Alle Olimpiadi liberi tutti: in pista atleti transex
L’importante è partecipare, non vincere. E non è nemmeno importante che tu come atleta maschio partecipi solo a gare maschili. Quindi il motto del barone Pierre de Coubertin, in vista delle imminenti Olimpiadi di Rio, dovrà essere riaggiustato, secondo le nuove mode del sessualmente corretto.
Ecco cosa lega il massacro di Nizza con il golpe di Ankara
In periodi di transizione si generano dei vuoti che, se non vengono altrimenti riempiti, richiamano forze oscure delle più diverse matrici: forze che in altre circostanze sarebbero rimaste confinate nei sotterranei della storia. Al di là di ogni pur rilevante specificità, il recente massacro terroristico sul lungomare di Nizza, anello di una ormai lunga catena di stragi terroristiche islamiste, e il golpe in Turchia, contraccolpo dell’avventurismo neo-ottomano di Erdogan nel Vicino Oriente, rientrano in questa medesima categoria.
Il Corsera a Cairo, sconfitto il "salotto buono"
Il patron de La7, Urbano Cairo ha vinto la sfida contro la Andrea Bonomi e i soci storici di Rcs per la conquista del Corriere della Sera. Decisivo è stato il ruolo di Intesa, principale creditore di Rcs, che ha dato fiducia fin dall’inizio all’editore de La 7. Sconfitti, invece, Della Valle, Tronchetti Provera e Nagel (Mediobanca).
Il lungimirante don Vinicio e il razzismo che non c'è
Don Vinicio Albanesi si è costituto parte civile contro l’italiano che ha ucciso a Fermo il nigeriano immigrato. Lì per lì aveva sposato la tesi razzista, ma poi la ricostruzione dell’aggressione ha dimostrato che e cose sono andate in modo diverso. Insomma, a certi pregiudizi il sacerdote pare non voler rinunciare.
La rivendicazione dell'Isis e il silenzio francese
Due giorni per ammettere che a Nizza è stato un attentato dell'Isis. E nemmeno dopo la rivendicazione del gruppo le autorità francesi lo dicono con certezza. Intanto, però, si prepara la rappresaglia su Raqqa. La coalizione anti-Isis agisce, ma mantiene il silenzio o un basso profilo. Perché?
AMMETTETE CHE E' UNA GUERRA DI RELIGIONE di P. Zola
Almeno ammettere che c'è una guerra di religione
Caro direttore, non ci si vuole arrendere al fatto che ci si trova di fronte ad una guerra anche di religione palesemente dichiarata. E di fronte ad una guerra, non bastano né le buone intenzioni né la parole di circostanza, anche se sincere. Occorre individuare il nemico (il quale esiste ed è violento), dargli coraggiosamente un nome e poi agire di conseguenza.
Dopo il golpe "fasullo", la vendetta di Erdogan
Il fallito golpe in Turchia consentirà ora a Erdogan di completare col pugno di ferro l’islamizzazione delle forze militari.
IL GIALLO DEI MILITARI, LA RIVOLTA E POI LA RESA di Gianandrea Gaiani
COSA LEGA IL MASSACRO DI NIZZA CON IL TENTATO GOLPE DI ANKARA di Robi Ronza
Il giallo dei golpisti, l'attacco e poi la resa
Il fallito golpe in Turchia consentirà ora a Erdogan di completare col pugno di ferro l’islamizzazione delle forze militari, il cui malumore era cresciuto negli ultimi anni a causa delle ambigue alleanze nel conflitto siriano tra Ankara e le milizie jihadiste salafite, di al-Qaeda e dello Stato Islamico.
L’orrore di Nizza, solo una Presenza potrà salvarci
Che fare dopo il massacro di Nizza? In questo mondo dove tutto si dissolve e la solitudine domina la vita dei singoli e della società, condannandola a un processo segnato dalle diverse patologie, bisogna decidersi a non puntellare l’impero. I primi cristiani non puntellarono l’impero ma fecero semplicemente un’altra cosa: fecero il cristianesimo…
Marta e Maria, lavorare oppure no? Qualche domanda
Mettiamo che Gesù si autoinvita oggi a casa tua. Che faccio? Lo guardo, lo ascolto, gli faccio domande: su questi giorni, gli incidenti, le cose che capitano. Il destino. Questi giovani. L’Isis, gli attentatori, la mafia, Provenzano. No, niente domande, Lo guardo, stiamo in silenzio, ascolto.
Factum est di Testori, la più grande tragedia di oggi
Poeta, drammaturgo, romanziere milanese, Giovanni Testori è un autore scomodo, spesso escluso dalle antologie sul '900. La sua produzione è sterminata e spazia nei diversi generi letterari. Esaminiamo Factum est, opera messa in scena per la prima volta l’11 maggio 1981 nella basilica del Carmine a Firenze.
Trump si "modera" e nomina Pence suo vice
Donald J. Trump ha scelto il candidato che presenterà agli elettori per la vicepresidenza: è Michael Pence, governatore dell’Indiana, indicato con lieve anticipo sulla Convenzione nazionale del Partito Repubblicano in programma a Cleveland dal 18 al 21 luglio che avrà il compito di ufficializzare il ticket.