Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sant’Espedito a cura di Ermes Dovico

Suicidio assistito


Il suicidio semplificato dallo Stato ragioniere
SÌ DELLA CAMERA AL DDL

Il suicidio semplificato dallo Stato ragioniere

Approvato ieri a Montecitorio il Ddl Bazoli, che ora passa al Senato. Un emendamento fa saltare la necessità del doppio certificato medico: ne basterà uno solo, diversamente che per l’invalidità civile... La morte, da materia giuridica penale-civile, è sempre più degradata a pratica amministrativa. Così anche l’iter suicidario viene snellito, alla faccia perfino della “libertà” informata.
- LA STANZA DELLA MORTE, di G. Rocchi


La stanza della morte, che pena per gli ospedali
SUICIDIO ASSISTITO/2

La stanza della morte, che pena per gli ospedali

Il testo Bazoli-Provenza prevede dei “requisiti” per le strutture che aiuteranno le persone a suicidarsi. Le attrezzature, i veleni, ecc., saranno pagati con le tasse di tutti. Entrerà a regime un sistema dove per lo Stato conterà solo che l’aspirante suicida sia “consapevole”, senza lasciare spazio ad affetti e alla speranza.


Dalla morte agli ospedali, il Ddl Bazoli stravolge tutto
SUICIDIO ASSISTITO/1

Dalla morte agli ospedali, il Ddl Bazoli stravolge tutto

Da ieri di nuovo alla Camera, il testo unico Bazoli equipara il suicidio assistito alla “morte naturale”. Non è vero che il Parlamento è vincolato alla sentenza della Consulta, né a fare una legge. Con la quale le cose peggiorerebbero, perché il suicidio diverrebbe un diritto e la missione degli ospedali ne uscirebbe (dopo l’aborto) ulteriormente stravolta.


“No al suicidio assistito, chi soffre va aiutato a vivere”
INTERVISTA / MANTOVANO

“No al suicidio assistito, chi soffre va aiutato a vivere”

Sia nel testo sul suicidio assistito che nel referendum proposto dai Radicali ci sono trucchi linguistici dove «la sostanza non corrisponde alle definizioni». Il t.u. Bazoli «amplia le già ampie maglie della sentenza della Consulta» e «ridimensiona sempre di più le cure palliative», venendo meno a quell’aiuto e vicinanza che una società deve offrire a ogni malato. La Bussola intervista il giudice Alfredo Mantovano, curatore del libro «Eutanasia. Le ragioni del no»


«Mario, il tuo dolore può essere un passo verso la vittoria»
INTERVISTA/ DON VINCENT

«Mario, il tuo dolore può essere un passo verso la vittoria»

Tiene banco il caso di "Mario", marchigiano di 43 anni, da una decina tetraplegico a seguito di un incidente, e che oggi chiede il suicidio assistito. Ma chi soffre, come lui, deve sapere che «la sua vita ha valore. Così realizzerebbe anche che questo dolore, abbracciato e accolto, è un passo verso la vittoria» e all’incontro con un Amore eterno. Parla alla Bussola don Vincent Nagle, cappellano della Fondazione Maddalena Grassi.
VERSO IL SUICIDIO ASSISTITO, PRATICA CATTIVA CHE FARÀ CULTURA, di T. Scandroglio


Mario e il suicidio assistito, pratica cattiva che farà cultura
PIANO INCLINATO

Mario e il suicidio assistito, pratica cattiva che farà cultura

Diversamente da quanto scritto dai media, il Comitato regionale delle Marche non ha dato il via libera al suicidio assistito di “Mario”, tetraplegico di 43 anni. Ma valutare l’intollerabilità della sofferenza spetta, secondo la Corte costituzionale, al paziente. L’esito per Mario, con accanto i soliti Radicali, sembra quindi scontato: la morte. Eppure, il suo caso testimonia che c’è una resistenza culturale al suicidio assistito tra i sanitari. Ma la Consulta ha fatto una fuga in avanti.
- DON NAGLE: "IL TUO DOLORE PUÒ CONDURTI ALLA VITTORIA", di E. Dovico


Mario e Speranza, il ministro che aiuta a morire
IL CASO

Mario e Speranza, il ministro che aiuta a morire

Speranza ha risposto in meno di 24 ore alla lettera aperta del tetraplegico “Mario”, che invoca il suicidio assistito. Una solerzia che il ministro della Salute non ha avuto con i medici proponenti le cure domiciliari anti-Covid. La “libertà” che Speranza difende è solo quella in linea con l’autoritarismo governativo, come mostrano tutte le restrizioni (infondate) verso i non vaccinati.


Vogliono il suicidio assistito "naturale" come un infarto
RICOMINCIA L'ITER

Vogliono il suicidio assistito "naturale" come un infarto

Approvato dalle Commissioni Giustizia e Affari sociali il testo base della proposta di legge sul suicidio assistito che recepisce in toto le condizioni indicate dalla Consulta. Nei fatti renderà l'aiuto al suicidio come una mera formalità. Il ricorso al sostegno psicologico diventa eventuale, si allarga la platea degli aspiranti suicidi anche ai cardiopatici e ai malati oncologici perché estende i trattamenti di sostegno vitale a farmaci e terapie. E l'articolo 5, addirittura, classifica il decesso non come suicidio, bensì come morte incorsa per cause naturali. Come un infarto. Con queste premesse siamo a un passo dall'approvazione dell'iniezione letale. 


Vescovo contro l’eutanasia. Twitter lo censura
Irlanda

Vescovo contro l’eutanasia. Twitter lo censura

Prosegue il suo iter al parlamento irlandese la proposta di legge “Morire con dignità”, che mira a legalizzare l’eutanasia. Molto critica la Conferenza episcopale e in particolare il vescovo Kevin Doran, che si è visto censurare un tweet contro il suicidio assistito con la “motivazione” che violerebbe le regole… contro il suicidio. In realtà, è la visione cristiana che si combatte.


Giuda e l'Inferno, Paglia scomunica anche Gesù
BOMBE VATICANE

Giuda e l'Inferno, Paglia scomunica anche Gesù

Hanno fatto rumore le ultime esternazioni di monsignor Paglia, che ha definito “eretico” chi crede che Giuda sia all’Inferno. Ma i Vangeli, nonché molti santi e papi lo smentiscono. E anche sull’assistenza religiosa a chi si ostina al suicidio assistito le parole del vescovo contraddicono il Magistero.
- E PER VATICAN NEWS LA VERGINE DI GUADALUPE È UNA LEGGENDA, di Giuliano Guzzo


I “paletti” per l’eutanasia? Bugia per l’autodistruzione
NUOVO RAPPORTO

I “paletti” per l’eutanasia? Bugia per l’autodistruzione

Un’indagine del National Council on Disability dimostra che la morte di Stato non introduce la libertà di scelta ma spinge i malati a uccidersi, facendoli sentire un peso e non offrendo loro opzioni di vita. È una contagiosa mentalità mortifera (con cui fa i conti anche l’Italia), figlia di un razionalismo materialista che non riconosce l’infinito e disprezza il limite.


Giudici cattolici nella Consulta, c'è un problema
LEGGE ED ETICA

Giudici cattolici nella Consulta, c'è un problema

Da quanto riportato da alcuni organi di informazione, la sentenza della Corte Costituzionale che ha legittimato il suicidio assistito, sarebbe stata decisa all'unanimità. Compresi, quindi, i giudici cattolici, che non possono essere considerati al di sopra dell'etica naturale e dell'etica cattolica. Sarebbe il caso che i vescovi chiarissero che certi giudizi riguardano anche i giudici, non solo i politici.