Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Colombano a cura di Ermes Dovico

Pro vita


Nathan, nato da uno stupro. E pro vita «senza eccezioni»
LA STORIA

Nathan, nato da uno stupro. E pro vita «senza eccezioni»

Kathy Folan andava ancora al college quando venne stuprata. Poche settimane più tardi scoprì di essere incinta e, malgrado l’angoscia, decise di dare alla luce il suo bambino. Cercandogli una famiglia adottiva. Oggi lui, Nathan, ringrazia la madre e i genitori adottivi e respinge l’idea che lo stupro possa legittimare l’aborto: «La vita è vita, senza eccezioni»


Alabama, il giudice blocca la legge che vieta l’aborto
VERSO LA CORTE SUPREMA?

Alabama, il giudice blocca la legge che vieta l’aborto

Accogliendo il ricorso della multinazionale abortista Planned Parenthood, il giudice Myron Thompson ha bloccato la legge approvata a maggio dal parlamento dell’Alabama e che sarebbe dovuta entrare in vigore il 15 novembre. E ora? Il fronte pro vita punta a far approdare la causa alla Corte Suprema, per cercare di ribaltare la Roe contro Wade.


Regno Unito, giudice ordina l'aborto forzato su una disabile
EUGENETICA DI STATO

Regno Unito, giudice ordina l'aborto forzato su una disabile

Il giudice Nathalie Lieven ha autorizzato i medici a eseguire un aborto su una giovane con un ritardo mentale, nonostante la contrarietà della stessa disabile, di sua madre e dell'assistente sociale. La madre è una nigeriana che si è opposta anche in nome della propria fede cattolica e di quella della figlia, e facendo presente che sarebbe lei a prendersi cura del nipote. Ma per il giudice «il miglior interesse» della ragazza è abortire il figlio. E così, dopo l’eutanasia di Stato - vista con Charlie, Alfie e Isaiah - ecco l’aborto obbligatorio, frutto di un inganno che svela il vero volto di una falsa libertà.


Viva la piccola città texana «santuario per il nascituro»
VENTO PRO VITA

Viva la piccola città texana «santuario per il nascituro»

I cinque membri del consiglio comunale di Waskom, cittadina di 2.000 anime, hanno dichiarato il loro piccolo centro «Città-santuario per il nascituro» e definito «organizzazioni criminali» realtà come il colosso abortista Planned Parenthood. Una decisione coraggiosa, che potrebbe anche arrivare alla Corte Suprema. E se divenisse una svolta epocale?


Ecco come i media distorcono la realtà su Vincent Lambert
DISINFORMAZIONE SU UN DISABILE

Ecco come i media distorcono la realtà su Vincent Lambert

Vincent non è in fin di vita, respira autonomamente e non è attaccato a nessuna macchina, come dimostra un video girato due sere fa. A ciò va aggiunto il dato morale: anche se fosse stato un paziente terminale e dipendente dalle macchine, non sarebbe comunque lecito ucciderlo. I maggiori media non descrivono come stanno realmente le cose nel caso Lambert, oppure strumentalizzano alcuni particolari veri per benedire l’eutanasia. Ecco una panoramica.


I vescovi difendono Vincent, ma Leonetti lo vuole morto
IN FRANCIA È BATTAGLIA

I vescovi difendono Vincent, ma Leonetti lo vuole morto

Il senatore Leonetti nega che Vincent Lambert sia un disabile (ma il dottor Ducrocq lo smentisce) e ne giustifica di fatto l’uccisione, attribuendo il “problema” ai genitori che chiedono di continuare a dargli cibo e acqua. Il Difensore dei diritti risponde in modo pilatesco all’appello della famiglia, mentre diversi vescovi francesi parlano a difesa del diritto alla vita del 42enne.

- LA VOCE DI SAN GIOVANNI PAOLO II


Sarah, la 17enne Down, nuova stella del mondo pro life
LA TESTIMONIANZA

Sarah, la 17enne Down, nuova stella del mondo pro life

La canadese Sarah Joy Walker, affetta da trisomia 21 e venuta alla luce grazie agli ideali pro vita dei suoi genitori, ha raccontato per la prima volta la propria storia all’Alberta March for Life, manifestando l’auspicio di «diffondere la parola di Dio», in un mondo che fa finta di nulla davanti all’eliminazione seriale delle persone con sindrome di Down.


C’è un cuore che batte a Times Square
LA VITA NEL GREMBO IN 4D

C’è un cuore che batte a Times Square

Un gruppo pro life ha allestito dei megaschermi a New York per mostrare in diretta un’ecografia tradizionale e un’altra in 4D, e fare ascoltare il battito cardiaco di un bambino nella pancia della mamma. Il bimbo è di Abby Johnson, l’eroina pro vita convertitasi dopo aver assistito a un aborto. Perché non ripetere l’evento newyorchese anche in Italia?


Lei prega contro l’aborto. E il dem Usa la molesta per 8 minuti
VIDEO SHOCK DI BRIAN SIMS

Lei prega contro l’aborto. E il dem Usa la molesta per 8 minuti

Il politico democratico Brian Sims, attivista Lgbt e pro aborto eletto al parlamento della Pennsylvania, si scaglia verbalmente per 8 minuti contro una donna che stava pregando all’esterno di una clinica della Planned Parenthood, insultando la fede cristiana e definendo più volte “disgustoso” il gesto di preghiera di colei che chiama “vecchia signora bianca”. Non pago, pubblica il video su Twitter, mettendo la signora alla gogna pubblica.


La Cedu dà l’ok all’uccisione di Vincent Lambert
RESPINTO IL RICORSO DEI GENITORI

La Cedu dà l’ok all’uccisione di Vincent Lambert

La Corte europea per i diritti dell’uomo ha rigettato il ricorso dei genitori di Vincent Lambert, dando così il via libera all’arresto di alimentazione e idratazione per il quarantaduenne francese. La Cedu si è rifiutata di esaminare quanto è successo negli ultimi quattro anni, richiamandosi a una sua sentenza, iniqua, del 2015. Rimane il ricorso al Comitato dell’Onu sui disabili.


Dal Belgio al Canada, come si precipita verso il baratro
EUTANASIA

Dal Belgio al Canada, come si precipita verso il baratro

In Belgio molti neonatologi chiedono di poter praticare attivamente l’eutanasia (con l’iniezione letale) sui neonati. In Olanda la si può chiedere anche per i normali acciacchi dovuti all’età e in Australia si pensa già a limitare l’obiezione di coscienza. E poi c’è il Regno Unito dei piccoli Alfie, Charlie e Isaiah, a ricordare che la mentalità eutanasica si sta diffondendo rapidamente, con tutto il suo carico di morte e disperazione.


Vincent Lambert, la Francia ha deciso per la sua morte
EUTANASIA

Vincent Lambert, la Francia ha deciso per la sua morte

Confermata il 24 aprile dal Consiglio di Stato francese la sentenza del Tribunale amministrativo che aveva disposto lo stop dell’alimentazione e idratazione a Vincent Lambert, il paziente quarantaduenne in stato pauci-relazionale. I genitori hanno intanto fatto sapere attraverso gli avvocati di aver depositato un ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo e un altro al Comitato dell’Onu sui diritti delle persone con disabilità. Ma tra i fautori dell’eutanasia c’è già chi mette le mani avanti, mostrando di essere, in ogni caso, pro morte.

- L'EUTANASIA DAL BELGIO AL CANADA, UN PRECIPIZIO SENZA FINE, di Ermes Dovico