Dal Mali alla Somalia, l'illusione di una vittoria
Le motivazioni dell'intervento francese (e del supporto italiano) in Mali ricordano drammaticamente le ragioni del conflitto in Somalia. Ma la sconfitta degli integralisti islamici spesso si rivela una pericolosa chimera.
Israele alle urne in cerca d'identità
Se la vittoria del premier Netanyahu è scontata, la vera novità è l'ascesa dei partiti religiosi, che potrebbero conquistare quasi un terzo dei seggi e condizionare fortemente il prossimo governo. E' il riflesso di una grande crescita d'influenza degli ortodossi nella società israeliana.
Donne indiane? "Liberate" dalle suore
In Asia e in Africa la liberazione della donna è iniziata con l’annuncio del messaggio evangelico. In India, le prime a promuovere la dignità e l'educazione femminile sono state le suore. Come quelle italiane di Maria Bambina...
Falkland, conflitto passato e futuro
A 31 anni dalla guerra, Argentina e Gran Bretagna si sfidano ancora per la sovranità sulle isole. Vecchi nazionalismi, ma anche interessi: l'area ha giacimenti di gas e petrolio, e le isole sono una base per l'Antartide in vista dello sfruttamento delle risorse che lì si trovano.
Così si consegna l'Africa ai jihadisti
Malgrado la decisione presa non c'è traccia delle operazioni militari internazionali per riprendere il controllo del nord del Mali, ora sotto il dominio dei fondamentlisti islamici. E i qaedisti si rafforzano ed espandono le operazioni in Africa. Gli imbarazzi della Francia e dell'Europa.
Vera, una donna guida Betlemme al futuro
Da qualche settimana il sindaco di Betlemme è una donna cattolica, Vera Baboun, vedova e madre di tre figli: forgiata nel carattere dalla difficile situazione che si è trovata a vivere, ha interrotto una brillante carriera accademica per dedicarsi alla politica. E la sua priorità sono i giovani: «Vivono una realtà senza speranza, l'educazione è fondamentale per farli crescere nella responsabilità».
Lettere dall'inferno della Siria
Il vescovo siro-ortodosso Matta Roham scrive dal confine con Turchia e Iraq: la guerra è giunta sin qui, tutto il paese è nel caos e oltre ai 60mila morti dal marzo 2011, si deve ricordare il dramma degli sfollati, la povertà dilagante, l'aumento dell'odio settario, i rapimenti di bambini. E da Ras al Ayn arriva una testimonianza drammatica sulle violenze islamiste: taxista cristiano decapitato, tagliato a pezzi e dato in pasto ai cani.
La guerra dell'islam contro i vaccini
Dietro l'uccisione in Pakistan dei volontari che somministravano il vaccino antipolio, c'è un rifiuto dell'Occidente che genera tragedie (vedi anche il rifiuto degli aiuti umanitari in Somalia) ma che in altri casi arriva al grottesco, come il divieto, nel nord della Nigeria, di portare l'orologio, o come in Somalia, dove sono banditi dei triangoli di pasta ripieni di carne e verdura, in quanto la loro forma evoca la Trinità cristiana.
Robert Bork o dell'irriducibile fedeltà al vero
È morto nei giorni scorsi il giudice che nel 1987 non fu nominato alla Corte Suprema per via delle sue posizioni a favore della vita. Non smise mai di cercare la verità. L'eredità culturale che lascia merita di essere conosciuta e raccolta.
2013, fuga dall'Afghanistan
L'anno che sta per iniziare vedrà il ritiro della gran parte delle truppe alleate. Ma le forze afghane sono palesemente non in grado di sostenere la pressione dei talebani senza il supporto della Nato. Già oggi il liuvello di violenza in Afghanistan è superiore al 2010, e ogni mese vengono uccisi in media 300 tra poliziotti e militari locali.
Centrafrica, l'ultima emergenza
Il 2012 si chiude con molte crisi africane aperte e insanabili, e per il 2013 già si prevedono tempi difficili per Kenya e Zimbabwe. Ma nelle ultime settimane la situazione più drammatica si registra nella Repubblica Centrafricana dove milizie ribelli stanno marciando sulla capitale. Crisi umanitaria, l'allarme dell'arcivescovo.
Al-Qa'ida fase Tre: «Eliminare i cristiani» (vers. integrale)
L’organizzazione fondata da bin Laden è più forte di prima. Dopo l'era dei grandi attentati e dopo aver alimentato la crescita di un network di gruppi terroristici autonomi, ora è entrata nella sua terza fase: controlla territori ultra-fondamentalisti, in Medio Oriente e in Africa. E per la prima volta l’obiettivo esplicito è la «pulizia religiosa»: a cominciare dall'Africa subsahariana, dove il massacro di cristiani è già iniziato.