La Nord Corea mette a morte chi guarda film stranieri
Pena di morte per chi guarda un film straniero. Lavori forzati per chi veste alla maniera occidentale. È l'ultima legge assurda emessa dal regime della Corea del Nord, per punire chiunque osi guardare al mondo esterno. La durezza delle nuove norme dipende dall'insicurezza di un regime comunista che governa un popolo ridotto alla fame.
“Wyszyński difese la Chiesa e la Polonia dal comunismo"
Il 2021, per decisione del Parlamento, sarà celebrato in Polonia come l’Anno del cardinale Wyszyński, futuro beato. «Il Primate ci ha condotti attraverso i tragici anni del comunismo», rivelandosi «l’uomo della Provvidenza». Imprigionato dal regime rosso, «sopportò tutto eroicamente». «Lavorò fianco a fianco con Wojtyła e alla sua elezione a Papa disse: “È stata la Madonna a farlo!”». La Bussola intervista l’ambasciatore della Polonia presso la Santa Sede, Janusz Kotański.
Laos. Cristiani cacciati da un villaggio per aver rifiutato di abiurare
I membri di due famiglie che hanno rifiutato di abiurare come richiesto dalle autorità del loro villaggio, da tre settimane vivono nelle foreste circostanti in condizioni critiche
In Laos i cristiani chiedono libertà di culto
Benché una legge preveda misure di protezione della minoranza cristiana, i fedeli nelle aree rurali subiscono discriminazioni e abusi sia dalla popolazione che dalle autorità governative
I cristiani vietnamiti ricordano il cardinale Van Thuan
Il 16 settembre è stato celebrato il 18° anniversario della morte del cardinale, vittima della persecuzione del regime comunista, di cui è in corso il processo di canonizzazione
Il cardinale torturato dai regimi contrario ai compromessi vaticani
Il cardinale ungherese Jozsef Mindszenty, oggi venerabile, si oppose al regime nazista, perciò fu catturato, denudato, pestato. Venne poi liberato dai soldati insorti a Budapest ma dovette rifugiarsi nell'ambasciata americana perché ostile anche al comunismo. Quando il Vaticano cominciò a fare compromessi con il regime, come oggi in Cina, il primate si oppose.
Li chiamano "anti titini", ma sono vittime del comunismo
Chi oggi titola sugli "anti titini" per i resti degli adolescenti ritrovati nella foresta di Kocevski, è uguale a quei comunisti che aggredirono gli esuli italiani: sta sputando, ancora, sulla storia di un popolo. Quando si parla di "titini" sparisce la storia. Non esistevano, infatti, i "titini" ma i comunisti. Quegli stessi "rossi" che sventolando la bandiera della CGIL e del PCI tirarono sassi e sputarono al treno dei poveri esuli italiani.
I monaci di Thien An di nuovo sotto attacco in Vietnam
Ideologia comunista e interessi economici convergono nella persecuzione dei monaci del monastero di Thien An che le autorità locali mirano a espropriare per vendere il vasto terreno su cui sorge
Consacrata al Sacro Cuore. E la Polonia fermò i comunisti
Il 27 luglio 1920, di fronte all’avanzata dell’Armata Rossa, i vescovi polacchi consacrarono la nazione al Sacro Cuore di Gesù. In risposta alle loro lettere, Benedetto XV promosse preghiere per la Polonia, derise dai comunisti. Che nei giorni dell’Assunta, però, dovettero fare i conti con quello che passò alla storia come “Miracolo della Vistola”.
Sterilizzazioni forzate e campi di rieducazione. La persecuzione degli uiguri in Cina
Il governo cinese sta attuando un programma per limitare la crescita demografica degli uiguri, minoranza di fede islamica e lingua turca. La denuncia in un rapporto appena pubblicato
Leader Lgbt, era la spia comunista che tradì il prete amico di Wojtyła
Oggi si vede apparire accanto al sindaco Rafał Trzaskowski, candidato di sinistra alle presidenziali polacche. La sua associazione Pro Humanum, che promuove l’ideologia Lgbt, ha ricevuto quasi due milioni di złoty dal comune di Varsavia. Lei è Jolanta Lange, ma di recente si è scoperto che il suo vero cognome è Gontarczyk. Si tratta di un’ex spia comunista che insieme al marito tradì la fiducia del venerabile don Franciszek Blachnicki (†1987), morto in esilio forzato in circostanze molto strane e con alle spalle una vita di persecuzioni da parte del totalitarismo nazista prima e sovietico poi. Oggi un'inchiesta cerca di far luce sulla sua morte e sull'eventuale ruolo dei Gontarczyk, gli ultimi a vederlo in vita.
Calvino al Cottolengo, la realtà è antidoto all’ideologia
È il 1953, Italo Calvino è segretario di seggio al Cottolengo-Piccola Casa della Divina Provvidenza. Quell’esperienza lo segna profondamente. Dieci anni più tardi, non più iscritto al PCI, esce “La giornata di uno scrutatore”. Il protagonista rivela la crisi del suo credo illuministico davanti ai deboli del Cottolengo e alle suore che li assistono, per i quali gratitudine e amore hanno una sola sorgente: Dio.
L'ESERCITAZIONE