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San Giorgio a cura di Ermes Dovico

Italo calvino


Il declino della società e il compito dello scrittore
100 ANNI DI CALVINO / 29

Il declino della società e il compito dello scrittore

Leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità sono i temi di cinque capitoli de Le lezioni americane e ci parlano dei valori che Calvino vuole trasmettere.


Un promemoria per l’uomo odierno: salvare l’immaginazione
100 ANNI DI CALVINO / 28

Un promemoria per l’uomo odierno: salvare l’immaginazione

Pensare per immagini, creando associazioni tra ciò che è e ciò che avrebbe potuto essere: è una facoltà fondamentale per lo scrittore che si chiede se troverà ancora spazio nel XXI secolo.


Palomar, imparare l’arte del silenzio per osservare
100 ANNI DI CALVINO / 26

Palomar, imparare l’arte del silenzio per osservare

Per ammissione di Calvino il romanzo Palomar è il suo libro più autobiografico. Raccoglie una serie di racconti, o meglio osservazioni di un personaggio che ha imparato l’arte del silenzio.


L’avventura di un miope: i veri occhiali sono l’amore
100 ANNI DI CALVINO / 24

L’avventura di un miope: i veri occhiali sono l’amore

Abbiamo bisogno di essere amati: solo nell’esperienza di essere amati poi possiamo davvero amare e capire la nostra vocazione. Amilcare, protagonista de “L’avventura di un miope”, ha bisogno di essere chiamato, pro-vocato.


Al bivio tra "Gli amori difficili" e quelli impossibili
100 ANNI DI CALVINO / 23

Al bivio tra "Gli amori difficili" e quelli impossibili

I protagonisti dei racconti pubblicati nel 1970 perlopiù non si incontrano. Come Arturo ed Elide, che, nonostante le difficoltà poste dalla routine quotidiana, tuttavia esprimono il desiderio di incontrarsi.


Cercare e dare spazio a ciò che inferno non è
100 ANNI DI CALVINO / 22

Cercare e dare spazio a ciò che inferno non è

Ne Le città invisibili Kublai Khan rappresenta lo sforzo umano di misurare e comprendere tutta la realtà. Marco Polo, però, invita l’imperatore ad uno sguardo diverso...


Come vedere la città invisibile
100 ANNI DI CALVINO / 20

Come vedere la città invisibile

Le considerazioni di Calvino sulle città non riguardano solo l’urbanizzazione. Lo scrittore è in ricerca, vuole documentare la realtà della vita in comune, togliendo ciò che gli impedisce di vedere bene. Come nacquero Le città invisibili.


Anche una piccola formica può rovinare la nostra esistenza
100 ANNI DI CALVINO / 18

Anche una piccola formica può rovinare la nostra esistenza

Sin dalla notte dei tempi gli esseri umani coltivano l'aspirazione a fuggire dalla quotidianità per cercare la felicità nella natura incontaminata. La ritroviamo nell'incipit del lungo racconto "La formica argentina".


Accade un imprevisto e nasce "La giornata di uno scrutatore"
100 ANNI DI CALVINO / 14

Accade un imprevisto e nasce "La giornata di uno scrutatore"

È il 1953: Calvino assiste a una discussione in un seggio elettorale. Ed è lì che gli viene l’ispirazione per un nuovo racconto, che terminerà solo dieci anni dopo. Un tempo pieno di eventi a livello internazionale, che segnano anche la vita dello scrittore.


«Anche ad essere si impara», quando si accoglie la realtà
100 ANNI DI CALVINO / 13

«Anche ad essere si impara», quando si accoglie la realtà

L’ultima parte de Il cavaliere inesistente è piena di colpi di scena. Si scopre finalmente la verità su Sofronia. Agilulfo si dissolve e si svela la vera identità della narratrice.


Il cavaliere inesistente e la ricerca della verità
100 ANNI DI CALVINO / 12

Il cavaliere inesistente e la ricerca della verità

Torrismondo contesta l’autenticità del titolo di cavaliere ottenuto da Agilulfo, narrando una storia che appare a tutti una rivelazione. Ne scaturisce una ricerca, che vede i protagonisti in viaggio per raggiungere una certezza...


Il cavaliere inesistente e l’uomo «che c’è e non sa di esserci»
100 ANNI DI CALVINO / 10

Il cavaliere inesistente e l’uomo «che c’è e non sa di esserci»

Protagonista del romanzo Il cavaliere inesistente è Agilulfo, che è senz’altro un modello di soldato che funziona bene, il migliore, eppure è infelice. E c’è un personaggio dell’esercito che appare antitetico a lui: è Gurdulù...