Parabola vergini: tante raffigurazioni, un messaggio
La parabola narrata da Matteo è un monito unico e costante per i fedeli di ieri e di oggi: teniamo sempre viva la luce della nostra fede, mentre le rappresenatazioni artisitiche sono delle più diverse. Si va dalla Francia, alla Svizzera, alla Germania fino all'Italia con l'opera incompiuta, ma splendida, del Parmigianino in Santa Maria della Steccata.
"Salviamo Internet". Da che pulpito viene la predica
Tim Berners-Lee, che nel 1989 creò il World Wide Web (internet, così come lo conosciamo ai giorni nostri), si dichiara preoccupato per lo sviluppo che sta avendo la sua creatura. Sarebbe diventata una terra di razzismo e fake news. Ma a firmare il suo manifesto per salvare internet ci sono alcuni fra i peggiori manipolatori e autori di abusi
Giovanni Paolo II: difese la patria per difendere i popoli
Oggi il patriotismo è dipinto come xenofobo, ma chi promuove il cosmopolitismo serve un potere non democratico. Il primo a dirlo è Giovanni Paolo II che scrisse: «Quando penso “patria”, esprimo me stesso...frontiera segreta che da me si dirama verso gli altri, per abbracciare tutti». C'è chi dice che il papa si era "snazionalizzato", ma a Varsavia ribadì: «La parola “patria” ha per noi un significato affettivo».
Morricone, per un pugno di note. Riscoprendo il sacro
I 90 anni di un genio italiano della musica che il mondo ci invidia. E che pochi conoscono come autore di musica liturgica. Con una chiara idea di ritorno al sacro: "Oggi nelle chiese assistiamo a un guazzabuglio per cui con le chitarre si suonano pezzi western su testi come l’Ave Maria". Detto da lui...
"Uccidete lo Zar", il parricidio che cambiò la Russia
La guerra civile tra bianchi e rossi fu ferocissima, perciò il «punto di riferimento» andava decapitato come Luigi XVI, sennò la rivoluzione, come quella giacobina, sarebbe stata monca: le rivoluzioni ideologiche non possono fare a meno del parricidio. Un libro di Luciano Garibaldi.
Carrà, sulla soglia del Mistero col batticuore
Carlo Carrà è tra i massimi artisti del XX secolo. Pur lontano dalla fede è ancora da scoprire nella sua essenza più vera, non indifferente alle domande sul senso della vita e al tema dell’eternità. A ben guardare infatti, la sua opera e i suoi scritti mostrano un’attenzione al reale che sfiora il mistero. Il dipinto ha un fine poetico in cui riconosce l’esistenza di un misticismo pittorico. La mostra a Palazzo reale.
Enea e il senso di appartenenza del cittadino
Enea è il personaggio che più di ogni altro incarna la tradizione romana, il mos maiorum, la pietas, ovvero la riverenza nei confronti di quanti ci sono superiori (gli dei, i genitori, il comandante, il maestro), la religio, ovvero la ritualità, e la fides, cioè la lealtà e la fedeltà.
Martino, il soldato che in un mantello vide Cristo
Martino fu tra i primi santi non martiri proclamati dalla Chiesa cattolica. Solo in Francia ci sono almeno quattromila chiese a lui intitolate, e migliaia di paesi e villaggi. Altrettante se ne contano tra l’Italia e tutta l’Europa. Nei suoi racconti agiografici ricorre il tema della carità e del dono del mantello, che poi lo portò all'incontro con Cristo.
Joseph, l'umanità che vince sul buonismo post cristiano
Con questo suo ultimo romanzo, Io mi chiamo Joseph, edito da Ares, scopriamo la scrittrice Silvana De Mari come grande maestra di umanità. Una storia di straordinaria normalità, una storia in cui la banalità del male che ormai dilaga inarrestabile trova un ostacolo nell’ostinata volontà di bene che sopravvive in figure semplici.
Perché credere a ciò che non si vede è ragionevole
In anteprima la lezione sull'Invisibile contenuta nel libro "Dieci brevi lezioni di filosofia. L'essenziale è invisibile agli occhi", di Francesco Agnoli: «"Non credo in Dio, nell'anima... perchè non li ho mai visti" significa poco. Come insegnava Saint-Exupéry "l'essenziale è invisibile agli occhi": se osservo un cadavere è diverso da un uomo vivo, però non vedo nulla che sia venuto a mancare, ma è evidente che qualcosa non c'è più».
Catone, operosità e libertà rendono grande un popolo
Rigoroso, sobrio, essenziale, altruista e sempre rivolto all’interesse della collettività, Catone l'uticense rappresenta al contempo la fedeltà all’antico mos maiorum romano che la migliore manifestazione della virtus stoica greca.
Lo spettacolo della Corte Celeste premio dei santi
Su commissione del Governo dei Nove della Repubblica di Siena, Martini si mise all’opera nel 1312. Il risultato è spettacolare: Maria è una vera regina, su un trono gotico sotto un baldacchino, protetta dalla corte celeste. Riconosciamo i volti di Paolo e l’Evangelista Giovanni, il Battista, Pietro, la Maddalena, Caterina d'Alessandria e Agnese. Si aggiungono apostoli ed evangelisti, i protettori della città e i santi più venerati come Caterina da Siena.