Sant'Aniano, il calzolaio guarito e convertito da San Marco
Entrambi ricordati dalla liturgia il 25 aprile, entrambi ressero la Chiesa di Alessandria. Tutto nacque da un incontro casuale tra l'evangelista e l'artigiano che portò l'allievo a seguire il maestro in vita e in morte. Fino a Venezia.
Il mio nome nel vento, un romanzo ricco di scavi nella memoria
Le vicende della famiglia Moncalvi, che parte da Genova, si ferma a Barcellona e ritorna a Genova in mezzo ai drammi del Novecento. Ma la malinconia non diviene mai disperazione. Ecco Il mio nome nel vento, di Alessandro Rivali.
Spagna, se l'eutanasia diventa una pena capitale
Il 23 agosto, nel carcere di Terrassa, Barcellona, un detenuto in carcerazione preventiva, Marin Eugen Sabau, il "pistolero di Tarragona" è stato ucciso con iniezione letale. Eppure in Spagna non c’è la pena di morte. E mai verrebbe eseguita prima ancora del processo. Infatti, non si tratta di un’esecuzione capitale, bensì di un caso clamoroso di eutanasia.
Messi e il calcio, chi è causa del suo mal…
La Pulce piange nella conferenza stampa di commiato dal Barcellona. Troppo elevato l’ingaggio per il tetto salariale della Liga. Ma con una riduzione più drastica del 50% del suo stipendio monstre, Messi sarebbe potuto rimanere in un club che gli ha dato tanto ed essere d’esempio. Invece va verso il Psg, ‘modello’ di un calcio sempre più insostenibile, idolatrico e senza regole.
Vietato piangere i morti del Covid: vescovo multato
L'offensiva atea del governo catalano non si ferma neanche davanti ai morti: il vescovo di Barcellona è indagato per aver violato l'assurda regola di massimo 10 fedeli in chiesa. Per il funerale delle vittime del Covid c'erano 200 persone nella Sagrada Família (che ne può contenere 9000). Il vescovo denuncia: «Violata la libertà di culto».
Un sindaco contro la Sagrada Familia
Il sindaco di Barcellona Ada Calau ha preteso 36 milioni di dollari per consentire il completamento della Sagrada Familia, il capolavoro di Gaudi
Catalogna accogliente, una politica suicida
Barcellona, con il suo sindaco Ada Colau, si distingue ancora come "città dell'accoglienza", stavolta degli emigranti dalla Libia che non approdano più in Italia. La politica catalana dell'accoglienza incontrollata, però, negli anni porta jihadismo e criminalità. E causa una perdita di identità.
Catalogna nel limbo. Madrid screditerà Barcellona
Stallo in Catalogna, dopo il referendum del 1 ottobre e la semi-dichiarazione di indipendenza (sospesa). Ora la Comunità autonoma sarà commissariata. Difficile che la tensione degeneri in violenza. E il governo Rajoy punta a far luce sugli scandali di abuso di potere delle autorità locali catalane prima del nuovo voto, fra sei mesi.
Barcellona punta allo scontro frontale con Madrid
Il re di Spagna, Filippo VI, pronuncia un duro discorso contro gli indipendentisti catalani. Questi ultimi, sotto la guida di Carles Puidgemont, presidente della Generalitat, promette la dichiarazione di indipendenza entro una settimana. Barcellona punta allo scontro, per passare per vittima in una repressione.
Voto e violenze: Barcellona si allontana da Madrid
Il premier spagnolo Rajoy determinato a impedire il referendum (illegale, da sentenza della Corte Suprema) per l'indipendenza della Catalogna, manda polizia e Guardia Civil a sgomberare i seggi con la forza. I feriti sono più di 800. Fra Madrid e Barcellona si è aperta una frattura difficile da ricomporre.