Dal G20 indiano nasce il mondo post-occidentale
Il vertice del G20 svoltosi a Nuova Delhi il 9 e 10 settembre ha segnato un passaggio molto importante negli equilibri politici. Non solo è l'affermazione dell'India quale potenza mondiale, ma l'ingresso del Sud globale fra i grandi del mondo. L'Occidente deve capire che il suo potere è ormai condiviso.
Il blocco europeo su Ita-Lufthansa è un assist alla sinistra
Bruxelles blocca l'accordo sulla compagnia di bandiera e il Premier chiama in causa Gentiloni. Ritardo o boicottaggio? Torna alla mente l'ostracismo subito al tempo dei governi Berlusconi.
Guerra in Ucraina: al G20 silenzio sulle trattative
Giri di parole al summit in India per condannare le violazioni dell’integrità territoriale degli Stati senza citare l’invasione russa. E sparisce ogni accenno alle possibili vie d'uscita.
New Delhi: un G20 difficile in un mondo sempre più diviso
Si apre oggi, a New Delhi, il G20 ospitato dall'India, una delle edizioni più difficili. Non solo le maggiori economie si dividono sulla guerra in Ucraina, ma anche la Cina mal tollera di farsi ospitare dalla sua diretta rivale asiatica: Xi Jinping non ci sarà. Pieno sostegno di Meloni a Modi.
Il socialismo dei privilegiati
Come è accaduto che la sinistra sia diventata, nell’ultimo ventennio, il “partito” dei privilegiati, dell’élite, dell’establishment? È un fenomeno innegabile e internazionale. Ed è molto più aggressiva delle classi dirigenti che l'hanno preceduta, in fatto di repressione del dissenso. Ormai include anche le destre, in una SDI, Socialdemocrazia "inclusiva".
G20: un'agenda da no-global, un approccio paternalista
Non si capisce perché i discendenti dei “no global”, ecologisti e movimenti terzomondisti, ieri abbiano inscenato la loro consueta protesta contro il G20. Le loro richieste sono ormai l'agenda del vertice: una tassa globale sulle multinazionali, vaccini ai Paesi poveri e rivoluzione verde. Il tutto con un approccio molto paternalistico.
CO2. Paesi ricchi, egoisti e in mala fede
Secondo i paesi poveri spetta a quelli ricchi fermare il riscaldamento del pianeta e aiutare i poveri a sopportare i danni dell’aumento delle temperature già verificatosi
G7 inutile: tutti in ginocchio di fronte ai Talebani
La riunione del G7, sull'Afghanistan, è stata la fiera delle ipocrisie. Nessun impegno concreto per il futuro del Paese perduto, mentre dal fronte fioccavano le brutte notizie: niente posticipo della data del rimpatrio dopo il 31 agosto, infiltrazioni di terroristi fra i profughi e il capo della Cia ha incontrato i Talebani. E' lo scenario di una resa.
Esodo afgano, l'Ue si prepara con politiche stile Orban
Il possibile esodo dall’ Afghanistan alimenta, con ragione, i timori di una ripetizione della crisi migratoria europea del 2015/16, quando più di un milione di persone dal Medio Oriente fuggirono verso il continente europeo. La maggior parte dei Paese vuole evitare che si ripeta il caos di allora. Draghi convoca un G20 straordinario.
Il carbone è vita, la transizione energetica può attendere
Il G20 dei ministri dell'Ambiente è fallito nel tentativo di bandire il carbone entro il 2025. Il motivo è semplice: il carbone è la fonte principale di elettricità per i paesi in via di sviluppo (e lo sarà per molto tempo ancora) e senza elettricità non c'è crescita economica.