Ungheria 1956, l'inizio della fine del comunismo
Il 23 ottobre 1956, esattamente 60 anni fa, segna lo scoppio della rivolta d'Ungheria, la prima nel blocco sovietico che poté essere seguita in diretta anche in Italia. Fu il primo colpo inferto alla fama del socialismo reale. Oggi l'anniversario sarà però boicottato dai leader europei, che ragionano secondo logiche di corto respiro.
Coscienza sacrario dell'uomo
La riflessione del Segretario di Stato Parolin al convegno del Livatino sull'obiezione di coscienza: "E' luogo centrale di esercizio della libertà, dove l'uomo discerne il bene dal male e si determina all'azione di conseguenza. Paradossale ferirla oggi a scapito del diritto di creare diritti".
Vescovi sulle orme di Pannella, che tristezza...
Non ci sono parole per esprimere l’amarezza che suscita la notizia della convinta ed entusiastica adesione della CEI alla Marcia per l'Amnistia, la Giustizia organizzata per il 6 novembre a Roma dal Partito Radicale. Un altro schiaffo al popolo dei Family Day, ma soprattutto la negazione di una fede che genera cultura.
Il governo mette la fascia tricolore sulle nozze gay
Un Dl impone la fascia tricolore ai sindaci che registrano le Unioni civili equiparandole ai matrimoni. Ma non erano solo "speciali formazioni sociali"? L'inganno in forma di abuso della legge è passato in sordina. E' proprio vero che più grande è il potere, più pericoloso l'abuso.
Dai cattolici in politica ci guardi Iddio
Dagli Stati Uniti all'Italia, tra i politici cattolici è prassi diffusa quella di ridurre la fede a fatto privato. Causa ed effetto allo stesso tempo della rapida secolarizzazione e della mancanza di veri leader, come lo fu - ad esempio - il presidente ecuadoregno Gabriel Garcia Moreno, oltre un secolo fa. Oggi si può solo pregare e digiunare.
Pregare per i cristiani perseguitati
Come reagire alle quotidiane notizie di persecuzione dei cristiani, ad Aleppo e non solo? Resta la preghiera, come potente strumento per invocare un intervento divino. La preghiera per i perseguitati, che si svolge ogni 20 ottobre a Rimini, organizzata dal comitato Nazarat, questo giovedì sarà a Milano in piazza della Scala.
Dal Muro del Pianto al Muro di Buraq
La decisione dell'Unesco di adottare per il Monte del Tempio a Gerusalemme il nome musulmano invece di quello ebreo, è certo un omaggio alle potenze islamiche che finanziano l'organismo internazionale, ma non promette nulla di buono per ebrei e cristiani.
Elisabetta della Trinità, sfida al relativismo ecclesiale
La contemplazione del mistero trinitario ricorda quanto sia errata l'idea che in nome di un malinteso dialogo e ancor più malinteso pluralismo, si possa pretendere di togliere al Dio cristiano il suo Volto Trinitario, e pensare di mettere d’accordo tutti i credenti offrendo loro un nuovo, freddo e razionale monoteismo.
Nuove esperienze di umanità
Ricomincia l'anno: sacerdoti e catechisti siamo pronti a rinnovare milli inviti che riaprono la vicinanza e l'amicizia, un desiderio di incontrare le persone che spesso rischia di diventare una pretesa. ma come diceva un missionario: “L’importante è che gli occhi non siano fissi sull’opera, ma su Gesù”.
Fo, narratore rivoluzionario, ma troppo ideologico
La morte dell'artista vista da un uomo di teatro: grande inventore e grande attore del teatro di narrazione. Ma uomo fortemente ideologico che faceva battaglie politiche appoggiando la logica di sistema che esaltava la solitudine dell'io. Resterà la sua maestria nell'intrappolare lo spettatore nel gioco scenico, che però non si è espresso appieno perché trascinato da un carro all'altro del potere culturale dominante.
Fo, il giullare che stava con il re
Giusto riconoscere meriti all'attore morto ieri. Ma non ribattezzarlo post mortem: l’odio per la Chiesa fu la sua stella polare. Certo, era un giullare, ma stava col re, non col popolo.
-STRAORDINARIO NARRATORE, MA L'IDEOLOGIA... di Giovanni Moleri*
Scuola, chi crede ancora nello sviluppo integrale?
La prima causa della crisi scolastica sta nel venire meno del vero scopo della scuola. E nel frattempo in tre anni hanno chiuso ben 580 scuole paritarie, il 4,3% del totale, un segnale d'allarme per tutto il sistema scolastico. Ma ci sono anche delle realtà che hanno imparato a sopravvivere alla scuola.
"SCUOLA: ROMPERE IL MURO FRA AULA E VITA", di Giovanni Cominelli.