Crimea, la persecuzione silenziosa
Di Crimea si parla poco. Eppure, dopo la sua annessione (di fatto, ma non di diritto) alla Federazione Russa, questa regione è diventata un laboratorio, unico nel suo genere, di russificazione forzata. Anche da un punto di vista religioso. Alla fine di questo mese, infatti, tutti i religiosi che non sono ortodossi del Patriarcato di Mosca, rischiano l'espulsione
Afghanistan, bilancio di 13 anni di guerra
Afghanistan, dopo 13 anni di guerra, 3400 morti fra le forze internazionali e 10.000 fra quelle afgane, quasi 20.000 morti fra i civili e un numero ancora imprecisato di talebani e terroristi di Al Qaeda, la missione Isaf finisce. Fallimento o successo? E quale sarà il futuro del nuovo Afghanistan così duramente provato?
Lotta contro l'Isis, si prepara il piano d'azione
A Bruxelles si sono riuniti ieri i ministri degli Esteri dei Paesi che fanno parte della coalizione internazionale contro l'Isis. La Nato garantisce appoggio per la ricostruzione dell'esercito nazionale iracheno, ormai completamente sbandato. Kerry annuncia le prossime mosse in Siria e Iraq. E non sono sempre buone.
L'Africa si arma invece che nutrirsi
L'Africa è il continente più povero, eppure è proprio quello che spende di più (in proporzione al suo magrissimo Pil) in programmi militari. In tutto il continente nero, l'aumento della spesa per la difesa è del 65% negli ultimi dieci anni. L'unico ruolo che i militari africani svolgono veramente è la protezione dei loro leader politici.
I talebani stressati si stendono sul lettino di Freud
Terrorizzare stanca, aumenta l’ansia e moltiplica le nevrosi. Al talebano, sull’orlo di una crisi di nervi, ora viene in soccorso il lettino dell'analista. Ce lo racconta La Repubblica, con l'intervista al dottor Nader Alemi, psichiatra dei talebani. Nel suo studio ne sono passati a centinaia, in preda all'angoscia e alla depressione.
Danimarca, fare il jihadista col sussidio di Stato
Schizofrenia politica: la Danimarca manda i suoi aerei in Medio Oriente per bombardare il Califfato, ma al tempo stesso accoglie a braccia aperte gli jihadisti che tornano dal fronte, li cura e li "riabilita". E paga loro i sussidi di disoccupazione, come a qualunque altro immigrato.
Sanzioni, la Russia accusa il colpo
Dopo averlo negato per mesi, il Cremlino, per bocca del ministro delle Finanze Anton Silouanov, ammette le sue perdite: 40 miliardi di dollari, 90-100 miliardi per il calo del prezzo del greggio. E il gigante del petrolio Rosnef ha bisogno di aiuti per altri 40 miliardi di dollari.
Hagel licenziato, ultimo bluff di Obama
Barack Obama licenzia il segretario alla Difesa Chuck Hagel, ritenuto responsabile dei mancati successi militari contro il Califfato. Ma la politica di Obama sembra celare un bluff: ritirarsi dal mondo e disinteressarsi della stabilità nelle aree strategiche, per conservare un vantaggio economico.
Ferguson, l'ira di una comunità mai integrata
Il poliziotto che uccise Michael Brown, un ragazzo nero disarmato, è stato assolto e subito scoppia la rivolta popolare degli afroamericani. Si riaccende la questione di questa comunità emarginata dal resto della popolazione statunitense. Nonostante abbia una folta rappresentanza al Congresso.
Pedofili a servizio di sua Maestà: da loro niente scuse
Agenti segreti a servizio di Sua Maestà, ma più spesso complici di orchi pedofili. Se due anni di martellante campagna avevano persuaso il mondo che la spectre dei pedofili fosse il Vaticano, quello che sta succedendo nella civilissima Inghilterra dovrebbe cambiare il corso della storia.
Kenya nel mirino dei fondamentalisti islamici
La strage avvenuta venerdì scorso a Mandera, nel nord del Kenya, quando gli jihadisti del fronte al Shabaab hanno diviso i passeggeri di un bus e massacrato i non musulmani, è l'ultimo episodio di una lunga catena di attentati di matrice jihadista. Gli attacchi si concentrano nel nord est del paese.
La Cina che verrà, crisi economica e persecuzione dei cristiani
Diminuzione della domanda e squilibrio demografico conseguenza della politica del figlio unico, stanno spingendo la Cina popolare verso una crisi economica che sarebbe devastante per tutto il mondo. Intanto però il governo di Pechino lancia campagne di distruzioni di chiese, come a Wenzhou la "Gerusalemme cinese".