Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Pietro Canisio a cura di Ermes Dovico

Giovanni paolo ii


«Canonizzare Camara significa canonizzare il comunismo»
L'INTERVISTA

«Canonizzare Camara significa canonizzare il comunismo»

A breve dom Helder Camara potrebbe essere dichiarato venerabile. Protagonista della teologia della liberazione, benevolo verso Urss e Cina, nella sua diocesi si pianificava la lotta armata rivoluzionaria. Un "santino mediatico" e ideologico, ben più che religioso, dice alla Bussola Julio Loredo, presidente della TFP italiana.


Il beato Popiełuszko, un martirio che dà ancora frutto
TESTIMONE DI CRISTO

Il beato Popiełuszko, un martirio che dà ancora frutto

Il 30 ottobre 1984 veniva ritrovato, nelle acque della Vistola, il cadavere di padre Jerzy Popiełuszko, rapito e ucciso 11 giorni prima dai servizi segreti comunisti. Un fatto che sconvolse il popolo polacco, san Giovanni Paolo II in testa. Ma a 38 anni dal martirio, la fama di santità del “cappellano di Solidarność” continua a diffondersi.


Il beato Carlo d’Asburgo: la politica come “servizio santo” ai popoli
INTERVISTA / MARTINO D'AUSTRIA-ESTE

Il beato Carlo d’Asburgo: la politica come “servizio santo” ai popoli

Alla Bussola l’arciduca Martino d’Austria-Este parla del nonno, l’ultimo imperatore d’Austria, di cui oggi ricorre la memoria liturgica nell’anniversario delle nozze con Zita di Borbone-Parma. Dall’isola di Madeira, dove morì giovanissimo in esilio nel 1922, al mondo intero è diffusa la devozione verso il sovrano che san Giovanni Paolo II beatificò nel 2004 proponendolo a modello di politico e uomo di pace.


Popieluszko, un ricordo del martire dei comunisti
POLONIA

Popieluszko, un ricordo del martire dei comunisti

Avrebbe compiuto oggi 75 anni, don Jerzy Popieluszko, se non fosse stato assassinato dalla polizia segreta polacca, ai tempi del comunismo. Il "cappellano di Solidarnosc" predicava agli operai, invitandoli a combattere il male con il bene. Beatificato nel 2010, oggi è ricordato in un Congresso a Czestochowa. 


Teologia del Corpo, ecco la settimana formativa
A LUGLIO

Teologia del Corpo, ecco la settimana formativa

Continua il «Cammino del Bell’Amore», che ha lo scopo di divulgare la Teologia del Corpo di san Giovanni Paolo II. Famiglia, Chiesa, lavoro, biotecnologie, metodi naturali, educazione dei figli: sono i temi che verranno approfonditi in una settimana formativa a luglio, in provincia di Bergamo, con docenti di altissimo spessore. Aperte le iscrizioni.


Cari politici, la vostra strategia è guerrafondaia
LA LETTERA

Cari politici, la vostra strategia è guerrafondaia

In forza di motivazioni presentate come indiscutibili per le democrazie, non si considerano più le conseguenze catastrofiche della guerra e di un suo allargamento. È la naturale conseguenza di politici, anche cattolici, che guardano la Parola di Dio come un corpo estraneo; di un’Europa che disprezza le sue radici e i suoi grandi personaggi, come san Giovanni Paolo II, che hanno operato davvero per la pace. Un consiglio...


La sessualità nel suo senso soprannaturale. Ecco il corso
TEOLOGIA DEL CORPO

La sessualità nel suo senso soprannaturale. Ecco il corso

Definite «una sorta di bomba ad orologeria» (Weigel), le catechesi di san Giovanni Paolo II sulla Teologia del Corpo rappresentano un insegnamento rivoluzionario, nel metodo e nel contenuto, sulla sessualità umana. Aperte le iscrizioni a un corso d’approfondimento tenuto dal professor don José Granados e che si svolgerà il 2-3 aprile.


In festa per Giovanni Paolo II, un santo patrono d’eccezione
CASALI DEL MANCO

In festa per Giovanni Paolo II, un santo patrono d’eccezione

Il giovanissimo comune calabrese di Casali del Manco, istituito nel 2017, è tra i primi in Italia ad aver scelto Giovanni Paolo II come proprio santo patrono. Per la memoria liturgica del grande Papa polacco, che ricorre il 22 ottobre, sono in programma una Messa solenne e delle iniziative per diffondere la grande eredità spirituale e culturale di Wojtyla.
- AREOPAGO E GOLGOTA, LE ORIGINI CHE L'UE HA RINNEGATO, di S. Grygiel


La Messa antica fa bene alla Dottrina sociale
LEGAME DIMENTICATO

La Messa antica fa bene alla Dottrina sociale

Il Summorum pontificum aveva dato speranza a molti impegnati sul fronte della Dottrina sociale della Chiesa e che pure hanno continuato a partecipare alla Messa di Paolo VI. La DSC, infatti, non è aliena alla liturgia. Nella Messa antica la centralità di Dio, compresa la Sua regalità sociale, risulta più evidente che nel Novus Ordo. L’ultimo motu proprio di Francesco va invece nel senso di una “nuova” DSC dove il divino arretra e il primato della Chiesa sul mondo va scomparendo.


Così s'imbavaglia anche lo Spirito Santo
IL DECRETO SUI MOVIMENTI

Così s'imbavaglia anche lo Spirito Santo

La grande fioritura di movimenti spirituali laicali, post-conciliare, incoraggiata e accolta da San Giovanni Paolo II e dall'allora cardinale Ratzinger, con il nuovo Decreto Generale viene disincentivata e limitata e con essa la promozione della fede in Dio all'interno della Chiesa.


Movimenti al guinzaglio, mai stata meno libertà nella Chiesa
IL NUOVO DECRETO

Movimenti al guinzaglio, mai stata meno libertà nella Chiesa

Con il nuovo decreto che impone la democratizzazione, i movimenti vengono ridotti ad associazioni e i carismi mortificati. È un'ulteriore tappa del processo di costrizione e omologazione che ha già colpito conventi di clausura e parrocchie.  I grandi movimenti risultano normalizzati, quelli refrattari sono sotto pressione e quelli che resistono vengono apertamente combattuti. Mai vista una serie così ampia di commissariamenti, visite apostoliche, accentramento di potere ecclesiale, timori di rappresaglie.
ESCLUSIVO - CORDES: IMBAVAGLIATO ANCHE LO SPIRITO SANTO


Bomba di Francesco sui movimenti: limite di mandati
CHIESA

Bomba di Francesco sui movimenti: limite di mandati

Per decreto, il Vaticano entra nell'organizzazione delle associazioni internazionali di fedeli. Viene introdotto un limite temporale per i mandati degli organi di governo e dei loro membri, fondatori inclusi. E questo per evitare "autoreferenzialità" e "veri e propri abusi". Si chiude un'epoca iniziata da S. Giovanni Paolo II a Loreto nel 1985.