Naomi e quel bambino venuto dal nulla
Bambini che appaiono dal nulla, senza nome, senza volto e senza padre, avvolti nel mistero e soprattutto slegati da qualsiasi relazione genitoriale, affidati preferibilmente a un genitore single. È l'ultimo passaggio dell'individualismo estremo che trova in Naomi Campbell, che ha appena annunciato di avere una bambina, una eccezionale testimonial.
Sabato in piazza a Milano per dire no al Ddl Zan
Di nuovo in piazza il fronte di associazioni che fanno capo a Restiamo Liberi. L’appuntamento è per sabato 15 maggio a Milano (Piazza Duomo, ore 15), dove sono previsti gli interventi di diversi esponenti del movimento pro famiglia e della società civile, uniti dalla contrarietà a un Ddl che minaccia la libertà. Un’opposizione che si fa ancora più urgente dopo le recenti parole dei pro Zan.
Adozioni gay, così l’Ue cerca di imporle agli Stati
La Commissione europea studia un regolamento per imporre le adozioni gay in tutti i Paesi membri. Avviata una fase di consultazione, in cui i cittadini possono inviare i loro commenti. E la Corte di Giustizia dell’Ue, in un caso che riguarda la Bulgaria e una bambina nata in Spagna, emana un parere accolto con favore da una coppia lesbica.
Dopo l'utero c'è anche la famiglia in affitto
Una coppia cinese aspetta da un anno di "ritirare" la figlia dalla madre surrogata, la quale si è imposta un distanziamento affettivo: «La considero come se fosse figlia di una cugina, pensando all'emozione dei genitori quando la vedranno dal vivo». Dei sentimenti della bambina nessuno si preoccupa, mentre gli acquirenti affittano la famiglia americana aprendo scenari inquietanti.
Omogenitorialità, il diktat della Consulta al Parlamento
I casi di due lesbiche (separate) e di due gay che hanno avuto dei figli all’estero rispettivamente attraverso fecondazione eterologa e utero in affitto. Con due comunicati stampa pubblicati giovedì, la Corte costituzionale, agendo come una terza camera, si è da un lato astenuta dal giudizio ma dall’altro ha chiesto al Parlamento di legiferare sulla «tutela» dei bambini nati attraverso tali tecniche. Ma ciò equivale a chiedere di legittimare la doppia "omogenitorialità". E sebbene la Consulta indichi che il divieto alla maternità surrogata rimanga in vigore, anche quest’ultimo paletto è destinato a cadere: è la triste conseguenza logica della Legge Cirinnà.
- TORNA IN LIBRERIA IL LIBRO CHE ACCOMPAGNA GLI EX GAY
Le sette maternità surrogate di Ria. Barbarie normalizzata
Negli ultimi otto anni l’inglese Ria Pawlow è stata impegnata a mettere al mondo figli per altri: per marzo attende la nascita del settimo “lodger” (inquilino), come lei chiama i bambini partoriti attraverso l’utero in affitto. La sua storia viene usata per normalizzare tale pratica, ma in realtà contiene molti aspetti che ne ricordano la portata malvagia.
Femminista attacca la legge sui trans: messa alla gogna
Prima era la Chiesa a difendere la norma naturale, oggi le femministe che attaccarono questa concezione si scagliano contro l’eliminazione del sesso biologico: "Siamo nati maschi o femmine, non riconoscerlo è discriminare le donne”. Così Lidia Falcon, fondatrice del partito femminista, ha attaccato il Ddl spagnolo sul cambio di sesso e dovrà subire un processo per “crimine d’odio".
Persino per la Cina l'utero in affitto è uno scandalo
Nel paese comunista è andato in onda Ten Months with You, un documentario su una madre surrogata, nei cui titoli di coda viene ricordato che questa pratica «è severamente vietata dalla legge cinese». Nonostante ciò il film ha sollevato un polverone. Com’è possibile che nella rossa Cina si riesca a cogliere l'orrore, mentre in Occidente si faccia a gara per promuoverlo?
Documentario sull'utero in affitto censura i bambini
Ghosts of the Republique racconta la vicenda di due uomini che, sentendosi bloccati nelle proprie aspirazioni genitoriali dalla legge francese, corrono ai ripari volando a Las Vegas dove, grazie a Crystal, la madre surrogata, riescono ad ottenere due «figli». I registi sorvolano sul diritto dei bambini e ammettono di voler fare uno spot per cambiare la testa della gente e quindi la società.
Bruxelles: fiera del bimbo per gay, un abuso dell'umanità
Fiera del Bimbo in Belgio, il 7-8 novembre, per ricchi maschi gay che programmano figli "surrogati" sfogliando cataloghi di donne che forniscono uteri in affitto. I prezzi del "prodotto bambino" variano tra i 90 e i 150 mila dollari e comprendono servizi quali: accompagnamento psicologico, assistenza legale, fornitura di ovuli e anche sperma, madre surrogata, voli e hotel.
Bosé e Palau, i bambini pagano l'egoismo degli adulti
Finisce in tribunale la lite tra Miguel Bosé e il suo ex compagno Nacho Palau: con chi dovranno stare le due coppie di gemelli avuti da due maternità surrogate? Il criterio da seguire è il maggior bene dei bambini, ma il disastro a monte sul piano morale rimane. E mostra che i cosiddetti nuovi diritti portano con sé nuovi problemi giuridici e sofferenze
Femminista: "L'utero in affitto? Un abominio"
Sempre più femministe si dichiarano contrarie alla pratica barbara: Julie Bindel, scrittrice femminista radicale, che da decenni assiste le donne processate per aver ucciso i loro partner violenti, ha firmato un intervento in cui si scaglia, riportando episodi e fatti, contro la surrogacy a pagamento o "altruista" dal punto di vista della donna: "Non esiste libertà in questi contratti".