Scenari incerti per Israele dopo la morte di Sinwar
Appelli occidentali per indurre Tel Aviv a considerare l'uccisione del leader terrorista una vittoria sufficiente a fermare il conflitto. Ma nessuno può illudersi che la decapitazione di Hamas equivalga automaticamente al suo scioglimento.
Il presidente della Caritas in Libano racconta la sofferenza del suo popolo
La guerra «è un colpo fatale per il Libano, dopo l’esplosione al porto di Beirut del 4 agosto del 2020». Ora gli sfollati interni sono centinaia di migliaia e i morti più di 2300. Parla padre Michel Abboud, presidente della Caritas in Libano.
Israele spara sui caschi blu, l'impotenza della missione ONU
Le giustificazioni israeliane per l'attacco alle postazioni UNIFIL non placano l'ira internazionale, nel momento più teso tra Netanyahu e il Palazzo di Vetro. E la presenza dei peacekeeper delle Nazioni Unite appare vana e inutilmente pericolosa.
Israele prepara l'invasione del Libano, la Chiesa invita a digiuno e preghiera
Nel doppio anniversario del 7 ottobre, a un anno dall'attacco di Hamas a Israele, ma anche solennità della Beata Vergine del Rosario, il Patriarca di Gerusalemme Pizzaballa indice una giornata di preghiera, digiuno e penitenza per chiedere la pace. Intanto Netanyahu prepara l'invasione del Libano.
Israele, tutti i rischi di una guerra in Libano
Da un lato Israele punta a ricostituire una “zona cuscinetto” nel Libano meridionale per difendersi da Hezbollah; dall’altro l’apertura di un nuovo fronte potrebbe rivelarsi un boomerang a livello economico, politico e militare.
Israele-Hezbollah, il rischio di una "seconda Gaza"
Nuove incursioni israeliane in Libano, mentre le cancellerie guardano con preoccupazione all'allargamento delle ostilità. Netanyahu va avanti incurante delle pressioni Usa, che anzi ha tenuto all'oscuro delle operazioni "sensibili".
Libano, la strage dei cercapersone. Attacco a Hezbollah ed escalation
Un attacco informatico attribuito a (ma non rivendicato da) Israele, ha fatto esplodere, quasi simultaneamente, migliaia di cercapersone nelle tasche di membri di Hezbollah. Ora la guerra col Libano è più vicina.
Hezbollah e Israele, prova muscolare ma senza escalation (per ora)
A fronte del massiccio impiego di armi, il 25 agosto, da parte di Israele ed Hezbollah, i danni e le vittime sembrerebbero limitati per entrambi i belligeranti. L’impressione è che sia stata un’esibizione muscolare, in cui nessuno puntava all’escalation. Ma il fronte resta caldo.
Israele anticipa l'attacco di Hezbollah, non ci sarà una tregua
Improvviso attacco preventivo da parte dell’aviazione ebraica impedisce che i lanciamissili programmati dagli Hezbollah colpiscano degli obiettivi a Tel Aviv. Hamas fa fallire la trattativa per una tregua di 72 ore. Nel frattempo la Cisgiordania si sta infiammando, nell’indifferenza più assoluta del governo israeliano.
Rappresaglia: Israele uccide Shukr a Beirut e Haniyeh a Teheran
Dopo la strage di Majdal Shams del 27 luglio, ad opera di Hezbollah, Israele risponde con un raid mirato, a Beirut. Ucciso uno dei capi del Partito di Dio, Fuad Shukr. La mattina successiva, Ismail Haniyeh viene ucciso a Teheran.
Il vicario di Beirut dei Latini: «Siamo vicini al baratro»
Una guerra tra Israele ed Hezbollah sarebbe drammatica e basta una goccia per far esplodere un conflitto che nessuno vuole. A La Bussola il monito di mons. Cesar Essayan: «È tempo di deporre le armi e avviare un processo di pace duraturo».
Su Israele diviso incombe l'ombra del fronte libanese
Benny Gantz lascia il Gabinetto di Guerra, ma per Netanyahu restano il ricatto di Ben Gvir e le tensioni in tutto il Paese, mentre al nord si riaccendono gli scontri con gli Hezbollah.