Non c'è più religione: Ruini scivola su aborto e Cirinnà
Difende la 194 che «deve essere pienamente applicata»; approva le unioni civili che «devono essere diverse dal matrimonio», cosa che la Cirinnà già prevede. E si intromette nel nuovo esecutivo auspicando che segua l'agenda Draghi. Un'intervista drammaticamente disarmante quella del Corriere al cardinal Ruini.
Allarme europeo (in malafede) sulla Meloni
La prospettiva di un'Italia governata dal centrodestra (a guida FdI) ridesta paure strumentali agitate da media e governi europei (mentre Polonia e Ungheria si congratulano). Usa e Russia sono disponibili a collaborare con il prossimo governo italiano, che avrà la responsabilità di giocare un ruolo attivo per la pacificazione.
L'astensionismo favorisce solo i "governi pandemici"
Se la disaffezione verso la politica è in parte giustificata, l’idea di astenersi è molto meno condivisibile. Sia perché ogni generalizzazione è errata, sia perché proprio la classe dei “delusi” (per esempio, in tema di principi non negoziabili o sulla gestione della pandemia) ha l’occasione di far sentire il proprio “peso” politico.
Si vota in Italia, ma l'esito vogliono deciderlo all'estero
Draghi vola all'Onu dove ritengono l’Italia affidabile solo se guidata dal banchiere; Letta da Scholz in Germania che ritiene la vittoria del Centrodestra pericolosa. E poi ci sono il Times e il Guardian a soffiare sul fuoco. I condizionamenti stranieri sono antidemocratici e rendono la campagna elettorale che si sta per concludere come una delle più inquinate della storia.
- IL MONDO GRIGIO SOGNATO DAI VERDI, di Stefano Magni
Principi non negoziabili trascurati: le colpe degli elettori
Quanto incideranno i cosiddetti principi non negoziabili in merito alla scelta del partito da votare? Pressoché zero. Non spostano il voto non solo perché non sono argomenti centrali nei vari programmi politici, ma perché non interessano all’elettore medio e dunque nemmeno i partiti. Negli Usa le tematiche legate alla vita e alla famiglia sono comunque ritenute importanti dai cittadini e da decenni sono entrate nelle agende dei politici.
La legge naturale, il criterio guida per il voto
Il riferimento generale nella scelta su chi votare è dato dal bene comune e, in particolare, dal rispetto dei princìpi della legge naturale. Non è moralmente lecito votare partiti che propongono soluzioni inique (aborto, eutanasia, fecondazione artificiale, “nozze gay”, ecc.). Oltre alle proposte programmatiche vanno valutate anche le omissioni, in base ad alcuni criteri. Vediamoli.
Il pianto degli esclusi. Polemiche per le liste
Scelte discutibili di tutte le liste per le candidature delle prossime elezioni del 25 settembre. Molti nomi eccellenti sono stati paracadutati in collegi sicuri, a scapito di candidati più noti sul territorio. I maggiori problemi si riscontrano nel Pd e in Forza Italia. Il Movimento 5 Stelle va da solo. Difficoltà ed esclusioni eccellenti anche nel terzo polo.
Cattolici irrilevanti perché incoerenti tra fede e cultura
Cattolici ormai irrilevanti in politica? Sì. Colpa del numero ormai esiguo, dell'assenza di formazione dottrinale e dell'incoerenza tra fede e cutura, tra Vangelo e vita. Così possono sposare qualsiasi agenda, anche quelle contrarie alla dottrina. Ma è il risultato voluto della teologia oggi dominante e del magistero corrente.
Covid e no vax, trappola Pd per il Centrodestra
Leggendo il programma della coalizione Berlusconi-Salvini-Meloni si ottiene l'impressione che su green pass, futuri lockdown e vaccinazioni non vi sia una differenza con il centrosinistra. Per questo il Pd getta lo stigma no vax sulla destra: per ridurre la possibilità che la coalizione nemica si faccia condizionare dal radicalismo dei partitini antisistema, sui quali essa non vorrà certo appiattirsi.
L’agenda “sinistra” di Germania e Olanda
Nei Paesi europei a guida “rosso-verde” la priorità sono Lgbti, eutanasia, aborto e cannabis, dimenticando le vere emergenze. In Germania aumentano gli abusi sessuali sui minori e l’Olanda è un hub mondiale di pedopornografia, ma i loro governi sono troppo occupati a issare bandiere arcobaleno. Un monito anche per l’Italia.
Democrazia, ma chi va in Parlamento lo decide il "capo"
Chi si candida vuole la certezza di essere eletto, altrimenti preferisce non fare brutte figure. L'ultimo caso della Morani mostra che democrazia vuol dire potere al popolo, ma il popolo in questo caso non ha potere. Non ci sono le preferenze, quindi basta essere nelle grazie del segretario di partito e il gioco è fatto. Ma il segretario è un padre padrone non eletto dal popolo ma votato da una nomenklatura di partito sempre più autoreferenziale. Pd e Letta, Cinque stelle e Conte, Terzo Polo e Calenda. Non c'è differenza a Sinistra.
Letta sfascia il Pd: dal campo largo al campo minato
Il segretario Pd Letta è riuscito nell’impresa di scontentare praticamente tutti, tranne i suoi fedelissimi, dopo aver trasformato il cosiddetto campo largo in un campo minato. Durante la direzione del partito sono volati i coltelli e alla fine Letta ha dovuto imporre la sua linea provocando la frattura con la corrente Base Riformista. Tutti sul piede di guerra.