Via la 194: parole che edificano cattedrali di speranza
Il senatore Simone Pillon ha spiegato che bisogna lavorare per abrogare la legge 194 sull'aborto perché: «La libertà di scelta ce l'hai prima di concepire una vita. Poi c'è il diritto di un innocente a vivere». È vero che non ci sono i numeri per farlo, ma se dichiarazioni come queste si moltiplicano il vento cambierà, perché fanno cultura. Come quando Salvini ha parlato di preghiera per le vittime di Genova.
Aborto, come e perché la Chiesa deve ancora combattere
«La pratica dell’aborto è condannata dalla Chiesa e ad essa si oppone anche la retta ragione. “Non uccidere” è un principio della coscienza morale dell’umanità, ossia della legge morale naturale che l’intelligenza è in grado di conoscere. La Chiesa non può abbassare la guardia: Dio le ha affidato non solo il compito di conservare la legge soprannaturale ma anche la legge naturale, educando all'uso della ragione».
Universitari per la vita: "Chiediamo la fine della 194"
La fondatrice Chiara Chiessi: «La partecipazione alla Marcia è una testimonianza per ricordare che tutti i nati dopo il '78 sono sopravvissuti alla 194. Scendiamo in piazza per testimoniare l’iniquità di quella legge. Il fatto di vedere che ci sono dei giovani che si spendono per questa causa e credono in qualcosa fa riflettere. Oltre a farci sentire e informare preghiamo, anche se fra noi c'è anche chi non è cattolico».