"L'Europa non chiuda gli occhi sui suoi nemici interni"
Amer al Sabaileh, analista strategico ed esperto di terrorismo di Amman (Giordania), ci spiega l'evoluzione del terrorismo dei "lupi solitari" ai tempi dell'Isis. Oggi è toccato alla Francia, ma un domani potrebbe essere in Italia il bersaglio degli jihadisti. Il nostro paese deve smettere di "chiudere un occhio su organizzazioni che indossano la maschera dei moderati".
Le ultime ore di terrore a Parigi
Terrorismo a Parigi. Due giorni dopo la strage del Charlie Hebdo, le ultime ore di caccia, l'assedio e la sorpresa: c'è un terzo terrorista, con una sua complice, che prende in ostaggio i clienti di un supermercato ebraico. La vicenda si sdoppia e si risolve con un bagno di sangue. Tre terroristi morti e quattro ostaggi uccisi.
Dopo la battaglia di Parigi
LE ULTIME ORE DI TERRORE A PARIGI di Stefano Magni
Tre terroristi morti e quattro ostaggi uccisi.
COME AFFRONTARE L'EMERGENZA IN ITALIA di Alfredo Mantovano
Ripristinare un Comitato per l'islam italiano.
"L'EUROPA NON CHIUDA GLI OCCHI SUL NEMICO INTERNO" di Stefano Magni
Intervista ad Amer al Sabaileh, analista strategico
Cinquemila jihadisti pronti a colpire l'Europa
Si è materializzata a Parigi la paura che abbiamo avuto per l'anno scorso: che ai terroristi "fai da te" si unissero anche gli jihadisti di ritorno dai fronti di Siria e Iraq. Le stime parlano di un numero di combattenti che va dai 3500 ai 5000, soprattutto da Francia e Gran Bretagna. Ma anche dall'Italia.
Toccata e fuga di due terroristi di S. Magni
Toccata e fuga di due terroristi
La rocambolesca fuga dei due presunti terroristi franco-algerini dopo la strage della redazione del Charlie Hebdo. Pur essendo sotto la lente dei servizi segreti sono riusciti a sopprimere i poliziotti di pattuglia e dileguarsi. Cronaca di una giornata fatta di falsi allarmi, misteriosi agguati e tanta paura.
Accusa di "islamofobia", preludio al terrorismo
A massacro compiuto, le organizzazioni islamiche francesi, prima fra tutte l'Uoif condannano l'attentato alla redazione del Charlie Hebdo. Ma prima dell'attentato erano in prima fila a condannare la sua presunta "islamofobia". Ed è proprio questa accusa ad essere l'equivalente di "nemico dell'islam", da attaccare e uccidere.
Ma il problema è veramente l'islam
La strage compiuta nella redazione di Charlie Hebdo non è semplicemente un attentato contro la libertà di stampa, come in molti vanno ripetendo, ma un attacco contro l’Occidente e contro la Libertà, bersagli non da oggi nel mirino dell’islam. Anche leader musulmani come Al Sisi e al-Khalifa se ne stanno rendendo conto. Noi no.
Quell'ultima copertina anti islam di Charlie
Parigi trema, il terrorismo islamico, dopo innumerevoli avvisaglie, ha compiuto la sua prima strage. E’ un massacro nella redazione del Charlie Hebdo: 12 morti e 7 feriti. Il giornale aveva osato sfottere l'islam e Maometto. Aveva dedicato la sua ultima copertina a Houellebecq, lo scrittore (e profeta, a questo punto) che per il 2022 prevede una Francia sottomessa all'islam.
Il terrorismo islamico porta la guerra a Parigi
Parigi trema, il terrorismo islamico, dopo innumerevoli avvisaglie, ha compiuto la sua prima strage. E’ un massacro nella redazione del Charlie Hebdo: 12 morti e 7 feriti. Il giornale aveva osato sfottere l'islam e Maometto. Aveva dedicato la sua ultima copertina a Houellebecq, lo scrittore (e profeta, a questo punto) che per il 2022 prevede una Francia sottomessa all'islam.
Il terrorismo islamico porta la guerra a Parigi
Parigi trema, il terrorismo islamico, dopo innumerevoli avvisaglie, ha compiuto la sua prima strage. E’ un massacro nella redazione del Charlie Hebdo: 12 morti e 7 feriti. Il giornale aveva osato sfottere l'islam e Maometto. Aveva dedicato la sua ultima copertina a Houellebecq, lo scrittore (e profeta, a questo punto) che per il 2022 prevede una Francia sottomessa all'islam.
Per chi grida al lupo nazista islamofobo
Un movimento della società civile tedesca, Pegida, sfila contro l'islamizzazione. La risposta di Chiesa, partiti, mass media e Vip tedeschi è un corale rifiuto senza se e senza ma. Pegida, fondato dal quarantenne Bachmann prende le distanze dai partiti di destra, ma è stato bollato subito come xenofobo e nazista.
L'Italia volta le spalle alla Libia. La Francia, invece...
L'Italia rifiuta ogni tipo di aiuto al governo laico di Tobruk, unico riconosciuto della Libia. E così facendo lascia bruciare miliardi di dollari di petrolio, incendiato dalle milizie islamiste nei terminal di Ras Lanuf e Sidra. Se l'Italia si chiama fuori, la Francia si prepara a intervenire, al fianco di una coalizione di paesi africani.