Pedalando per il Cielo. Fede vittorie e sconfitte di un campione
"Gianbattista Baronchelli era una figura tanto mitica da essere incorporea. Con tutte quelle vittorie al Giro d'Italia, GiBì per me non poteva mai scendere dalla bici. Eppure, quando lo incontrai, capii subito che il campione di ciclismo aveva ben di più da raccontare: compresi che la sua avventura umana era legata a filo doppio ad un cammino di conversione alla fede in Dio, dove il vero Traguardo da raggiungere non sta in terra, ma in Cielo". Pubblichiamo l'introduzione del nuovo libro-intervista della Nuova Bussola Quotidiana: "Pedalando per il Cielo. Fede vittorie e sconfitte di un campione".
L’italiano, una lingua (meravigliosa) da salvare
È la lingua di Dante, Petrarca e Boccaccio, di Foscolo, Manzoni e Leopardi, della poesia e del canto. È la lingua che il protagonista del “Felix Krull” di Mann definisce la più bella del mondo. Eppure, oggi in Italia la si svilisce con inutili anglicismi o addirittura la si attacca. Un motivo in più per leggere “L’italiano è meraviglioso. Come e perché dobbiamo salvare la nostra lingua”, di Claudio Marazzini, presidente dell’Accademia della Crusca
Mascagni, amico e testimone di un «miracolo» di Pio XII
Oggi, 2 agosto, ricorre il 75° anniversario della morte di Pietro Mascagni. Il celebre compositore aveva un rapporto di amicizia e venerazione verso Pio XII. Un giorno, in udienza privata, confidò a Pacelli il grave stato di salute della propria nipotina, a cui il Papa mandò un rosario e la sua benedizione.
Il giudizio è arrivato e a Orvieto si può leggere
La cappella di San Brizio si apre lungo il transetto nord del Duomo di Orvieto. Deve la sua fama agli affreschi che Luca Signorelli, pittore cortonese annoverato tra i grandi maestri del Rinascimento, vi realizzò tra il 1499 e il 1502: il ciclo apocalittico ed escatologico è meglio noto come le Storie degli ultimi giorni.
Mascagni, tra musica sacra e Cavalleria rusticana
Il 2 agosto di 75 anni fa moriva Pietro Mascagni, che acquisì fama mondiale grazie a Cavalleria rusticana, ispirata all’omonima novella di Giovanni Verga. Per la sua opera più famosa usò anche materiale di un brano scritto due anni prima, la Messa di Gloria. Singolare la sua amicizia con don Lorenzo Perosi, compositore che stimava.
La macchina barocca di Sant'Ignazio, bellezza che evangelizza
A Roma, nella Chiesa del Gesù, dove riposa il corpo di sant’Ignazio di Loyola, si trova la magnifica “macchina barocca”. Ancora oggi funziona perfettamente e, attraverso un susseguirsi di scene che catturano lo spettatore, racconta la vita del santo, in un fecondo incontro tra teatro e Cristianesimo.
Consacrata al Sacro Cuore. E la Polonia fermò i comunisti
Il 27 luglio 1920, di fronte all’avanzata dell’Armata Rossa, i vescovi polacchi consacrarono la nazione al Sacro Cuore di Gesù. In risposta alle loro lettere, Benedetto XV promosse preghiere per la Polonia, derise dai comunisti. Che nei giorni dell’Assunta, però, dovettero fare i conti con quello che passò alla storia come “Miracolo della Vistola”.
Il Requiem per Umberto I: tripudio di motivi cristiani
Una Messa di Requiem per sole voci fu commissionata per commemorare l’anniversario della nascita di Umberto I, assassinato 120 anni fa. Nella composizione dell'autore, Ildebrando Pizzetti, «non v'è contrapposizione di vita e di morte, ma lirica esaltazione di vita eterna».
«Io, ostracizzato dal Pci e sempre alla ricerca della fede»
«Preparo il film della vita: un grande atto di riconoscenza a Dante Alighieri, un essere umano arrivato alla forma più alta della poesia attraverso il dolore». La chiacchierata estiva della Bussola con Pupi Avati: «Ho frequentato il potere, non ho trovato giustizia né verità, solo prevaricazione. Ora vado in chiesa per chiedere a Dio di credere ogni giorno», ma la «Chiesa non vuole più credere: sto scrivendo una pellicola su un prete efficientissimo, ma senza fede». L'ostracismo dei comunisti: «Partecipavo alle manifestazioni contro la censura, quando sequestrarono il mio film mi ritrovai solo con la fiaccola in mano». Il film più amato? «Storia di ragazze e di ragazzi, con Haber in stato di grazia». Un politico in un film? «Gli darei la parte del baro, ma nessuno vorrebbe Conte al tavolo da poker di Regalo di Natale, Salvini furbetto, Zingaretti invece farebbe ottimi bluff».
L’urgenza di un ritorno ai classici
Siamo in un’epoca in cui il libro non è più segno di cultura, ma oggetto di consumo di massa, secondo quanto profetizzava Leopardi due secoli fa. È allora bene riscoprire i libri senza tempo, che sanno esprimere quello che anche noi viviamo e proviamo. Di qui nasce “Ritorno ai classici” (Ares), una conversazione tra due poeti che si dispiega lungo tutto l'arco della storia letteraria.
San Giacomo, il primo apostolo a morire per Gesù
A Padova, nella Basilica del Santo, è intitolata a san Giacomo una meravigliosa cappella interamente affrescata con gli episodi che più ne segnarono l’esistenza terrena. Si va dalla conversione del mago Ermogene al martirio per decapitazione. Che è stato seme di una devozione planetaria, con fulcro nel grandioso santuario in Galizia.
Il fascino della Maddalena sui pittori d’ogni epoca
Tra i molti pittori che si sono cimentati nel dipingere l’incontro tra Maria Maddalena e Cristo Risorto c’è Giotto, che per la Cappella degli Scrovegni raffigurò la santa con il corpo proteso in avanti, in ginocchio. E poi tornò sul tema ad Assisi. Di grande interesse anche i dipinti del Beato Angelico e di Tiziano, artisti diversi per stile ma entrambi “incuriositi” dall’evento.