"Il giardino che Dio ci ha donato", l'Expo contro i luoghi comuni
Dopo il deludente discorso di Matteo Renzi all'inaugurazione di Expo 2015, il messaggio videotrasmesso di Papa Francesco indica nell'Esposizione Universale, un'occasione per "globalizzare la solidarietà". Nonostante l'ecologismo, il Papa definisce la Terra come "il giardino che Dio ci ha donato".
Indipendenza editoriale, questa sconosciuta
La successione al Corriere della Sera, da cui esce de Bortoli per lasciare il comando a Fontana, è l'ennesima dimostrazione che gli editori continuano a dare la priorità, nelle loro scelte, a criteri estranei al giornalismo. Prevale la logica dei veti incrociati e la scelta di un direttore più per fedeltà che per spessore.
L'opposizione a Renzi va fatta, ma nella società
Politicamente parlando, non c'è alcuna alternativa a Matteo Renzi. Due correnti della Dc si contendono il controllo dell'ex Pci. Almeno Renzi rappresenta la più moderna delle due. Dall'altra parte il centro-destra è allo sbando. Entrare nel Pd, allora, come Mario Adinolfi? No, l'opposizione serve, ma nella società, non nei partiti.
Il Nepal e i due alpinisti morti per portare medicine
Già lo sapevamo: non esiste luogo al mondo al riparo dalla crudeltà del caso, dalla violenza insensata e cieca della natura, ma ancora più dall’estrema ingiustizia della morte. Neppure in quelli che con ingenuo cinismo chiamiamo paradisi terrestri, come se davvero esistesse un Eden in Terra. Qui la bellezza serve solo a mascherare l’ultima menzogna.
Il prossimo annichilimento del Parlamento
Dare stabilità al governo a spese del Parlamento, è questa la via che Renzi ha scelto di percorrere con la riforma elettorale. Vuole svuotare il Senato, rendendolo una camera non elettiva e con vaghi poteri. E leva alla Camera la sua funzione di rappresentanza degli interessi particolari. Chiamasi "autoritarismo".
Bambin*, la nuova frontiera del linguaggio gender
Un seminario organizzato per i genitori in una scuola di una cittadina toscana, Montelupo Fiorentino, è l'esemplificazione dell'indottrinamento gender. Impedire ai bambini qualsiasi possibilità di identificarsi in un sesso, fino a sostituire con * il finale della parola. Una violenza che non può essere taciuta.
Non cedere mai nella dottrina della Chiesa
L’apologeta cristiano e latino del III secolo Tertulliano affermava: ”Siamo di ieri, ma abbiamo già riempito il mondo”. Oggi abbiamo cambiato il mondo. Eppure il mondo non lo riconosce. I cattolici non rimpiangano di non aver insistito nell'affermare gli insegnamenti di Cristo. Una riflessione basata su Solco, di San Josemaria Escrivà.
Crisi libica, l'Ue dimostra la sua assenza
Il vertice dell’Unione Europea che avrebbe dovuto prendere seri provvedimenti contro i trafficanti di esseri umani dalla Libia e i flussi sempre più massicci di immigrati clandestini, non ha prodotto altro che programmi tardivi e poco decisivi. Italia e Gran Bretagna si preparano ad agire da sole, mentre l'Europa potenzia la missione Triton.
Divorzio breve, che combinano i politici cattolici?
A leggere i giornali ieri pareva d’essere tornati alle cronache di 41 anni fa, ai tempi del referendum per l’abrogazione della legge del socialista Loris Fortuna e del liberale Antonio Baslini che nel 1970 aveva legalizzato il divorzio. Il 59,3 per cento degli italiani (l'affluenza sfiorò l'88 per cento) bocciò il sì alla cancellazione della legge.
Il Grande Riflettore decide per cosa farci piangere
Per giorni non si parla d'altro: la tragedia delle "carrette del mare". Intanto, altrove, si consuma il massacro dell'Isis. Ma il Riflettore dei media non è puntato in quella direzione. In compenso aspettiamoci che illumini il 70° della Liberazione. E' l'implacabile quinto potere che ci dice per cosa piangere e per quanto tempo.
Prodi, Letta, Pisapia, i vinti si raccontano
Quando hanno avuto la responsabilità di governare il Paese o di amministrare grandi città non hanno brillato, ma ora non digeriscono la sconfitta e usano i libri per togliersi sassolini dalle scarpe. E' il destino che accomuna tre protagonisti della sinistra: Prodi, Letta e Pisapia.
Se anche nella Chiesa i principi sono negoziabili
Principi non negoziabili: Giuseppe Angelini, preside della Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale, nel numero di Teologia appena pubblicato, ha detto che si tratta di una «goffa espressione». Del resto, nel numero precedente della stessa rivista, veniva mossa una serie di osservazioni critiche da cui si salvava ben poco. Ma è accettabile?