontano ricordo sotto il dominio della giunta militare.


I rifugiati rohingya nell'inferno di Cox's Bazar
BIRMANIA

I rifugiati rohingya nell'inferno di Cox's Bazar

Esteri 27_05_2023 Anna Bono

Fuggiti in massa dalla persecuzione in Birmania (Myanmar), la minoranza dei rohingya, quasi interamente musulmana, si è rifugiata nel vicino Bangladesh, nel campo di Cox's Bazar. Vivono una vita di stenti. E per i convertiti al cristianesimo si aggiunge la persecuzione degli altri profughi.


La difficile condizione dei cristiani del campo profughi Cox’s Bazar
Rifugiati

La difficile condizione dei cristiani del campo profughi Cox’s Bazar

I pochi rifugiati Rohingya cristiani ospiti nel campo di Cox’s Bazar, in Bangladesh, subiscono minacce e discriminazioni che aggravano le difficoltà della vita nel campo

 


Sempre più incerto il futuro dei rifugiati Rohingya
Profughi

Sempre più incerto il futuro dei rifugiati Rohingya

Il colpo di stato in Myanmar ha del tutto fermato il progetto per il loro rimpatrio volontario e va a rilento quello per trasferirne una parte su un’isola attrezzata per ospitarne 100.000

 

 

 


Myanmar: il golpe e i Rohingya, le percezioni cambiano in fretta
EX BIRMANIA

Myanmar: il golpe e i Rohingya, le percezioni cambiano in fretta

Del Myanmar, finora, si parlava solo per la persecuzione dei Rohingya e se ne attribuiva la colpa ad Aung San Suu Kyi. Adesso la leader democratica è tornata ad essere vittima e si scopre che i veri colpevoli dei massacri erano i militari. Ma quanto è pesato il discredito occidentale sulla "Signora"?


Rohingya, i rifugiati di cui nessuno parla
Myanmar

Rohingya, i rifugiati di cui nessuno parla

Vivono ammassati nel complesso di campi profughi di Cox’s Bazar, in Bangladesh, in condizioni estreme di disagio, ansiosi di tornare in patria e scoraggiati a farlo dai loro leader e dalle ong


I vescovi del Bangladesh chiedono aiuto per i cristiani perseguitati
Islam

I vescovi del Bangladesh chiedono aiuto per i cristiani perseguitati

Una delegazione ricevuta dal primo ministro ha illustrato le attività della Chiesa e ha espresso preoccupazione per le persecuzioni di cui la minoranza cristiana è oggetto

 


Nei campi profughi di Cox’s Bazar in Bangladesh in attesa del Covid-19
Rifugiati

Nei campi profughi di Cox’s Bazar in Bangladesh in attesa del Covid-19

Se il virus entrasse nel sovraffollato complesso di campi profughi in cui vivono quasi un milione di rifugiati Rohingya sarebbe impossibile arginarne la diffusione


Rohingya musulmani attaccano i Rohingya cristiani
Rifugiati Rohingya

Rohingya musulmani attaccano i Rohingya cristiani

25 famiglie cristiane ospiti del campo profughi Cox’s Bazar, in Bangladesh, sono state aggredite da centinaia di musulmani. Per le autorità è una lite degenerata, per i cristiani si tratta di odio religioso


È pronta in Bangladesh un’isola per 100.000 Rohingya
Rifugiati

È pronta in Bangladesh un’isola per 100.000 Rohingya

Il governo bengalese inizierà il trasferimento dei rifugiati musulmani Rohingya nell’isola di Bashar Char per alleggerire la tensione nei campi sovraffollati di Cox’s Bazar


I rifugiati birmani in Bangladesh non vogliono tornare nel Myanmar
Rohingya

I rifugiati birmani in Bangladesh non vogliono tornare nel Myanmar

Da quando è stato avviato il programma di rimpatrio volontario dei rohingya, concordato dai governi dei due paesi, hanno accettato di tornare in patria meno di 500 persone su oltre un milione

 

 

 


Pronto un piano di rimpatrio volontario per i Rohingya, ma nessuno si presenta
Myanmar

Pronto un piano di rimpatrio volontario per i Rohingya, ma nessuno si presenta

Per la terza volta un piano di rimpatrio dei musulmani birmani rifugiati in Bangladesh sembra destinato a fallire. Sotto accusa i loro leader e le Ong che per interesse li dissuadono dal rientrare