Non si sottomette all’islam. Lale Gül è sotto protezione
È stata spedita in una località segreta in attesa che chi la minaccia di morte la dimentichi. Lale Gül, 23 anni, nata in Olanda da genitori turchi, ha detto no al velo e a un matrimonio combinato. Nel suo libro, “Io vivrò”, e nelle interviste denuncia un sistema che non permette alle ragazze musulmane di integrarsi.
Aborti spontanei e vaccini Covid, studio Usa preoccupa
Uno studio osservazionale, pubblicato dal New England Journal of Medicine, su donne gravide vaccinate negli Usa con Pfizer (che sconsiglia per loro il vaccino) o Moderna rileva che il 14% delle gravidanze si è concluso con la morte del nascituro. Dati che preoccupano e che dovrebbero indurre a maggior prudenza mamme e ginecologi.
Covid e allarmismi battuti. Il basket croato come l’Inter
5 giugno, il KK Zadar conquista il titolo di campione croato di pallacanestro dopo grandi assembramenti di tifosi senza mascherine. Il ministro della salute Beroš, infuriato, prevede un aumento dei contagi a Zara, che però non si verifica. Ricordate gli allarmismi per la festa dell’Inter? Stesso copione. E anche i messaggi sui vaccini sono contraddittori.
Altolà del Vaticano sul ddl Zan, cresce il "partito della modifica"
La protesta ufficiale della Santa Sede che denuncia nel ddl Zan sull'omotransfobia la violazione del Concordato ha risvegliato dal letargo l'anticlericalismo italiano che, come al solito, paventa la minaccia alla laicità dello Stato. Ma soprattutto ha prodotto un cambiamento nel Pd, ora disposto a rivedere il testo per risolvere i "nodi giuridici".
- IL PARADOSSO: DDL ZAN PASSERÀ PIÙ RAPIDAMENTE, di Riccardo Cascioli
Aborto e gender "diritti umani", parte l'offensiva Onu
È iniziata ieri e terminerà il 13 luglio la 47^ sessione del Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu. I documenti in discussione promuovono l’ideologia del gender e l’aborto, travestiti da “diritti sessuali e riproduttivi”. Si mira a introdurre ovunque “l’educazione sessuale completa”, la negazione dei diritti dei genitori e dell’obiezione di coscienza. E si prepara un ricatto alla Chiesa.
Report: le ragioni del Tar non ledono il giornalismo
Sul caso Report e sentenza Tar si è scatenata una tempesta in un bicchiere d’acqua. Perché non si tratta di violazione del segreto professionale dei giornalisti, ma solo di applicazione del diritto d’accesso agli atti di un ente pubblico, la Rai, che in quanto gestore di un pubblico servizio ha precisi obblighi di trasparenza. Un accesso agli atti non significa rivelazione delle fonti.
Hezbollah, proseliti e soldi: il divieto tedesco fa acqua
A un anno dall'entrata in vigore del bando su tutto il territorio tedesco le attività di propaganda e raccolta fondi di Hezbollah in Germania sono andate avanti indisturbate. Anzi, il numero dei seguaci è aumentato. L'ultimo report dell'intelligence rivela che Hezbollah continua a gestire 30 moschee e centri culturali. Il numero di adepti è aumentato del 20% in un solo anno.
Tra mix e cocktail: gli studi di regime provano solo il caos
Si continua a pubblicizzare la bontà del mix vaccinale, tra studi insufficienti e annunci privi di valore scientifico sulla sicurezza. E per l'occasione scende in campo anche Draghi come testimonial dell'eterologa, ma non spiega perché lui, che ha 73 anni, dovrebbe fare il mix vaccinale dato che potrebbe proseguire con AstraZeneca. E proprio il vaccino anglosvedese ora si può fare anche nei giovani previo parere medico. Ma di quale medico? Non basta l'ok di Aifa? Queste contraddizioni gettano parecchie ombre sulla campagna vaccinale. Nel frattempo un futuro cocktail di vaccini anti-Covid e antinfluenzali ci proietterà verso l'infinito vaccinale.
Myanmar e Cina, l’appello di Bo per i cristiani perseguitati
Con il regime militare in Myanmar e dopo le quattro chiese attaccate a Loikaw, «siamo profondamente preoccupati per la sicurezza e l’incolumità della nostra gente, di centinaia di religiosi e sacerdoti». Inoltre bisogna trovare «soluzioni durature per porre fine alla grande sofferenza dei cattolici in Cina». La Bussola intervista il cardinale Charles Bo.
Miocarditi da vaccino a mRna: ecco i casi ignorati sui giovani
Assenza di malattia prima del vaccino, anticorpi formati e tampone negativo sono tutte prove della dipendenza della miocardite direttamente dal vaccino nei 283 casi segnalati dalla vaccinovigilanza americana e in quella israeliana, tutti su vaccini a mRna. L'incidenza di miocarditi post vaccino è di 4-5 volte più del solito dopo il I mese di osservazione. La somministrazione dei vaccini ai giovani non offre un diretto beneficio a coloro che lo ricevono perché la miocardite è un effetto collaterale non trascurabile sia per effetti immediati che a distanza. E i numeri attuali potrebbero essere solamente la punta dell’iceberg che sottende in realtà una casistica molto più ampia.
«Sottovalutati i rischi della patologia da vaccino»
«C’è una patologia da vaccino, ignorando le interazioni con i recettori ACE2 si sottovaluta il rischio». La Bussola intervista il professor Bellavite: «Aifa ignora i nessi di causa di emorragie e trombosi appellandosi a patologie pregresse, che invece potrebbero essere concause; il sistema renina-angiotensina è “stressato” dalle spike del vaccino, il problema circolatorio insorge in soggetti predisposti o a rischio». Perciò serve «un'anamnesi pre-vaccinale, invece di andare alla cieca con un generale e una narrazione non scientifica, ma bellica, nella quale le morti sono normali». Vaccinare i giovani? «Un azzardo e un ricatto: pur di andare in vacanza si assumono i rischi senza i benefici».
- IL CERTIFICATO COVID DELL'UE E I RISCHI PER LA LIBERTÀ, di Ermes Dovico