Dieci discorsi di Benedetto XVI, per lasciare Dio alla guida
Raccolti nel volume “Con Dio non sei mai solo” dieci grandi discorsi di papa Ratzinger, dal vivere come i santi alle due opposte ermeneutiche sul Vaticano II, fino al retto rapporto tra fede e ragione.
Maritain, pensiero contraddittorio e superato
Prima antimoderno, poi dialogante col modernismo, infine "pentito" dei suoi errori. Di certo c'è che ha contribuito alla secolarizzazione della Chiesa. Il 50esimo anniversario della morte permette di considerare quanto sia relegato a un'epoca trascorsa il filosofo Jacques Maritain, che pure ha entusiasmato molti nell'epoca conciliare.
L'eredità liturgica di papa Benedetto XVI
"Non anteporre nulla all'opera di Dio": un passo della Regola benedettina che sintetizza efficacemente l'opera teologica e liturgica di Joseph Ratzinger. In quest'ottica si colloca anche il suo impegno per superare quella "rottura" postconciliare, manifestatasi soprattutto dopo il Vaticano II, riconciliando antico e nuovo in vista dell'eterno, e ispirando un autentico nuovo movimento liturgico. Pubblichiamo uno studio di padre Uwe Michael Lang apparso originariamente in inglese su Adoremus.
«Benedetto XVI ha strappato il Concilio dalle grinfie dei modernisti»
Ratzinger ha corretto gli errori e vanificato i tentativi dei modernisti di falsificare il Vaticano II, contrapponendo «alla loro ermeneutica della rottura la sua ermeneutica della continuità». La maggior parte dei teologi tedeschi lo odia anche perché Benedetto «ha preteso una de-mondanizzazione della Chiesa». La Bussola intervista lo storico Michael Hesemann, amico personale di Ratzinger.
- IL PAPA TEOLOGO SULLE ORME DI SAN PAOLO, di Graziano Motta
- DOSSIER: IN MORTE DI UN PAPA
Concilio, il fine “pastorale” è la fonte degli equivoci
A 60 anni dalla sua inaugurazione, si dibatte ancora se la valutazione del Vaticano II debba riguardare solo la sua applicazione o anche i suoi documenti. C’è un fattore, proprio del Concilio, che ha prestato il fianco ai travisamenti applicativi: il suo scopo “pastorale”, che ha influito sulla presentazione della dottrina.
Marchetto: il Concilio va letto nella continuità della Chiesa
L'11 ottobre ricorrono i 60 anni dall'apertura del Concilio Vaticano II: sia Giovanni XXIII che Paolo VI hanno sempre detto con chiarezza che volevano un rinnovamento che meglio valorizzasse la dottrina, precisa e immutabile. Una pastorale senza dottrina è inconcepibile, è lontana dalla Tradizione cattolica. E non si può dire di accogliere il Concilio se non si rispettano i documenti prodotti. Alla Nuova Bussola Quotidiana parla l'arcivescovo Agostino Marchetto, il più importante storico del Concilio.
Cosa insegna la musica ai funerali di Elisabetta
Tanti hanno espresso ammirazione per la solennità del rito e della musica ai funerali della regina Elisabetta. Le funzioni cattoliche di oggi non reggono il confronto, perché in pochi anni si è rasa al suolo una tradizione secolare di musica sacra, lasciando il posto alle canzonette. E la mancanza di formazione è alla radice di certe liturgie fai-da-te.
Perché Maria è Corredentrice: risposte a dubbi e obiezioni
La parola “Corredentrice” - recepita pure dal Sant’Uffizio, sotto Pio X, e usata più volte da Pio XI e Giovanni Paolo II - non equivale a un’equiparazione di Maria a Gesù, ma indica la cooperazione singolare (non solo “soggettiva” ma anche “oggettiva”) della Madre all’opera redentrice del Figlio. La verità che Cristo sia l’unico Redentore e che la Madonna sia stata redenta non contraddice la corredenzione, che dipende dalla grazia ricevuta in previsione dei meriti di Gesù e dalla funzione materna di Maria. Tale dottrina è insegnata dal Vaticano II e dal Catechismo e per essa «potremmo parlare di una sententia theologice certa o ad fidem pertinens». La Bussola intervista don Manfred Hauke, mariologo e ordinario di Dogmatica.
Galli della Loggia sul Papa: una incomprensione di fondo
In un lungo articolo sul Corriere della Sera, l'intellettuale liberale coglie alcuni aspetti importanti e clamorose contraddizioni di questo pontificato, ma gli sfugge che oggi non ci si muove più nell'ottica del Concilio Vaticano II o del dopo-Concilio, ma in quella di un Vaticano III non convocato, rivoluzionario e conservatore allo stesso tempo.
Libertà religiosa, un problema "politico" da risolvere
Un documento pubblicato nei giorni scorsi dalla Commissione teologica internazionale sul tema "La libertà religiosa per il bene di tutti" lascia irrisolto il nodo fondamentale aperto dalla dichiarazione conciliare Dignitatis Humanae, ovvero se ci sia un dovere, non solo delle persone e delle società (cosa che in essa viene chiaramente affermata) ma anche della politica verso la religione vera, cioè quella cattolica.
- LIBERTÀ RELIGIOSA E VITA, ALTRI PASSI AVANTI DI TRUMP, di Ermes Dovico
«Cristo centro del cosmo e della storia». Ecco da dove nasce
Quaranta anni fa Giovanni Paolo II pubblicava Redemptor Hominis, la prima delle sue 14 encicliche. Un documento inedito pubblicato in polacco fa risalire l'origine di questa enciclica a un ciclo di catechesi, a metà degli anni '60, centrato sul discorso di San Paolo all'Aeropago.