Faide nel Pd e liste nere. E' "giuristocrazia"
La lista dell'antimafia con i nomi degli "impresentabili", annunciata da Rosy Bindi proprio l'ultimo giorno di campagna elettorale, è una vendetta della minoranza dem del Pd contro Renzi e i suoi candidati. Sperano che il Pd subisca un calo e perda regione, per subentrargli. Ed è il trionfo del giustizialismo nella politica.
L'ultimo comizio contro Renzi lo fa la Bindi
Ci ha pensato la Commissiome Antimafia la sua presidente Rosi Bindi a rendere ancora più caotica la vigilia delle elezioni regionali. La lista di proscrizione con “gli impresentabili” ha poco a che vedere con la moralità, ma molto di più con una vendetta dell corrente bersaniana e un regolamento di conti interni al Pd.
Prima pacifisti ora gay. L'Arcobaleno per tutte le stagioni
Ricordate le bandiere della pace che invasero l’Italia ai tempi della seconda guerra contro Saddam? Erano a strisce arcobaleno, stessi colori oggi esibiti dai movimenti gay e Lgbt. Ma allora venivano impiegate nei cortei contro la guerra e contro gli Usa. Oggi l’arcobaleno torna alle origini, ma gli sbandieratori sono sempre quelli.
"Impresentabili": così i giudici entrano nel voto
Ancora una volta la questione morale è al centro delle vicende elettorali. La vigilia del voto regionale rischia di essere avvelenata dalle ipoteche di alcune inchieste. La Commissione parlamentare Antimafia ha scelto di rivelare solo 4 dei 17 nomi di cosiddetti “impresentabili”, tutti candidati in Puglia.
Lotta ai traffici dalla Libia, era meglio agire da soli
La missione navale europea Eunavfor Med dovrebbe combattere i trafficanti di esseri umani in Libia, ma nasce all'insegna dell'incertezza più total. L’errore di fondo dell’Italia è stato quello di chiedere supporto alla Ue per gestire un’operazione che Roma poteva condurre tranquillamente da sola.
Regionali, per Renzi cinque scenari e un "aiutino"
Il test elettorale di domenica prossima in sette Regioni e in una serie di grandi e piccoli Comuni rischia di avere pesanti contraccolpi sulla tenuta del quadro politico nazionale. Che cosa c’è in palio? Ufficialmente municipi e Regioni, in realtà il futuro dei partiti, delle coalizioni e della legislatura.
Renzi straborda in Tv. E torna il tormento par condicio
In prossimità di ogni consultazione elettorale riesplode, puntuale come un orologio svizzero, la polemica sul rispetto delle norme sulla par condicio. Questa volta a inalberarsi è il centrodestra e il Movimento Cinque Stelle, perché il premier Matteo Renzi è stato ospite negli studi de L’Arena, di Massimo Giletti, su RaiUno
Cattolici: meglio liberi e sani, fuori dai Palazzi
Il berlusconismo è al tramonto, ma è ancora abbastanza forte da impedire ad ogni altro soggetto di centrodestra di emergere. La popolazione italiana è in maggioranza conservatrice, ma non ha più rappresentanti, né nella politica, né nei media e nella classe intellettuale. Cosa possono fare i cattolici?
La prossima implosione di Forza Italia
Sia gli ultimi risultati delle amministrative che i sondaggi pre-elettorali mostrano uno scenario molto chiaro: l'implosione di Forza Italia. Difficilmente la scissione di Fitto potrà avere un seguito, ma è Berlusconi stesso a non esercitare più alcuna presa sull'elettorato. Il grosso del suo zoccolo duro non vota più.
Una corsa sfrenata per farsi dimenticare da Google
Maggio 2014: la Corte di Giustizia dell'Ue dà ragione a un cittadino spagnolo e ordina a Google di rimuovere una notizia che lo riguarda. E' nato così il "diritto all'oblio". Da quel momento circa 1 milione di URL sono stati rivisti e quasi la metà cancellati. Ma ora è difficile stabilire il confine fra diritto all'informazione e diritto alla privacy.
La cannabis in pugno, così i Radicali finiscono in fumo
Un’asta per vendere i cimeli che hanno fatto la storia del Partito radicale. Compie 60 anni, ma non ha ancora perso il vizio delle provocazione furbastra e mediatica. All’asta c’è la cannabis, una piantina delle 54 che la segretaria del Pr coltiva sul suo balcone. Il fumo della marijuana come epilogo di una storia "stupefacente".
Centrodestra kaputt, il Partito Repubblicano un fantasma
Nell’attesa della nascita di un ipotetico Partito Repubblicano, le urne stanno decretando la liquefazione del centrodestra. Impietoso il responso del voto in Trentino e Valle D’Aosta: il Pd perde ma tiene, Forza Italia scende al 4%, mentre come Pdl, cinque anni fa, aveva ottenuto oltre il 22%; la Lega vola al 15%.