66.413 (e più) motivi per abrogare la Legge 194
Il Ministero della Salute ha presentato la Relazione sulla 194. Gli aborti ufficiali, nel 2020, si attestano sui 66.413, un dato in diminuzione, ma che non tiene conto dei potenziali aborti con i cosiddetti “contraccettivi di emergenza”, le cui vendite crescono. Aumenta il ricorso alla RU. E i dati sui colloqui confermano che la 194 è fatta per abortire, non per salvare. Va abrogata.
«Abrogare la 194 si può. Ma servono formazione e preghiera»
La sentenza della Corte Suprema USA sull’aborto può offrire ai pro vita italiani «un’opportunità per mettere in discussione una legge ingiusta». C’è un grande lavoro da fare sul piano normativo e culturale, perché «nessuna ragione può prevalere sulla sacralità della vita umana». La Chiesa non può, in nome del dialogo, venir meno alla «doverosa chiarezza» su aborto e 194. E serve recuperare la convinzione che «le buone battaglie si vincono innanzitutto con la forza di Dio». La Bussola intervista Antonio Suetta, vescovo di Ventimiglia - San Remo.
- LO STRANO SILENZIO DI PAGLIA, di Tommaso Scandroglio
Lo strano silenzio di Paglia sull’abrogazione della 194
In un’intervista al Corriere della Sera, il presidente della Pontificia Accademia per la Vita parla delle ricadute in Italia della sentenza della Corte Suprema statunitense, che ha mandato in soffitta la decisione abortista Roe vs Wade. Monsignor Paglia fa alcune affermazioni condivisibili, mentre altre sono censurabili. E colpisce il silenzio sulla volontà di abrogare la 194.
194, complicanze e non solo: la Relazione fa acqua
L’Aigoc denuncia le gravi mancanze della Relazione sull’attuazione della Legge 194, che riporta molti dati “non rilevati” per variabili fondamentali, non riferisce adeguatamente sulle complicanze post aborto, sottostimandole, e presenta un ricorso abnorme alle procedure d’urgenza. E intanto cresce l'aborto farmacologico.
Eutanasia, non si ricada nel tranello di una legge 'cattolica'
La proposta di referendum dei radicali sarà probabilmente dichiarata inammissibile dalla Corte Costituzionale, ma resta la pressione sul Parlamento ad allargare la possibilità delle uccisioni. La sentenza con cui la Consulta ha dichiarato parzialmente illegittimo il divieto di aiuto al suicidio, comunque, non obbliga in alcun modo le camere a legiferare: piuttosto dovrebbero abrogare la legge sulle Dat. I parlamentari cattolici hanno il dovere di proteggere i malati e gli anziani più fragili, difendendo la verità tutta intera. E non ricadere così nell’errore della Legge 40.
Aborto, il conto salato: 5 miliardi per eliminare 6 milioni
A 43 anni dall’approvazione, una delle poche certezze è che la Legge 194 è stata un totale fallimento. Pro Vita & Famiglia presenta il primo studio sui costi economici e sociali dell'aborto: spesi circa 120 milioni all'anno. E con l'aborto domestico da RU 486 tornano anche gli aborti clandestini che si diceva di voler eliminare approvando la legge. Nasce un osservatorio permanente sull'applicazione della 194.
- FIRMARE LA LEGGE? LO STRAPPO DI MALTA di Luca Volontè
La Marcia per la Vita torna in piazza e compie dieci anni
La decima edizione della Marcia per la Vita torna in presenza, in piazza, a Roma. Molti gli ospiti internazionali, sia associazioni che ambasciatori da Polonia e Ungheria. Particolarmente forte l'intervento di Anna Bonetti, attivista sordomuta, contro l'aborto eugenetico. Contrastare la legge 194 non è impossibile e non è retrogrado.
“La vita non è negoziabile, il fine è abrogare la 194”
La vita umana innocente è «intangibile, dal concepimento alla morte naturale»: si deve quindi arrivare all’abrogazione della Legge 194. «La strategia del “male minore” ha permesso alla cultura della morte di diffondersi», perciò bisogna «combattere senza compromessi» e sapere «che nessun risultato è possibile senza la preghiera». La Bussola intervista Virginia Coda Nunziante, presidente della Marcia per la Vita, in programma (in forma statica) il 22 maggio a Roma.
Il figlio in provetta e l’ex: il guaio sta nei “diritti civili”
Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere dà ragione a una donna che vuole l’impianto degli embrioni nonostante il no del marito da cui ha divorziato. La vicenda fa comprendere che disordine chiama disordine. E le prime vittime sono i figli, cosificati dai cosiddetti diritti civili, dal “diritto” al divorzio a quello alla fecondazione artificiale.
Ru486, il Lazio si adegua. I pro-vita giochino d’attacco
Anche la Regione guidata da Zingaretti ha recepito le nuove linee guida sulla Ru486, emanate nel 2020 da Speranza, con day hospital, aborto pure nei consultori e fino alla nona settimana. Come reagire? Il problema non si risolve con il ricovero ordinario, che implica sempre l’uccisione del bambino, ma bisogna chiedere di abrogare la 194.
I bambini nel grembo esistono. E sono fonte di speranza
Nel Consiglio comunale di Alessandria verrà riproposta la mozione a sostegno della vita per offrire una opzione diversa alle donne che sono tentate di abortire. Il tutto nel rispetto della Legge 194. Ma basta questo per scatenare i collettivi femministi che negano l'esistenza dei feti. Ma scienza ed esperienza dicono il contrario, e ora un libriccino spiega anche il destino dei bambini abortiti.
Mozione pro vita: dopo le proteste Lega e Fi "mollano"
Sono bastati qualche assorbente lanciato, le urla e la scritta “La 194 non si tocca” per bloccare il Consiglio comunale e far retrocedere quasi tutta la maggioranza che aveva promesso il suo appoggio ad una mozione pro vita. Locci, primo firmatario del provvedimento, spiega alla NuovaBQ: «La mozione aiuta le donne in difficoltà economica a non abortire, ma Pd e M5S hanno chiesto le mie dimissioni. Complice il silenzio di anni che ha irrobustito tabù come questi. Andrò fino in fondo».
- LE ABORTISTE, COME GARIBALDI A NAPOLI NEL 1860, di Angela Pellicciari