Stampa e toghe contro Nordio: l'obiettivo è il governo
Il Guardasigilli propone di limitare l'abuso delle intercettazioni e la loro pubblicazione indiscriminata. I magistrati insorgono e i giornalisti gridano al bavaglio, ma in realtà mirano a mettere in crisi l'esecutivo, che abbassa i toni per evitare uno scontro fatale con la magistratura.
I poteri forti accerchiano il governo Meloni
Messaggi incrociati e sospetti verso l’esecutivo in carica da parte di Bankitalia, Confindustria, sindacati e magistratura. Con una ulteriore incognita sulle toghe – cui il guardasigilli Nordio ha toccato nervi scoperti – che potrebbero replicare la reazione già vista ai tempi di Berlusconi.
Eppur si muove: la riforma della giustizia
La politicizzazione della magistratura è uno dei principali problemi della nostra democrazia. E nessuno è riuscito a riformarla. Forse adesso qualcosa si muove: il governo Draghi ha presentato la riforma, che andrà poi discussa in Parlamento (senza fiducia). È un primo tentativo di separare la magistratura dalla politica.
Mattarella, nel bis, piccona la magistratura
Nel discorso di insediamento per il secondo mandato abbiamo visto un Mattarella semi-presidenzialista, più energico e risoluto del solito e pronto a premere sull’acceleratore delle riforme, senza auto-relegarsi a un ruolo puramente notarile. I suoi strali si indirizzano sui magistrati. Che sia la volta buona di una riforma?
Palamara candidato, una scelta controproducente
Palamara, dopo aver denunciato le malefatte della magistratura nel suo Il Sistema, si candida, a Roma, da indipendente per le suppletive alla Camera. Ma lo attende un processo per corruzione. Non è la miglior persona che possa condurre una battaglia per la riforma della magistratura.
Il sovranismo non è reato. Ma è diventato un'ossessione
Magistratura e media si stanno accanendo sempre più su un unico obiettivo: il sovranismo. L'episodio delle 11 persone indagate per vilipendio al presidente Mattarella rivela quanta attenzione viene rivolta dalle toghe a una sola parte politica, per le sue idee prima ancora che per le sue colpe. Come dimostra anche l'accanimento su Salvini.
Riforma della magistratura. Stavolta lo chiede l'Europa
Al settore della giustizia il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) destina 3,2 miliardi. Il sistema giudiziario è il punto debole dell'Italia. La lentezza del processo civile e delle procedure di riscossione del credito rendono poco competitivo il nostro Paese. Per non parlare delle incertezze nel penale. Stavolta è l'Ue che chiede la riforma, a partire da quelle del processo civile e penale.