Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Francesca Saverio Cabrini a cura di Ermes Dovico

Eutanasia


Nuovo attacco alla vita nella Spagna socialista
SINISTRE AL POTERE

Nuovo attacco alla vita nella Spagna socialista

I quattro anni di governo di Pedro Sanchez hanno fatto della Spagna un “modello” di aggressione legislativa contro la vita, la libertà di educazione e la stessa Chiesa cattolica. L'ulteriore liberalizzazione dell'aborto, appena approvata, è solo l'ultimo atto di un’azione sistematica volta a sradicare ogni memoria e antropologia cristiana. «Tremendo» commentano i vescovi spagnoli. Che ne pensa mons. Paglia?


Spagna, se l'eutanasia diventa una pena capitale
FINE VITA

Spagna, se l'eutanasia diventa una pena capitale

Il 23 agosto, nel carcere di Terrassa, Barcellona, un detenuto in carcerazione preventiva, Marin Eugen Sabau, il "pistolero di Tarragona" è stato ucciso con iniezione letale. Eppure in Spagna non c’è la pena di morte. E mai verrebbe eseguita prima ancora del processo. Infatti, non si tratta di un’esecuzione capitale, bensì di un caso clamoroso di eutanasia. 


In Inghilterra il “best interests” avrebbe ucciso anche Schumacher
DUE P(A)ESI E DUE MISURE

In Inghilterra il “best interests” avrebbe ucciso anche Schumacher

Michael Schumacher è gravemente disabile ma vivo, anche grazie a sua moglie, mentre alla famiglia di Archie Battersbee i tribunali e i protocolli inglesi hanno impedito di prendersene cura in nome della “dignità”. Due casi simili con una differenza di fondo: il Paese in cui è avvenuto l’incidente.


L’agenda “sinistra” di Germania e Olanda
SOCIAL-LIBERALISMO

L’agenda “sinistra” di Germania e Olanda

Nei Paesi europei a guida “rosso-verde” la priorità sono Lgbti, eutanasia, aborto e cannabis, dimenticando le vere emergenze. In Germania aumentano gli abusi sessuali sui minori e l’Olanda è un hub mondiale di pedopornografia, ma i loro governi sono troppo occupati a issare bandiere arcobaleno. Un monito anche per l’Italia.


Morte cerebrale e dignità, le domande del caso Archie Battersbee
DOPO LA MORTE

Morte cerebrale e dignità, le domande del caso Archie Battersbee

Tra le tante questioni sollevate dalla vicenda del caso Archie Battersbee, il 12enne morto sabato scorso in un ospedale di Londra dopo il distacco del ventilatore voluto dai medici e ordinato dai giudici, merita sottolineare le  strumentalizzazioni della morte cerebrale. E l'ambiguità del concetto di dignità umana.


Suicidio assistito e funerale, Zuppi riscrive la legge della Chiesa
DOTTRINA A LA CARTE

Suicidio assistito e funerale, Zuppi riscrive la legge della Chiesa

Intervistato da Vanity Fair, il cardinale Zuppi, nuovo presidente della Cei, dichiara che celebrerebbe il funerale di una persona che ha scelto il suicidio assistito, rimandando al caso di Piergiorgio Welby. Ma nemmeno il capo dei vescovi italiani può dirsi superiore al Diritto della Chiesa. Secondo il quale ad un suicida consapevole devono essere negate le esequie.   


Archie, Cappato e quella generale assuefazione alla morte
ALCUNE DOMANDE

Archie, Cappato e quella generale assuefazione alla morte

Non possiamo nasconderci che la terribile vicenda di Archie Battersbee stia passando nella generale indifferenza, così come le iniziative mortifere di Marco Cappato. Si respira un senso di assuefazione e di rassegnazione, ci stiamo abituando alla morte e alla schiavitù dal Potere. È tempo di farci qualche domanda...
- PER ARCHIE È FINITA, di Riccardo Cascioli


Ora non c'è proprio più scampo. Archie Battersbee deve morire
REGNO UNITO

Ora non c'è proprio più scampo. Archie Battersbee deve morire

Respinto anche l'estremo appello alla Corte Suprema britannica, che ha dato ragione ai medici che giudicano la morte nel suo "miglior interesse", per Archie Battersbee non c'è più speranza: alle 11 (le 12 ora italiana) inizierà il distacco dei sostegni vitali, malgrado sia stato annunciato un ultimo disperato tentativo alla Corte Europea dei Diritti Umani. Sentenza «brutale e vergognosa», la reazione di Hollie Dance, la coraggiosa mamma del 12enne in coma dal 7 aprile, che ha detto che comunque combatterà «fino all'ultimo minuto per suo figlio».
- SENTENZA SENZA APPELLO PER ARCHIE, di Patricia Gooding Williams 
- FISSATA L'ESECUZIONE DI ARCHIE, di Patricia Gooding Williams
- L'AGGHIACCIANTE LETTERA DELL'OSPEDALE


Fissata per oggi la “esecuzione” di Archie Battersbee
REGNO UNITO

Fissata per oggi la “esecuzione” di Archie Battersbee

Un’agghiacciante lettera del Royal London Hospital ai genitori del 12enne in coma dettaglia passo per passo la procedura con cui il bambino verrà portato alla morte, concedendo ai genitori di stringerlo a loro mentre muore. Una barbarie che si veste di compassione. Solo un intervento in extremis del governo britannico, che sollecitato dall’ONU ha chiesto un parere all’Alta Corte, potrebbe sospendere l’attuazione della sentenza dei giudici. 
- L'AGGHIACCIANTE LETTERA DELL'OSPEDALE


Uccideremo Archie, ma "delicatamente"
IL DOCUMENTO

Uccideremo Archie, ma "delicatamente"

Vita e bioetica 01_08_2022

Ore contate per Archie Battersbee: la sentenza di morte del giudice Hayden verrà eseguita alle 14:00, contro il parere dei genitori. Le concessioni all'affetto della famiglia rendono ancora più agghiacciante il protocollo ospedaliero evidenziando l'ipocrisia di una società che uccide i più deboli in nome della "dignità". Di seguito la traduzione integrale.


Centrodestra e temi morali: ok, ma fino a un certo punto
LA SVOLTA CHE SERVE

Centrodestra e temi morali: ok, ma fino a un certo punto

La destra italiana è più incline a conservare lo status quo, non fa dei diritti civili una bandiera, ma solo per calcoli elettorali. Prova ne è che non intende abrogare leggi ingiuste, dal divorzio in poi. Spesso, inoltre, la vita dei leader di destra rispecchia le “conquiste” della sinistra. Rimane però una differenza - con radici lontane - che rende opportuno interloquire con la destra per svoltare sui temi morali.


Archie, no del giudice, ma la battaglia per la vita continua
Diritto alla vita

Archie, no del giudice, ma la battaglia per la vita continua

La sentenza dell’Alta Corte di Londra del 15 luglio ha dato ancora ragione ai medici del Royal London Hospital che vogliono togliere i sostegni vitali al 12enne in coma dopo un incidente domestico. Pronto un nuovo ricorso dei familiari, ma intanto i giudici tentano di facilitare la morte ritoccando il criterio della morte cerebrale e del “best interests”.