Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Guido Maria Conforti a cura di Ermes Dovico
Farsetti-Trevisin, un caso intrecciato con la “pista bulgara”
misteri irrisolti

Farsetti-Trevisin, un caso intrecciato con la “pista bulgara”

L’arresto pretestuoso di due italiani, processati per “spionaggio” a Sofia nel 1982: forse una rappresaglia per il coinvolgimento dei servizi bulgari nelle indagini sull’attentato al Papa.


Orlandi, le presunte lettere di Poletti e Ruini? La grafologa: sono false
IL CASO

Orlandi, le presunte lettere di Poletti e Ruini? La grafologa: sono false

Nuova puntata nel caso di Emanuela Orlandi. Dopo il presunto scoop di Verissimo con il fratello della ragazza scomparsa, la grafologa forense Sara Cordella spiega ad Open che le lettere attribuite ai cardinali Poletti e Ruini sono false.


Caso Orlandi, «la pista amical-parentale è la più credibile»
INTERVISTA/PINO NICOTRI

Caso Orlandi, «la pista amical-parentale è la più credibile»

Le ultime rivelazioni circa le molestie dello zio Mario Meneguzzi nei confronti della sorella Natalina, riaccendono i riflettori sulla pista familiare per la scomparsa di Emanuela Orlandi. Parla Pino Nicotri, il giornalista che da subito ha indagato in questa direzione.


Emanuela Orlandi: non una “Vatican girl”, ma una ragazza qualunque
40 ANNI DOPO

Emanuela Orlandi: non una “Vatican girl”, ma una ragazza qualunque

Il 22 giugno 1983 si perdevano le tracce di Emanuela Orlandi. Diversamente dalla vulgata mediatica, la cittadinanza vaticana e il fatto che vivesse in un edificio del Vaticano si sono rivelati elementi privi di qualsiasi legame con la sua scomparsa.


Orlandi, macché svolta: la pista londinese è un bluff
nuove speculazioni

Orlandi, macché svolta: la pista londinese è un bluff

La Bussola ha analizzato la lettera pubblicata dal Domani che l'arcivescovo di Canterbury avrebbe scritto al cardinal Poletti sulla fantomatica permanenza a Londra di Emanuela Orlandi. Ebbene: l'inglese stentato, alcuni dettagli, il protocollo e soprattutto l'agenda del prelato anglicano concorrono a far pensare che siamo di fronte all'ennesima speculazione spacciata per svolta.


Caso Orlandi, papa Francesco difende san Giovanni Paolo II
AL REGINA CAELI

Caso Orlandi, papa Francesco difende san Giovanni Paolo II

Dopo il fango gettato su Wojtyla a DiMartedì, ci ha pensato Francesco a difendere la memoria del santo pontefice polacco. L’attuale papa lo ha fatto al termine del Regina Caeli di ieri, bollando come “illazioni offensive e infondate” le assurde accuse contro Giovanni Paolo II. E intanto si è creata una frattura tra il promotore di giustizia Diddi e l’avvocato di Pietro Orlandi.


Caso Orlandi, un pretesto per colpire San Giovanni Paolo II
SCIACALLAGGIO

Caso Orlandi, un pretesto per colpire San Giovanni Paolo II

Riproposte nel talk show di La7, DiMartedì, testimonianze già screditate che accusano san Giovanni Paolo II delle peggiori nefandezze collegate alla sparizione di Emanuela Orlandi. E anche il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, rilancia voci calunniose quanto inattendibili sul Papa polacco. Pesante anche il silenzio del Vaticano.
- VIDEO: PERCHÈ LA FAMIGLIA ORLANDI SI PRESTA A QUESTA OPERAZIONE?, di Riccardo Cascioli
- POLACCHI IN PIAZZA PER DIFENDERE GIOVANNI PAOLO II, di Wlodzimierz Redzioch


La riapertura del caso Orlandi è una tempesta mediatica
il dossier inesistente

La riapertura del caso Orlandi è una tempesta mediatica

Da troppi commentatori la nuova indagine sulla ragazza scomparsa nel 1983 è accostata alla morte del Papa emerito. Giocando sull'ambiguità si ripetono le consuete insinuazioni circa l'omertà o peggio la complicità da parte della Santa Sede. Che invece non ha mai ostacolato la ricerca della verità. In realtà questa vicenda ha un unico collegamento con la morte del Papa emerito: la mediaticità. E la mediaticità è anche ciò che ha contribuito a rendere ancora così complicato il caso della figlia del dipendente vaticano. 


Orlandi, Calenda credulone si beve le patacche di Netflix
LA SERIE TV

Orlandi, Calenda credulone si beve le patacche di Netflix

Il neosenatore Calenda garantista a corrente alternata si straccia le vesti per la serie tv di Netflix su Emanuela Orlandi e accusa il Vaticano, la Chiesa e la Santa Sede senza conoscere la differenza tra loro, ma non si accorge che tutta l'operazione è costruita su dei palesi falsi spacciati per giornalismo d'inchiesta. Una critica ragionata e una richiesta - seria - alla Santa Sede: nelle indagini riparta dalla nota del 2012. 


Nota spese per Emanuela Orlandi
dossier

Nota spese per Emanuela Orlandi

Borgo Pio 19_09_2017

Esce un libro inchiesta di Emiliano Fittipaldi basato su un documento uscito dal Vaticano. Attesterebbe che la Santa Sede teneva la contabilità di un crimine.  Ha tutta l'aria di un falso.