Uomini, animali e piante pari sono. Parola di gesuiti
La rivista Aggiornamenti sociali ospita un saggio della teologa Elizabeth Johnson, che porta alle estreme conseguenze il concetto di ecologia integrale, arrivando a negare la specificità dell'uomo nel Creato. È la versione cattolica dell'anti-specismo.
Le interviste del Papa: slogan fissi, confusione garantita
Indietrismo, clericalismo e le immancabili ambiguità sull'inclusione di omo e transessuali: è il consueto copione andato in scena anche nel colloquio di Francesco con i gesuiti portoghesi.
Rupnik, il caso è chiuso: tutti contenti tranne le vittime
La recente Lettera agli Amici del Centro Aletti ripropone la narrazione per cui le accuse all'ex-gesuita non sono altro che calunnie. Dimesso dall'ordine lui sarà libero di incardinarsi dove vuole, ma anche Santa Sede e Gesuiti hanno evitato di dover aprire un vaso di Pandora.
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Rupnik dimesso dai Gesuiti ma solo per "disobbedienza"
L'artista-teologo ha ricevuto un decreto di espulsione dall'ordine, per il «rifiuto ostinato di osservare il voto di obbedienza», avendo rifiutato il trasferimento imposto. Bene ma non benissimo: gli abusi e gli scandali non contano? Senza contare che continua a rimanere sacerdote.
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Una piccola ma vivace comunità cattolica in Kirghizistan
Guidati dai missionari gesuiti i cattolici kirghizi, benché siano non più di 1.500, svolgono con successo attività culturali e sociali
Francesco non era "profeta in patria" ma nel 2024 tornerà
L’Argentina rivedrà Francesco, dopo un decennio di rinvii che ha posto più di qualche domanda. Quando il futuro pontefice risiedeva a Buenos Aires non c’era sempre buon vicinato tra l'arcivescovado e la Casa Rosada, da dove era partito – così ha detto a Budapest – «l'ordine di condannarmi» sul caso Jalics.
Da Budapest i nuovi anatemi papali contro la Messa antica
A colloquio con i confratelli in Ungheria, Francesco ha elargito ancora bastonate ai fedeli legati alla liturgia tradizionale: "malattia", "pericolo" e l'immancabile "indietristi". Misericordia non pervenuta.
Anche suor Samuelle accusa il "superprotetto" Rupnik
Ancora nessuna sanzione è stata adottata nei confronti del gesuita, malgrado il moltiplicarsi di testimonianze da parte di religiose abusate e stanche di veder insabbiate le proprie denunce. Garantismo a senso unico, per l'abusatore e non per le vittime.
Troppe cose non tornano nella visita al Centro Aletti
Il cardinal vicario dispone una visita ricognitiva all'associazione fondata da Rupnik, ma a Villa Aletti ci sono ben quattro realtà tra loro intersecate, compresi gesuiti e consacrate. Al groviglio di via Paolina potrebbe essere legata anche la vicenda di padre Zollner, che punta il dito contro la Commissione per la tutela dei minori (da cui si è appena dimesso).
Non solo Rupnik: il regime oppressivo della Comunità Loyola
Versione "femminile" del carisma ignaziano, la comunità è stata un focolaio di tensioni e abusi psicologici, intrecciati all'ambiguo rapporto tra la fondatrice suor Ivanka e l'artista gesuita finito in un braccio di ferro che ha stritolato le religiose. Dal 2019 è in corso un commissariamento non esente da timori che tutto ciò venga insabbiato.
Ecco perché si deve insistere sullo scandalo Rupnik
Non è il peccato del prete-artista che ci sconvolge, per quanto grave sia. Ci indigna invece il sistema e la trama di coperture che non solo ha permesso 30 anni di abusi, ma che continua nell'opera di protezione e copertura.
Rupnik, i Gesuiti ammettono altri 15 casi. Ma la protezione continua
Sconcertanti ammissioni dei gesuiti sul caso Rupnik. Il padre Verschueren, delegato per la Compagnia di Gesù, ammette che sono arrivate altre 15 segnalazioni di abusi commessi dal gesuita "artistar", ma si rifiuta di ridurlo allo stato laicale perché comporterebbe rimuovere ogni controllo su di lui. Come se in questi 30 anni lo sloveno non avesse compiuto i crimini di cui è accusato proprio abusando della sua autorità sacerdotale.
- ECCO PERCHÈ INSISTERE SULLO SCANDALO RUPNIK, di Riccardo Cascioli