L’agenda “sinistra” di Germania e Olanda
Nei Paesi europei a guida “rosso-verde” la priorità sono Lgbti, eutanasia, aborto e cannabis, dimenticando le vere emergenze. In Germania aumentano gli abusi sessuali sui minori e l’Olanda è un hub mondiale di pedopornografia, ma i loro governi sono troppo occupati a issare bandiere arcobaleno. Un monito anche per l’Italia.
L’ispirazione al moderno liberal-socialismo europeo, variamente alleato con Verdi e sinistre estreme, è garanzia del benessere futuro del Paese? Senza pregiudizi, iniziamo oggi a prendere atto di come tali governi hanno rispettato principi non negoziabili e Dottrina sociale della Chiesa, la violazione dei quali preclude ogni bene comune e benessere futuri.
In Germania, dove la coalizione “giamaica” (Socialisti, Liberali e Verdi) è guidata dal cancelliere Olaf Scholz dallo scorso 8 dicembre 2021, abbiamo un primo esempio di cosa si intenda per la novella civiltà progressista. Il Programma di coalizione, di novembre 2021, veniva già definito da più parti come molto “progressista”. Ecco i progressi più significativi dei primi nove mesi. Alla legalizzazione della cannabis ricreativa, già presente nell’accordo di governo, si è unita sin dal mese di dicembre una norma ‘pilota’ per facilitare l’accesso alla telemedicina per l’aborto, per aiutare le donne a «far valere il loro diritto all'autodeterminazione riproduttiva».
Nel mese seguente, gennaio 2022, due misure altrettanto “utili” per il progresso del Paese: la nomina del primo “Commissario” di Stato (il parlamentare dei Verdi Sven Lehmann) per gli affari “qeer”, cioè per promuovere l’accettazione della diversità di genere e queer e coordinare l’attuazione del piano nazionale Lgbti e, l’ennesima conferma, della volontà di eliminare il divieto per i medici di pubblicizzare cliniche abortiste e aborti, in vigore dagli anni ‘30 del secolo scorso. Quest’ultimo impegno è stato deciso dal Governo nel mese di febbraio come priorità assoluta della coalizione, mentre i Verdi promuovevanoil riconoscimento delle unioni poliamorose e politiche anti-nataliste come risposta alle emergenze climatiche.
Tra marzo ed aprile, mentre proseguiva il dibattito sulla liberalizzazione dell’aborto (con l’attivo supporto favorevole dei cattolici) ed esplodeva il paradosso delle norme sul suicidio assistito (è possibile e legittimo ma rimane illegale acquistare farmaci mortali), il governo compiva un nuovo passo per il futuro della felicità popolare: i Ministeri tedeschi dovevano issare le bandire Lgbti per celebrare i “pride” sino alla fine dell’estate!
Silenzio invece sui tragici dati emersi nel mese di maggio: la crescita del 109% gli abusi sessuali su bimbi nell’anno precedente e, nell’ultimo anno, i quasi 2 (1,86) rapimenti e violenze al giorno, perpetrati dalla gang giovanili, per il 50% composte da stranieri. I ‘giamaicani’ di Berlino, recentemente hanno dato il meglio di sé: presentando la proposta di facilitare la transizione di genere e aprendo alla autodeterminazione senza alcun parere di esperti. Inizialmente si prevedeva il consenso dei genitori per i ragazzi sino al 14 anni, poi si è preferito consentire a tutti, sino dai 14 anni, l’autodichiarazione di genere sessuale che però potrà essere cambiata solo una volta all’anno.
Prosegue speditamente la discussione delle varie proposte di suicidio assistito e le preoccupazioni non mancano, secondo Jonathan Steinert, della rivista cristiana Pro, le proposte presenti in Parlamento promuovono l’individualismo e piuttosto che salvaguardare la tutela della vita spingono per la liberalizzazione assoluta. La nuova legge dovrebbe diventare ufficiale entro la fine del 2022.
È bene rammentare che, nei primi sei mesi del 2022, la Germania ha registrato il più basso numero di ragazzi e giovani tra i 15 e i 24 anni: solo il 10% della popolazione rientra in questa fascia d'età, tuttavia le politiche per natalità e familiari sono ferme. Allo stesso tempo, nonostante i dati ridicoli sul numero di matrimoni omosessuali, legittimi nel paese dal 2017 (65.600 sino al 2021) e con un calo del 12.4% nell'ultimo anno, il governo rosso-verde-giallo promuove proprio quei disvalori (aborto ed eutanasia) e diseducazione incivile (gender e transgenderismo) che indeboliscono la nazione. L’idea di Europa? Per la coalizione tedesca c’è solo un futuro radioso, ovvero un superstato federale dell'UE, con i paesi più grossi a comandare.
Altro esemplare governo verde, sinistro, liberale e cristiano europeo, è quello olandese, guidato dal “sempiterno” Mark Rutte, dimessosi lo scorso 15 gennaio 2021 e tornatone alla giuda il 10 gennaio 2022. Il nuovo parlamento, già nell’inverno scorso, aveva tracciato le linee guida dell’esecutivo: semplificare e ampliare la platea delle persone che possano richiedere l’eutanasia; finanziamento all’aborto per le donne polacche e chiunque non viva in paesi dove venga riconosciuta piena libertà illimitata; maggiori diritti/privilegi per le persone, educazione e organizzazioni Lgbti. Sin da inizio anno le proposte e decisioni su questi tre pilastri di progresso in-civile si sono moltiplicate: dal divieto delle ‘terapie di conversione’, alla abolizione del periodo di riflessione (5 giorni) prima dell’aborto, sino alla prescrizione del medico di famiglia per le pillole abortive.
Non un battere di ciglio invece per contrastare l’allarme globale di un Paese che è divenuto l’hub mondiale della pedo-pornografia, una conseguenza oggettiva per una nazione in cui il 70% si dichiara orgoglioso di non credere in Dio. Anzi, il progresso sinistro del governo social-cristiano-liberale è proseguito con l’introduzione dei documenti di identità con il sesso fluido (“X”) e, nonostante la crescita continua dell’eutanasia, la spinta per legalizzarla anche per i bimbi. Ancora, gli abortisti (fuori e dentro il Parlamento) chiedono il divieto di pregare fuori dalle cliniche, le lobbies transgenders e Lgbti pretendono la legalizzazione della autodichiarazione di genere sessuale e lo stop alla necessità di attestazioni di esperti e medici. Non c’è futuro nel definire “diritti civili” l’omicidio di bimbi concepiti, malati ed anziani, nell’indottrinamento dell’ideologia “gender e trans”, né nel chiudere gli occhi sulla piaga degli abusi infantili e della pedopornografia.