Motti e minacce: la Cina non fa la mediatrice con Mosca
La telefonata di due ore fra il presidente americano Joe Biden e il suo omologo cinese Xi Jinping, è un fallimento diplomatico. Pechino sta con Putin. Xi Jinping ricorre a motti tradizionali per spiegare la posizione della Cina. Uno in particolare: “Spetta a chi ha legato il sonaglio al collo della tigre il compito di toglierlo”.
Ucrainagate: era vera la corruzione dei Biden
Per aver fatto lo scoop sulle email di Hunter Biden, figlio dell'attuale presidente americano, il New York Post era stato bannato dai social network. Trump, che aveva chiesto al presidente Zelensky di investigare sugli affari loschi dei Biden, aveva subito il processo di impeachment. Tutto venne liquidato come "disinformazione". Ma era tutto vero, come ammette anche il New York Times.
Piccole guerre crescono e vengono ignorate dagli Usa
Missili iraniani lanciati su Erbil hanno danneggiato anche la sede del consolato statunitense. La risposta è nulla e i negoziati sul nucleare iraniano continuano come se l'attacco non fosse mai avvenuto. La Corea del Nord riprende i suoi test missilistici a lungo raggio. E nessuno se ne accorge. Gli Usa sono concentrati solo sull'Ucraina.
Gli Usa scendono a compromessi per isolare la Russia
L’amministrazione Biden ha annunciato il boicottaggio petrolifero della Russia, assieme al Regno Unito. Ma si sta preparando a scendere a compromessi con regimi ostili produttori di petrolio, quali il Venezuela e l'Iran. E probabilmente anche con la Cina si prepara una fase di distensione. Ne vale la pena?
- UNA PROFEZIA POLACCA SULLA RUSSIA di W. Redzioch
Così contro Putin i pacifisti sono diventati neo-con
La Sinistra ha sempre condannato gli interventi Usa in aree di crisi come neo-con, mentre dominava il dogma del dialogo. Da quando con Obama i rapporti Usa-Russia si sono rotti, Putin è diventato il nemico, il nuovo Saddam. Eppure l'equilibrio della guerra fredda nasceva dal riconoscimento della forza dell'avversario. Invece si benedicono armi e arruolamenti, ma si dimentica che la Russia è l'erede di una tradizione millenaria con linee geopolitiche riconoscibili. Gli interessi occidentali devono contrapporsi, ma tenendo conto della controparte perché l'Occidente deve avere meno nemici.
- QUANTO CI STA COSTANDO LA GUERRA? di Luca Volontè
Parole, omissioni (e gaffe) nel primo discorso di Biden
Sconfitte omesse, successi gonfiati, molta enfasi su quel che sta avvenendo in Ucraina. Se si può lapidariamente riassumere il discorso alla nazione di Joe Biden, il primo State of the Union, alla conclusione del primo anno di amministrazione, queste sono le sue tre caratteristiche. E non manca la gaffe, tipica dell’uomo.
Per Biden, la guerra in Ucraina è imminente
In Ucraina “la guerra può scoppiare in ogni momento, da adesso”. È questo il messaggio tutt’altro che rassicurante lanciato ieri dalla Casa Bianca. E nell’intervista rilasciata alla Tv Nbc, il presidente Biden invita anche tutti i cittadini americani a lasciare il prima possibile l’Ucraina. Ma il governo di Kiev invita alla calma.
Ambiguità turca sul defunto leader dell'Isis
Il leader dello Stato Islamico, Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi, successore di Al Baghdadi dal 2019, si è suicidato, assieme alla famiglia, per non farsi catturare dalle forze speciali statunitensi, che avevano scoperto il suo nascondiglio. Si trovava in Siria, in un'area controllata dai turchi e a due passi dal confine con la Turchia. Possibile che Ankara non ne sapesse nulla?
Guerra fredda in Ucraina, Russia e Nato mobilitano
Quando si affronta la crisi in Ucraina, la vera domanda è: davvero sta per scoppiare la guerra o è “solo” una prova muscolare fra Russia e Usa? L’ambiguità della situazione è ciò che rende difficili le trattative e permette a Putin di alzare la posta in gioco, cercando di dettare condizioni a tutta la Nato e non solo all’Ucraina.
Usa e Russia, un incontro con le peggiori intenzioni
Oggi a Ginevra, con il Dialogo sulla stabilità strategica, fra Usa e Russia, si apre una settimana di negoziati. Mosca propone alla Nato di rinunciare ad ogni ulteriore espansione a Est e ritirare truppe dai Paesi Baltici. Putin si presenta da una posizione di forza dopo l'intervento rapido in Kazakistan. Biden è pronto a mollare anche l'Europa?
Le tre elezioni che hanno cambiato il Medio Oriente
Tre elezioni, fra il 2020 e il 2021, hanno cambiato completamente il grande gioco politico del Medio Oriente: Joe Biden negli Usa, la fine di Netanyahu in Israele e la vittoria di Raisi in Iran. Riprendono le trattative con Iran e Palestina. Ma riparte anche l'offensiva di propaganda palestinese, anche con risvolti religiosi gravi (e l'Italia è complice).
Guatemala, un presidente cattolico che protegge la vita
Il presidente del Guatemala ha dichiarato il suo Paese diventerà la capitale pro-vita dell'America Latina sin dall’inizio del prossimo anno 2022, mentre Biden nomina abortisti in ruoli nevralgici della sua Amministrazione e nell’Unicef. E proprio per questo sta isolando il Guatemala, diffamandolo. C’è modo e modo di essere cattolici in politica.