Bocciatura della Casellati, il suicidio del centrodestra
La presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, è stata bocciata al quinto scrutinio. Finisce così il blitz della candidata femminile e di prestigio proposta da Salvini. E perde a causa di almeno sessanta franchi tiratori del centrodestra, pare di Forza Italia. Paura della fine della legislatura? Intanto hanno ucciso il centrodestra.
Quirinale, nessuna maggioranza e veti incrociati
Cronaca del caos che verrà. Dopo il suo ritiro dalla corsa al Quirinale, Berlusconi pone implicitamente il veto su Mario Draghi. Mentre Giorgia Meloni potrebbe votarlo. Salvini punta sulla Moratti o la Casellati, ma quest'ultima ha sempre contro Berlusconi. Riccardi può essere il preferito dalla sinistra. Casini il candidato bipartisan.
Primo voto ai tempi del Covid, un test per le alleanze
Domani si vota per il rinnovo dei Comuni e la sinistra appare in vantaggio in tutti i maggiori centri urbani. Ma non è uscita dalla sua crisi di leadership e di popolarità. La coalizione giallo-rossa è di fatto finita ed è ormai evidente la rivalità fra Letta e Conte. Stesso discorso per il centrodestra con la rivalità fra Salvini e Meloni.
Centrodestra di lotta e di governo, diviso sulla Rai
Le nomine Rai sono un altro motivo di lite fra Fratelli d'Italia (unico partito all'opposizione) e il resto del centrodestra. Ma non il solo. Anche sulle politiche anti-pandemia di Draghi, i partiti al governo si oppongono a parole, ma nei fatti si allineano. E sul sindaco di Milano, il partito della Meloni e di La Russa entra in polemica con gli alleati.
Salvini e Berlusconi uniti per timore della Meloni
Nei sondaggi il centrodestra continua ad essere vincente. Ma nella girandola dei veti incrociati, soprattutto tra Lega e Fratelli d’Italia, si aprono nuovi conflitti intestini. E nuovi scenari: vista la crescita impetuosa del partito della Meloni, Salvini e Berlusconi vorrebbero addirittura unire le forze in una formazione nuova (un progetto velleitario)
Come il centrodestra si sta autodistruggendo
Lite sulla successione al vertice del Copasir. E scontro aperto sulle candidature delle maggiori città italiane, fra cui Roma e Milano, in cui si voterà il prossimo autunno. Il centrodestra, pur essendo in testa in tutti i sondaggi, continua ad autodistruggersi, a causa della rivalità fra Meloni e Salvini e della frammentazione di Forza Italia
Orban esce dal Ppe. È il momento di fare chiarezza
Il partito ungherese Fidesz esce dal Gruppo del Partito Popolare Europeo. Già da due anni il Ppe votava contro l'Ungheria, assieme a Socialisti e Liberali. Il Ppe sta tradendo sistematicamente i suoi valori cristiani. Ora l'uscita di Orban rende le cose più chiare e può essere preludio della nascita di un nuovo gruppo più coerente.
La sinistra perde consensi. Resa dei conti nel Pd
Con il passaggio di consegne da Conte a Draghi, sia il M5S che il Pd perdono consensi. Mentre il M5S va verso la sua frammentazione, nel Pd si sta preparando la resa dei conti con Zingaretti, reo di aver puntato tutte le carte sul governo Conte. Ma l'attuale segretario potrebbe mollare solo in cambio di una candidatura a sindaco di Roma.
Su Draghi, anche la destra è divisa e in cerca di un ruolo
Se la sinistra piange, la destra non ride. Formalmente è divisa, con Lega e FI che sostengono il governo Draghi e Fratelli d'Italia da soli all'opposizione. La Meloni si erge a rappresentante unica degli scontenti e intanto occupa più poltrone degli altri. Riuscirà il centrodestra a ritrovare la quadra su candidati sindaci in primavera, nuovo Presidente nel 2022 ed elezioni del 2023?
I referendum forgiano nuove alleanze territoriali
Effetti collaterali dei referendum lombardo e veneto per l'autonomia: le alleanze si sono sfaldate e ricomposte in un voto trasversale pro-autonomia. Ma la tendenza è una: verso il decentramento, la frammentazione territoriale. Non solo in Italia, ma anche nel resto d'Europa.