«Stop alla cannabis light, era un cavallo di Troia per le droghe»
Dietro lo stop del Parlamento alla cannabis light c'è il lavoro di diversi neuroscienziati che hanno messo in guardia il governo: «Abbiamo dimostrato che dal principio attivo delle infiorescenze si estraggono dosi droganti. La lobby era pronta per un business milionario e i negozi erano la rete vendita». Intervista a Serpelloni.
Droga, la scuola non è il rimedio ma parte in causa
I dati choc sulle tossicodipendenze presentati dall'Osservatorio al Parlamento impongono una riflessione sulle cause profonde del disagio, che sono il risultato di decenni di sfascio culturale e valoriale. E la scuola che punta su una educazione civica espressione della società è parte in causa, non la soluzione.
Ecuador in ostaggio di una coalizione fra sinistra e narcos
Ecuador, proclamato lo stato d'emergenza. Rivolta dei narcos contro il presidente Noboa. La sinistra, con l'ex presidente Correa, era complice dei criminali.
Dalla nostra società di morte ci può salvare solo Dio
Aborto, baby gang, benesseri fasulli, disordine, droga, eutanasia, violenza sono sempre più parte del nostro quotidiano. La nostra è una società che parteggia per la morte, perché ha escluso Dio. L’unica via è ritrovarLo.
Figli uccisi e altre violenze, frutti dei disvalori odierni
In provincia di Bergamo un padre uccide il figlio dopo una lite per questioni di droga. Semplicistici i commenti dei giornali. Il problema è che oggi la società “vende” una vita vuota, proponendo disvalori a tutti i livelli, anche in eventi pagati con soldi pubblici.
Non è Big Pharma: lo scandalo oppioidi lascia in pace i colossi
L'azienda responsabile della dipendenza da ossicodone nel mirino (e giustamente) di Disney e Netflix. Che avranno così la coscienza a posto per non doversi occupare prima o poi di altri problemi a livelli più alti e intoccabili.
«Cannabis, sono numeri da pandemia»
Non ha senso parlare di droga leggera: «La media di principio attivo, che si riscontra nei derivati della cannabis sequestrati dalle forze di Polizia, oggi si aggira attorno al 17-18%», contro l’1% di trent’anni fa. Ci sono «ricoveri per intossicazioni derivanti esclusivamente dall’uso di cannabis». È un luogo comune dire che lo spinello libero sconfigga la mafia: «La realtà va nella direzione esattamente opposta». La Bussola intervista il giudice Alfredo Mantovano, vicepresidente del Centro Livatino, che spiega le ragioni del no alla legalizzazione della cannabis.
L'Europa è ormai l'epicentro della droga nel mondo
L'Europa sta diventando sempre più l’hub per la produzione e il trasbordo di cocaina in altre regioni del mondo, oltre ad essere un importante mercato di consumo. Lo rivela il nuovo rapporto congiunto dell'agenzia di polizia Europol e dell'agenzia antidroga EMCDDA. Il Belgio sembra essere al centro dell'industria della droga in Europa.
«Liberalizzare la droga è un favore alla malavita»
«La battaglia della liberalizzazione della droga fa il gioco della malavita, induce a una maggiore attesa per una tolleranza pubblica e darà maggiori profitti alle Mafie». Il giurista Mauro Ronco illustra alla Bussola il convegno del Livatino sulle ragioni del No: «Alla Camera è in agguato un nuovo testo sostenuto da una Sinistra nichilista, come il Pd che è la mosca cocchiera di queste politiche distruttive». Ricadute sul cervello, prevenzione, contrasto al traffico e legislazione: «Chi sostiene la liberalizzazione non sa nulla, fa solo narrazione da romanzo».
Ecco chi sta finanziando i Talebani, lo Stato spacciatore
Chi finanzia i Talebani? Indirettamente noi europei, che siamo fra i maggiori acquirenti di droga dall'Afghanistan, poi i russi e poi gli asiatici. L'Afghanistan è diventato il principale Stato narcotrafficante del mondo. Ecco le rotte e le strategie di questo fiorente mercato illegale.
Inizia il 9 agosto a Manila l’indagine preliminare contro sette sacerdoti
In risposta al dissenso della Chiesa per il modo violento con cui il presidente Duterte conduce la campagna contro la droga otto sacerdoti tra cui quattro vescovi sono stati accusati di sedizione
Nuove ondate di profughi in Colombia
L’accordo di pace tra governo e Farc del 2016 avrebbe dovuto consentire ai sette milioni di sfollati colombiani di tornare a casa. Invece continuano gli scontri tra gruppi armati per la droga