Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Pietro Canisio a cura di Ermes Dovico

Eutanasia


Giornata per la Vita, un messaggio che indica Cristo
45^ EDIZIONE

Giornata per la Vita, un messaggio che indica Cristo

Ricco di spunti il messaggio della CEI per la 45^ Giornata per la Vita (5 febbraio), dal titolo «La morte non è mai una soluzione». Si smonta l’idea che aborto, eutanasia e suicidio assistito rispettino la vera libertà. Si centra il problema alla base della cultura della morte. E si indicano come risposte la retta ragione e Cristo crocifisso e risorto.


L’eutanasia si batte con la speranza. La conferma dal Belgio
NUOVO RAPPORTO

L’eutanasia si batte con la speranza. La conferma dal Belgio

L’ultimo rapporto sull’eutanasia in Belgio mostra che nel 2020-21 sono state uccise ben 5.145 persone. A determinare la richiesta di farla finita non sono tanto le sofferenze fisiche quanto quelle psicologiche. Ciò conferma l’importanza di medicine come l’affetto, la vicinanza e soprattutto la luce e il senso che solo la fede possono dare. Una lezione anche per l’Italia.


Per la Scaraffia non tutte le vite sono "desiderabili"
zone grigie

Per la Scaraffia non tutte le vite sono "desiderabili"

Già firma dell'Osservatore Romano, la professoressa considera preferibile desistere dalle terapie salvavita se la tecnologia prolunga la vita di una persona che un tempo non sarebbe sopravvissuta. Ma allora non dovremmo più curare quasi nessuno.


Riecco i 40 giorni per la Vita, con preghiere e testimonianze
L’INIZIATIVA

Riecco i 40 giorni per la Vita, con preghiere e testimonianze

Dopo l’esperienza dello scorso anno, ritornano i 40 Giorni per la Vita, un’iniziativa della Diocesi di Ventimiglia - San Remo. In programma, a partire dal 28 dicembre (Santi Innocenti), preghiere e veglie per chiedere a Dio di porre fine all’aborto, all’eutanasia e agli altri delitti contro la vita. Previste anche testimonianze per sensibilizzare sul tema.


Cancellato il padre, cancellato il figlio
I FRUTTI DELLA RIVOLUZIONE

Cancellato il padre, cancellato il figlio

Il Sessantotto ha cancellato innanzitutto il padre. Come logica conseguenza anche il figlio è scomparso. Cancellato con la contraccezione, l’aborto, l’eutanasia, l’omosessualità, ma celebrato se si tratta di fecondazione artificiale. Alla base c’è sempre l’egoismo degli adulti. E una sola via per rimediare.


Obiezione di coscienza in medicina, le cinque vie
L’ANALISI

Obiezione di coscienza in medicina, le cinque vie

La professione medica, a causa dell’approccio materialista in voga dal Settecento in poi, è stata via via stravolta, abbandonando il fine della cura, a favore dell’eugenetica. Che oggi è presentata sotto una luce più sofisticata, ma sempre fortemente contraria al giuramento di Ippocrate. Chi difende il diritto naturale non ha vita facile. Cinque vie per gli obiettori.


Il parlamento portoghese vota per l'eutanasia
FINE VITA

Il parlamento portoghese vota per l'eutanasia

Il parlamento portoghese, dominato da una maggioranza di sinistra socialista, il 9 dicembre ha votato per la legge sulla "morte medicalmente assistita" che legalizza eutanasia e suicidio assistito. Si attende il presidente che, negli anni scorsi, aveva posto il veto a due leggi simili. La Chiesa e le altre religioni mobilitate contro la legge.


L'arcivescovo di Edimburgo: l'eutanasia mina il valore della vita
SCOZIA

L'arcivescovo di Edimburgo: l'eutanasia mina il valore della vita

Mons. Leo Cushley interviene sui progetti di legge scozzesi in materia di suicidio assistito: l'esempio di altri Paesi dimostra che certe leggi plasmano una mentalità che considera il malato e l’anziano come un peso da togliere piuttosto che una persona da curare. Non è una scelta privata, poiché la sua diffusione spinge l’intera società a svalutare la dignità dei più fragili.


Se elimina il sofferente anziché la sofferenza non è medicina
IL CASO SHANTI

Se elimina il sofferente anziché la sofferenza non è medicina

Una medicina che non si propone di eliminare la sofferenza, ma il sofferente, non è più l’arte del curare che è stata per 2000 anni. È la logica perversa che sta dietro anche ad altre forme di eutanasia, dell’abbandono terapeutico, della rinuncia alla cura. Una medicina asservita a normative che non riconoscono alcun valore alla vita umana sofferente.


Eutanasia della speranza: il “caso Shanti” svela l’abisso dei diritti civili
BELGIO

Eutanasia della speranza: il “caso Shanti” svela l’abisso dei diritti civili

Sopravvissuta a un attentato dell’Isis, la 23enne fiamminga Shanti De Corte ne è rimasta traumatizzata fino a chiedere l’eutanasia, con il consenso dei genitori. C’erano alternative, secondo un neurologo. Ma senza prospettiva ultraterrena, si finisce per rifiutare la realtà, fatta anche di drammi, e di fuggire in qualsiasi modo, compresa la morte.
- SE ELIMINA IL SOFFERENTE NON È MEDICINA, di Paolo Gulisano
- PARLANO I GENITORI DEI BIMBI IN CIELO, di Costanza Signorelli
- VIDEO: SENZA INFERNO E PARADISO NON C'È SPERANZA, di Riccardo Cascioli


Se la Cedu dà il via libera all’eutanasia per depressi
LA SENTENZA

Se la Cedu dà il via libera all’eutanasia per depressi

Nel caso Mortier vs Belgio, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha stabilito che né la legge belga sull’eutanasia né l’iniezione letale a Godelieva de Troyer, uccisa dietro sua richiesta a 64 anni perché depressa, violano l’art. 2 della Convenzione (diritto alla vita). Un precedente pericoloso, al netto della violazione riscontrata dai giudici di Strasburgo nella fase post-eutanasia.


Nuova Zelanda, eutanasia per Covid? Il "no" dei pro life
SCENARIO INQUIETANTE

Nuova Zelanda, eutanasia per Covid? Il "no" dei pro life

Nel Paese guidato da Jacinda Ardern, dopo l’entrata in vigore dell’End of Life Choice Act è emerso il timore che la nuova legge possa applicarsi ai pazienti affetti da Covid o Long Covid. Il Ministero della Salute ha confermato che c’è questa possibilità. Ma i pro vita chiedono che si impedisca quest'altra deriva.