Santi sette fondatori
I Sette santi fondatori furono quegli uomini di Dio che nel 1233 fondarono l’Ordine dei Servi di Maria, che deve la sua nascita all’azione diretta della Beata Vergine, apparsa piangente ai sette il 15 agosto e l’8 settembre di quell’anno.
Santa Giuliana di Nicomedia
Santa Giuliana (c. 285-305) proveniva da Nicomedia, la stessa città che Diocleziano, augusto d’Oriente mentre l’amico Massimiano governava sull’Occidente, aveva stabilito come sua capitale. Subì il martirio proprio durante la Grande persecuzione (303-305) ordinata dall’imperatore.
San Claudio de la Colombière
«Io ti manderò un mio servo fedele e amico perfetto», aveva promesso Gesù a Margherita Maria Alacoque, la santa delle straordinarie rivelazioni del Sacro Cuore e delle grazie connesse alla devozione dei primi venerdì del mese, che allora stava vivendo nel tormento perché non creduta. Quell’uomo della Provvidenza era Claudio de la Colombière.
Santi Cirillo e Metodio
Nello stesso giorno di san Valentino, vescovo di Terni e martirizzato a Roma, la Chiesa celebra la festa dei santi fratelli Cirillo e Metodio, evangelizzatori dei popoli slavi e proclamati compatroni d’Europa da Giovanni Paolo II. Il Papa polacco scrisse che «Cirillo e Metodio sono come gli anelli di congiunzione, o come un ponte spirituale tra la tradizione orientale e la tradizione occidentale, che confluiscono entrambe nell’unica grande Tradizione della Chiesa universale».
Sante Fosca e Maura, martiri
Secondo la Passio più nota, Fosca nacque da una famiglia pagana di Ravenna e intorno ai 15 anni si interessò alla fede cristiana. Confidò il desiderio di conoscere meglio il cristianesimo a Maura, sua affezionata nutrice, che la incoraggiò nel suo proposito.
San Benedetto d’Aniane
San Benedetto d’Aniane (c. 750-821) fu tra gli attori principali della Rinascita carolingia, durante la quale difese l’ortodossia e riuscì a diffondere in tutto il Sacro Romano Impero la regola di san Benedetto da Norcia, integrata con qualche modesto apporto da altre regole monastiche.
Beata Vergine Maria di Lourdes
L’11 febbraio del 1858, presso la grotta di Massabielle a Lourdes, la Beata Vergine apparve alla quattordicenne Bernadette Soubirous, una contadina analfabeta, di debole salute e poverissima, che in quel giorno si era recata a raccogliere legna lungo il greto del Gave di Pau. Fu la prima di un ciclo di 18 apparizioni mariane
Santa Scolastica
La sorella di san Benedetto è invocata contro le tempeste e i fulmini perché fu l’unica, per quanto ne sappiamo, a tenere in scacco l’amatissimo fratello con il celebre miracolo narrato nei Dialoghi di san Gregorio Magno...
Sant’Apollonia
Secondo la Storia Ecclesiastica di Eusebio di Cesarea (265-340), che riferisce il contenuto di una lettera di san Dionigi d’Alessandria (190-265) al vescovo Fabio di Antiochia, il martirio di sant’Apollonia avvenne come conseguenza della predicazione di un indovino, il quale aveva aizzato le folle pagane di Alessandria d’Egitto a perseguitare i cristiani.
San Girolamo Emiliani (Miani)
Per capire quanto Dio si servì di quest'uomo, che accolse la volontà divina in uno straordinario cammino di conversione, si può anzitutto ricordare che nel 1928 Pio XI lo proclamò «patrono universale degli orfani e della gioventù abbandonata», riconoscendone i grandi meriti e l’importanza del metodo educativo, basato su tre pilastri: «Preghiera, carità e lavoro».
San Giovanni da Triora
Tra i missionari che annunciarono Cristo in Cina senza cedere ai compromessi, e fino al dono della vita, vi fu il ligure san Giovanni da Triora (1760-1816), che prima del martirio fece i 5 profondi inchini che aveva imparato dai cattolici cinesi come segno di ringraziamento alla Santissima Trinità per 5 Sue meraviglie: la Creazione, la Redenzione, il dono della fede, le grazie trasmesse per mezzo dei Sacramenti e tutte le altre grazie ricevute.
Santi martiri di Nagasaki
Posticipando di un giorno la loro memoria liturgica per non sovrapporla a quella di sant’Agata, la Chiesa ricorda oggi il martirio avvenuto il 5 febbraio 1597 su una collina presso Nagasaki, dove 26 cristiani furono crocifissi, glorificando Cristo fino all’ultimo respiro terreno. Contrariamente alle aspettative dei loro carnefici, il giorno del martirio e i segni che si manifestarono nei giorni successivi su quella collina furono un trionfo per la fede.