- Natale 2020
Grande partecipazione alle Messe nel distretto indiano di Kandhamal
- Cristiani Perseguitati
- 29-12-2020
I fedeli hanno celebrato con gioia il Natale, entusiasti di poter ricevere i sacramenti e assistere alla Messa nonostante il Covid-19
I fedeli hanno celebrato con gioia il Natale, entusiasti di poter ricevere i sacramenti e assistere alla Messa nonostante il Covid-19
Dalla mattina del 24 dicembre alla sera del 26 ad Abu Dhabi, la capitale degli Emirati Arabi Uniti, si celebreranno 70 messe
In Italia la Chiesa è scesa a compromesso con lo Stato, lasciando che fosse questo a dettare la linea sulle celebrazioni natalizie. Nel resto d'Europa, però, dove i governi erano ostili, vescovi e fedeli hanno combattuto ottenendo il rispetto per il primato della libertà religiosa in Paesi che vogliono definirsi democratici.
Sono appena riprese le Messe con popolo in Irlanda dopo sei settimane di divieto imposto dal governo. Ma una parte di vescovi e laici hanno reagito con forza accusando il governo di azioni incostituzionali. E ora, per evitare nuove chiusure è stato fatto ricorso all'Alta Corte, di cui si aspetta ora la sentenza.
- DALLA SPAGNA AL REGNO UNITO, LA GUERRA DELLE MESSE, di Luca Volontè
In diversi Paesi europei proseguono le iniziative dei fedeli per chiedere che venga rispettata la libertà di culto in tempi di Covid. Differente l’atteggiamento dei vari governi. Negli ultimi giorni, grazie anche a denunce e ricorsi, sono arrivati buoni segnali da Spagna, Francia e Regno Unito. Rimane molto dura la situazione in Belgio, Irlanda del Nord e Svizzera.
Il limite di 30 fedeli per Messa, a prescindere dalla grandezza della chiesa, è ingiustificato, sproporzionato e illegale. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della Conferenza episcopale francese contro il Governo Macron, che ora deve rivedere la sua linea. Segno che la mobilitazione dei vescovi (e con loro dei laici), per difendere i diritti di Dio contro le ingiustizie, paga.
Lo stop delle celebrazioni da parte di Macron ha portato i vescovi francesi a chiedere la revisione della decisione al Consiglio di Stato che l'ha respinta. Ma i cattolici non si sono arresi e stanno protestando a centinaia pregando e cantando alla Madonna fuori dalle loro cattedrali. Dando così un segno al mondo di una fede cresciuta nel nascondimento ma destinata ad invadere il mondo.
Il sindaco democratico di San Francisco, London Breed, ha imposto misure repressive nei confronti dei credenti, proibendo di fatto di frequentare chiese e luoghi di culto, mentre sono aperti i grandi magazzini ed è consentito partecipare alle manifestazioni di Black Lives Matter. L’arcivescovo Salvatore Cordileone protesta: "Adesso basta, state prendendo in giro Dio!"
In molte chiese sono stati tolti gli inginocchiatoi e i fedeli non possono ricevere la Comunione in bocca. Ma l’Ordinamento Generale del Messale Romano chiede di inginocchiarsi «alla consacrazione a meno che lo impediscano lo stato di salute e...». Perciò è chi sta in piedi che deve spostarsi. Sulla Comunione il presidente nazionale dei Medici Cattolici ha detto che quella «in mano è igienicamente meno sicura». Questi gli abusi non chiesti dal protocollo e contrari al Diritto Canonico.
Il coronavirus ha decretato la morte dell’onnipotenza scientifica, ma gli scienziati non si arrendono e usano il virus per uccidere Dio occupando il suo posto: l’infettivologo Galli ha affermato: «Non si può consentire la libertà di culto. La Messa non è priorità». Il virologo Burioni ha dichiarato: «Dio vuole che tutti preghino da casa…abbiamo chiuso quello che non è indispensabile, penso che la parrocchia possa non aprire». Il potere all’ignoranza.
Nell’esecutivo si “sono concentrati esclusivamente sul benessere fisico e pochissimo su quello economico”. Lockdown eccessivo e così “molti rimarranno senza lavoro”. “L’UE è un disastro, lontanissima dal pensiero dei padri fondatori”. La Costituzione riconosce il diritto di culto, “ma per i cattocomunisti al governo la religione conta ben poco”. Parla alla Nuova BQ Vinicio Bulla, l’imprenditore che regala bonus-bebè ai suoi dipendenti e paga loro le rette degli asili.
«Medio Oriente e in Africa, il coronavirus non si è manifestato in forme aggressive. Ma qui la gente ha subito ben di peggio perciò teme molto meno il virus. Anche per questo, la rinuncia alla Messa e alla vita comunitaria è qualcosa di molto più difficile da accettare rispetto all’Italia e all’Europa». Così Alessandro Monteduro, direttore di Aiuto alla Chiesa che Soffre, spiega a La Nuova Bussola Quotidiana.