Carriera alias a scuola, il governo Meloni s'inchina al gender
In svolgimento da ieri a Brescia un corso per docenti patrocinato dal Ministero del Lavoro e che promuove il «superamento del binarismo» e la carriera alias. Una procedura, questa, illegale e contraria al bene degli studenti. L’appello di Pro Vita & Famiglia all’esecutivo: «Ritiri il patrocinio». Esso risale al governo precedente, ma l'attuale non ha inteso revocarlo. E il centrodestra, sui temi etici, vira sempre più a sinistra.
- QUATTRO ANNI FA IL VATICANO SMONTAVA IL GENDER, di Fabrizio Cannone
Divorzio lampo, cortocircuito di Cartabia e centrodestra
Dal 28 febbraio in vigore le norme che consentiranno di velocizzare separazione e divorzio, richiedendoli con un unico atto davanti al giudice. Norme incluse nella riforma, sotto Draghi, della cattolica Cartabia e di cui il Governo Meloni ha anticipato l’entrata in vigore. Scelte inspiegabili, che sviliscono ulteriormente il matrimonio.
Vita, al Governo manca una strategia
Quest’anno la Giornata per la Vita arriva a stretto giro dall’infelice ordine del giorno con cui la maggioranza di centrodestra si è impegnata a non toccare la 194. Le contraddizioni a livello politico minano la stessa azione culturale, il cui fine è migliorare le cose proprio attraverso la politica. La prudenza è altro dall'indecisione sui principi e dalla mancanza di una prospettiva.
Autonomia differenziata, un antidoto alle clientele
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al testo in dieci articoli predisposto da Calderoli e già emendato dai tecnici. Sinistra, Cgil e 5 Stelle protestano. Ma l’autonomia differenziata si basa sulla sussidiarietà verticale, un principio che minaccia il potere clientelare. Perciò la riforma è osteggiata.
La vita è sacra, fin dal concepimento. Al via la campagna di Pro Vita
In occasione della 45^ Giornata Nazionale per la Vita, parte in varie città italiane la campagna affissioni di Pro Vita & Famiglia per ricordare «il valore assoluto della vita umana», che è «sempre degna di essere vissuta!», dal concepimento alla morte naturale. L’appello al Governo perché adotti misure in tal senso.
A destra abortisti come a sinistra: la 194 è intoccabile
Con 257 sì e tre astenuti, la Camera ha approvato un ordine del giorno che impegna il Governo a non intaccare, nemmeno indirettamente, la 194. L'opposizione esulta. E la destra fa un salto di “qualità”, mostrando che sull’aborto marcia, seppur più lentamente, nella stessa direzione della sinistra. Sulla pelle dei nascituri.
Dante nel girone destra/sinistra a tempo scaduto
La schematizzazione della dicotomia destra/sinistra oggi non ha più alcun senso perché negli schieramenti politici si trovano posizioni antitetiche e ideologie contrapposte. Per questo Dante, che fu anzitutto medioevale e cristiano, non può essere sottratto all'umanità per relegarlo nel recinto di Fratelli d'Italia attraverso un'operazione di contro-egemonia post gramsciana.
Governo: i mercati reggono, in barba agli allarmi
I primi mesi dell'esecutivo di Giorgia Meloni vedono segnali (positivi) in controtendenza rispetto alle cassandre che minacciavano l'isolamento economico e non solo, in caso di vittoria del centrodestra. Le borse non sono affatto crollate, le relazioni internazionali restano buone e inizia a venire a galla anche la verità sul Pnrr.
Payback: Meloni rimedia al governo dei "migliori"
Le Regioni sforano i tetti di spesa e chi rifornisce le aziende sanitarie di dispositivi medici dovrebbe pagare per chi ha fatto i conti sbagliati, stando al meccanismo attivato dal precedente esecutivo. Meloni mostra sensibilità alle proteste delle aziende, ma è necessario un intervento urgente.
Reddito di cittadinanza, il teatrino dei suoi nuovi tifosi
La legge di bilancio del Governo Meloni ha cambiato il reddito di cittadinanza. Ma ora, anche chi osteggiava il sussidio, lo difende a spada tratta pur di attaccare l’esecutivo, con una falsa retorica sui poveri. Eppure sono evidenti le criticità del meccanismo.
Il ritorno dei “cani da guardia” (con la Meloni)
Dopo la lunga luna di miele con Draghi, i cui errori di gestione del Covid sono stati taciuti dal sistema mediatico, i giornali mainstream hanno da subito sparato a zero contro il Governo Meloni. La riprova con la finanziaria. Serve recuperare un sano spirito critico, senza colori politici.
Decreto rave, da che pulpito la sinistra invoca “libertà”?
Pd e 5 Stelle si scagliano contro il decreto sui rave party, parlando di pericolo per la libertà di espressione e riunione. In realtà, serviva un argine normativo. Ed è singolare che la critica al Dl venga da chi ha calpestato le libertà fondamentali in nome dell’idolatria sanitaria.