Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Filippo Neri a cura di Ermes Dovico

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A chi obbedire? Il beato Franz contro i vescovi proni allo Stato
IL FILM DI MALICK

A chi obbedire? Il beato Franz contro i vescovi proni allo Stato

Il capolavoro di Terrence Malick, “Hidden Life” (“La vita nascosta”), racconta la storia del beato Franz Jägerstätter, ghigliottinato dal regime nazista a cui si oppose. Siccome ciò mise la sua famiglia in pericolo, il vescovo lo spinse ad obbedire alle autorità. Ma egli scrisse: «Abbiamo l’obbligo di pregare Dio di mantenerci un intelletto che ci permetta di capire a chi e quando dobbiamo obbedire». Un film che ha da dire molto ai cattolici di oggi e che spiega quale sia la vera obbedienza.


Barsotti, voce potente e non decadente del nostro tempo
MISTICA

Barsotti, voce potente e non decadente del nostro tempo

La figura di don Divo Barsotti (nato il 25 aprile del 1914) si staglia netta nel panorama spirituale della Chiesa del ventesimo secolo. È stata una delle voci più potenti per intepretare il nostro tempo senza consegnarsi alle decadenze che ogni epoca porta con sé. Una delle opere che scaturirono da questa ricerca intensa fu la Comunità dei Figli di Dio, una famiglia religiosa concepita però con intenti più moderni volti ad integrare le varie dimensioni della vita cristiana. Sulla Messa e sula Liturgia ha parole commoventi. Eccone alcune. 


Il governo proibisce le Messe. Per gli ebrei rito ammesso
ARGENTINA

Il governo proibisce le Messe. Per gli ebrei rito ammesso

Il Governo nazionale argentino ha respinto la richiesta della Conferenza Episcopale fatta dopo le parole del Papa affinché i fedeli cattolici possano partecipare alla celebrazione delle Messe in quarantena. Per gli ebrei invece è stato autorizzato un protocollo ad hoc


Loro in piazza, noi a casa senza libertà: prove di regime
CHE BRUTTO 25 APRILE

Loro in piazza, noi a casa senza libertà: prove di regime

I carabinieri irrompono in chiesa e multano i preti, ma alle celebrazioni del 25 aprile nelle piazze d'Italia compaiono decine e decine di non autorizzati: nessuno viene multato. Mentre si festeggia una libertà fasulla, l'Emilia ammette che i runner non erano untori, ma bisognava fermarli per dare il senso di un regime di severità. Sono prove tecniche di regime, che Cei e Avvenire sposano utlizzando la retorica della Sinistra giustizialista, ma senza dire una parola sulla libertà di culto calpestata. 
- I VESCOVI SCOZZESI DENUNCIANO L'ABORTO DOMESTICO di Ermes Dovico
- ARGENTINA: NIENTE MESSE, MA PER GLI EBREI... di Germán Masserdotti


Aborto casalingo, i vescovi scozzesi denunciano l’ideologia
NUOVA BARBARIE

Aborto casalingo, i vescovi scozzesi denunciano l’ideologia

Anche in Scozia, in tempo di Covid, prevista la spedizione di pillole per abortire a casa. Protesta la Conferenza episcopale: si banalizza ancora di più la soppressione dei nascituri e aumentano i rischi, fisici e psichici, per le donne. Dunque, «una questione di ideologia», che smaschera le menzogne usate per decenni dalla propaganda abortista.


La tragedia della guerra e la speranza di Ungaretti
APPUNTI PER LA MATURITÀ/6

La tragedia della guerra e la speranza di Ungaretti

Dinanzi alle atrocità della Grande Guerra, la sopravvivenza di Ungaretti e la consegna ai posteri delle sue poesie appaiono miracolose. In quell’esperienza di precarietà, e di sofferenza, non si annientò, anzi si accentuò la domanda di Dio. Il desiderio di infinito rasserenò l’animo del poeta, aprendogli prospettive nuove. Fino alla conversione, favorita dalla fede della madre, a quarant’anni.
L’ESERCITAZIONE


Bisagno, il partigiano giusto ispirato dal Vangelo
IL NOSTRO 25 APRILE

Bisagno, il partigiano giusto ispirato dal Vangelo

Il occasione del 25 aprile gratis oggi e domani il docufilm di Marco Gandolfo sul comandante della Divisione Chichero Aldo Gastaldi. Rispettato e giusto, vide prima di tutti gli eccessi del nuovo fascismo rappresentato dai partigiani comunisti. Ancora oggi poco celebrato, ma è avviata la causa di beatificazione. 


Strage silenziosa nelle case di riposo, un problema europeo
CORONAVIRUS

Strage silenziosa nelle case di riposo, un problema europeo

Mentre la pandemia di coronavirus si diffonde in tutto il mondo, sta diventando chiaro che, nel mondo, le persone più colpite hanno più di 60 anni e che i luoghi più colpiti in Europa sono le case di cura. Non è solo un problema italiano (o lombardo, in particolare), ma lo stesso scenario si ripete in tutta Europa. 


La paura non fa i vaccini
SALUTE

La paura non fa i vaccini

I vaccini sono comuni mezzi di prevenzione delle malattie infettive ma vanno fatti solo se vi è necessità. Sbagliato “supervaccinare” la popolazione con la scusa del coronavirus come nell'ordinanza di Zingaretti o farsi prendere dalla frenesia vaccinologica sui bambini. Le norme igieniche sono ancora la miglior prevenzione disponibile. 


Paesi poveri: decimati dall'assenza dell'Occidente colpito dal virus
CRISI SU CRISI

Paesi poveri: decimati dall'assenza dell'Occidente colpito dal virus

Esteri 25_04_2020 Anna Bono

Il 20 aprile il direttore esecutivo del Programma alimentare mondiale ai paesi in crisi elencati dall’Ocha, David Beasley, ha affermato che l’umanità rischia una carestia di “proporzioni bibliche”. Le persone che soffrono di malnutrizione e denutrizione potrebbero passare da 135 a 265 milioni: «Nel giro di pochi mesi fino a 30 milioni di persone, e forse anche più, potrebbero morire se non verranno assicurati finanziamenti». 


Pena di morte in calo? Ecco cosa accade in Cina
IL RAPPORTO DI AMNESTY

Pena di morte in calo? Ecco cosa accade in Cina

Amnesty International parla di diminuzione delle sentenze capitali nel pianeta, ma in alcuni dei Paesi dove ancora sono previste il numero assoluto delle esecuzioni è cresciuto: in Arabia Saudita sono state 184 nel 2019, contro le 149 del 2018; in Iraq sono raddoppiate; soprattutto in Cina ne avvengono a migliaia: il che rende incerta la reale diminuzione assoluta del fenomeno.


C'è un problema chiese anche in Francia, ma c'è chi reagisce
IL VESCOVO DI PARIGI

C'è un problema chiese anche in Francia, ma c'è chi reagisce

Se l’Italia piange a causa dei decreti di Conte, la Francia non ride. Il presidente Emmanuel Macron, dopo essersi intrattenuto per circa tre quarti d’ora al telefono con papa Francesco, ha prospettato la ripresa delle Messe pubbliche per la metà di giugno e con un numero limitato di fedeli. E la polizia ha fatto già irruzione armata in chiesa. Ma, a differenza che in Italia, ha trovato il vescovo di Parigi molto determinato nell'opporsi.