Ucraina, dopo la conferenza svizzera la via della pace è ancora lontana
Una conferenza di pace senza il belligerante che, peraltro, sta vincendo la guerra non poteva andare molto lontano. Le posizioni delle due parti sono lontanissime, ma l'impressione è che i leader occidentali vogliano arrivare al rinnovo della Commissione europea e alle elezioni americane, sperando che l'Ucraina non capitoli nel frattempo
Due illusioni e un inganno di una guerra di propaganda
La guerra in Ucraina si è sviluppata su due grandi illusioni e un inganno: quella dei russi, convinti di portare alla resa Kiev in pochi mesi e quella delle cancellerie europee convinte di portare l'Ucraina alla vittoria. In mezzo c'è l'inganno di cui è vittima il popolo ucraino.
Guerra del grano, stavolta l'aggressore è l'Ucraina
Il mercato europeo è stato inondato di grano ucraino mettendo in crisi l'agricoltura di Polonia, Ungheria, Bulgaria, Romania e Slovacchia. Forte tensione con la Polonia, Paese più generoso negli aiuti all'Ucraina e ora minacciato politicamente ed economicamente da Kiev.
Che fine faranno le armi fornite all'Ucraina
Il Washington Post, con ben tre mesi di ritardo, si fa una domanda che noi, su queste colonne, ci ponevamo fin da subito: che fine faranno le armi fornite all'Ucraina? I precedenti, in Mali, in Siria e in Afghanistan, non sono incoraggianti. Armi fornite agli alleati di allora sono finite nelle mani dei nemici dell'Occidente. Il rischio è grande.
Consacrarsi a Maria, la via indicata dai santi
Oggi, al culmine della liturgia a San Pietro (inizio alle 17), papa Francesco consacrerà al Cuore Immacolato di Maria la Chiesa e il mondo, in particolare Russia e Ucraina. Un atto fondamentale, se si accompagnerà all’abbandono di ciò che è alla base della guerra e di ogni male: il peccato. Una battaglia che non riguarda solo le nazioni in generale, ma si gioca in ciascuno dei nostri cuori, chiamati alla consacrazione alla Madre celeste come insegnata dai santi, dal Montfort a Massimiliano Kolbe, a Padre Pio.
- IL TESTO DELLA CONSACRAZIONE ODIERNA
«Consacrazione atto politico di pace: coi vescovi voce del Papa più forte»
«Dalla consacrazione della Russia ci attendiamo un esito politico per la pace perché ormai possiamo sperare solo nella preghiera, la voce del Papa è più forte se sorretta dai vescovi». Il vescovo Camisasca, che consacrò la sua diocesi nel centenario delle apparizioni di Fatima («ho visto tanti frutti di conversione»), dice alla Bussola che «la guerra nel cuore dell’Europa è il segno che ha abbandonato Dio. L’Europa non può fare a meno dell’Ucraina e deve difenderla dall’attacco russo, ma non può fare a meno nemmeno della Russia».
- EPISCOPATO IN COMUNIONE: BEL SEGNALE di Luisella Scrosati
Che fare se il profugo di guerra non si vuole vaccinare
Il governo di fronte a un bivio: accoglienza o vaccinazione? Dall'Ucraina in guerra stanno arrivando 800mila profughi, almeno. E in Ucraina due cittadini su tre non sono vaccinati. Le Regioni chiedono di sburocratizzare le procedure. Ma se il governo impone l'obbligo, come per gli italiani, può scoppiare la rivolta. Se non lo fa è discriminazione.
Così contro Putin i pacifisti sono diventati neo-con
La Sinistra ha sempre condannato gli interventi Usa in aree di crisi come neo-con, mentre dominava il dogma del dialogo. Da quando con Obama i rapporti Usa-Russia si sono rotti, Putin è diventato il nemico, il nuovo Saddam. Eppure l'equilibrio della guerra fredda nasceva dal riconoscimento della forza dell'avversario. Invece si benedicono armi e arruolamenti, ma si dimentica che la Russia è l'erede di una tradizione millenaria con linee geopolitiche riconoscibili. Gli interessi occidentali devono contrapporsi, ma tenendo conto della controparte perché l'Occidente deve avere meno nemici.
- QUANTO CI STA COSTANDO LA GUERRA? di Luca Volontè