Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sant’Alessio a cura di Ermes Dovico

Utero in affitto


Dalla vendita di bimbi a Parigi al partito pedofilo olandese
BARBARIE EUROPEE

Dalla vendita di bimbi a Parigi al partito pedofilo olandese

In Francia si è svolta la prima fiera del bambino da fabbricare e compare con tanto di case di produzione che presentavano i risultati possibili (varietà di ovuli e gameti) e il grado di successo del prodotto, nonostante la legge vieti l'utero in affitto. In Olanda i pedofili si presentano ancora alle elezioni mentre la politica tace. E in Slovacchia i pro life vengono attaccati.


Contro l'utero in affitto 200 associazioni, ma chi parla del traffico di bambini?
I NEONATI DI KIEV

Contro l'utero in affitto 200 associazioni, ma chi parla del traffico di bambini?

Dopo il video girato dalla Biotexcom di Kiev, la Casm chiede al presidente ucraino di bandire la surrogacy. Mentre il mondo piangeva commosso davanti alle foto dei bambini comprati dai Vip, ora ci si straccia le vesti. Come mai? L'abitudine di pensare solo alla soddisfazione degli adulti fa dimenticare i piccoli. Perciò non fa notizia la scoperta che una clinica della surrogacy (nella foto) vendeva i neonati ai mercanti del traffico umano.


Spot all’utero in affitto e censura dei diritti dei 46 bimbi bloccati a Kiev
IL METODO RADICALE

Spot all’utero in affitto e censura dei diritti dei 46 bimbi bloccati a Kiev

L’ambasciata italiana non ha lasciato partire le sei coppie che si sono macchiate del delitto di fabbricare neonati, pagando donne povere dell’Est. Nel frattempo La Repubblica, per sdoganare l'abominio, usa il metodo compassionevole dei radicali intervistando una 55enne che si è comprata una “figlia”. Il che funziona se si condanna la pratica solo a partire dalla donna e non dai diritti dei bambini, che vengono acquistati così anche dai pedofili.


Ucraina, i 46 neonati e l’ingiustizia a monte
UTERO IN AFFITTO

Ucraina, i 46 neonati e l’ingiustizia a monte

La vicenda dei 46 bimbi bloccati in Ucraina ricorda che l’utero in affitto è l’esito più sconcertante della fecondazione artificiale e della breccia aperta con la Legge 40. Per loro si mobilitano le femministe, che però non si accorgono delle contraddizioni del proprio pensiero sull’autodeterminazione. Cosa fare con i bambini? Qualunque soluzione verrà presa, il problema è alla radice.


Lo scandalo dei bimbi dell'utero in affitto bloccati in Ucraina
VIDEO CHOC

Lo scandalo dei bimbi dell'utero in affitto bloccati in Ucraina

Le immagini dei 46 neonati chiusi nell'albergo di una clinica della maternità surrogata sono strazianti. A prendere le loro parti non è stata la Chiesa né il mondo cattolico, ma la rete italiana delle femministe che, con una lettera all'ambasciatore italiano e a Di Maio, ribadiscono che l'«utero in affitto è un reato», per cui non può venire «concesso alcun permesso speciale per recarsi a “ritirare” i bambini». Che fare di loro? Lo spiegano bene le femministe.


La propaganda sull'utero in affitto deve continuare
NONOSTANTE IL VIRUS

La propaganda sull'utero in affitto deve continuare

«The propaganda must go on». Sì, la propaganda sui temi etici continua come se nulla fosse. Ne è una prova You, Me and Surrogacy, un nuovo documentario a puntate pro utero in affitto che presenta il tema in modo unilaterale. La menzogna può essere smascherata solo ricordando che il figlio non è un oggetto né un diritto.


Ricky Martin e la menzogna dei figli con “due papà”
LA MAMMA NEGATA

Ricky Martin e la menzogna dei figli con “due papà”

Il cantante portoricano annuncia la nascita di Renn e su social e giornali è tutto un complimentarsi per il quarto figlio di Martin e del “marito”, nuovamente “diventati genitori”. Nessuno ricorda che il bambino è nato attraverso utero in affitto, trattato come un oggetto e deliberatamente privato della madre. A proposito di deontologia, l’Ordine dei Giornalisti non ha nulla da dire?


Utero in affitto, a Bergamo i pro-family si piegano alla politica
LA DENUNCIA

Utero in affitto, a Bergamo i pro-family si piegano alla politica

Davanti al candidato sindaco di Bergamo, 5Stelle, che si vanta di avere comprato una bambina attraverso un utero in affitto, e di avere perciò commesso un atto che in Italia sarebbe reato, tutti tacciono: la Chiesa, le associazioni, i partiti. Ma purtroppo anche il Comitato Difendiamo i Nostri Figli ha cancellato un evento pubblico sul tema per non "disturbare" la campagna del candidato leghista.


L’utero in affitto? Per il candidato gay è normale
BERGAMO

L’utero in affitto? Per il candidato gay è normale

Nicholas Anesa, candidato sindaco dei 5 Stelle a Bergamo e convivente con il suo compagno gay, ammette di aver fatto ricorso in California alla pratica dell’utero in affitto (illegale in Italia), da cui è nata una bambina. E la mamma? Dopo le domande sollevate dalla Nuova BQ, Anesa spiega con nonchalance al Corriere che la bambina «ha le fotografie delle mamme nella sua cameretta». Ah…


Rinviata la Scalfarotto 2.0: il nodo è l’utero in affitto
IN EMILIA ROMAGNA

Rinviata la Scalfarotto 2.0: il nodo è l’utero in affitto

È per ora congelata la proposta di legge sull’«omotransnegatività», in discussione al Consiglio regionale dell’Emilia Romagna. A bloccare tutto due emendamenti contro l’utero in affitto, proposti da un consigliere del Pd, per la rabbia di Lo Giudice e Cirinnà. Nonostante le modifiche, il testo rimane inaccettabile perché crea ingiustificati privilegi per i gruppi Lgbt e minaccia la libertà di espressione, come ricorda la scorta necessaria ieri per i relatori di un incontro sulla famiglia.


Utero in affitto, strategia europea per il sì
LA SENTENZA CEDU

Utero in affitto, strategia europea per il sì

Con la recente sentenza, la Cedu ha benedetto la pratica dell’utero in affitto, non chiedendo di legalizzarlo, ma chiedendo di legalizzarne gli effetti, cioè riconoscere il figlio avuto con tale pratica. Così si avvicina a legalizzare la causa. 


Nonnità surrogata = bambino oggetto
IL CASO

Nonnità surrogata = bambino oggetto

Il caso della donna americana 61enne che presta il proprio utero per dare un bambino al suo figlio gay è stato salutato dai media come un grande gesto di amore. Ma è l'esatto contrario perché è un gesto che impone una violenza tremenda nei confronti del bambino.